Nuove aliquote IRPEF, cosa cambia da marzo e chi ci guadagna

Le nuove aliquote approvate in Consiglio dei ministri permetteranno un risparmio maggiore per chi dichiara un reddito medio-alto: soddisfatti i sindacati

Nel Consiglio dei ministri di venerdì 3 novembre (lo stesso che ha visto lo stop di Centrodestra e Italia Viva sul contributo per il caro-bollette) è stata approvata la nuova Irpef, una delle novità della riforma fiscale 2022, che avrà quattro aliquote e una detrazione base pari a 3.100 euro al posto dei 1.800 previsti attualmente. E l’aumento della detrazione consentirà di abbassare le tasse anche ai redditi bassi.

Un nuovo cambio di prospettiva rispetto all’accordo tra maggioranza e governo della scorsa settimana, che vedeva l’esclusione della fascia di chi guadagna 15.000 euro dai benefici della riforma. La nuova curva degli sconti, fa sapere oggi ‘Il Sole 24 Ore’, ingloberà il bonus 100 euro proprio per i redditi fino a 15.000 euro. Mentre arriveranno piccoli sostegni per i redditi che potrebbero finire penalizzati.

Il quotidiano spiega che il testo dell’emendamento che tradurrà l’intesa politica in legge è stato redatto dopo un confronto tra il premier Mario Draghi, il titolare dell’Economia Daniele Franco e i ministri delle diverse forze che compongono la maggioranza. L’accordo non è stato immediato e si è reso necessario anche un ulteriore passaggio con i sindacati, che alla fine hanno dato il loro benestare alla riforma.

Agevolata la fascia di reddito tra 50 e 55 mila euro

La sorpresa è che il meccanismo di saldi e acconti, che scarica sull’anno successivo una quota di imposta, ha prodotto un risparmio di 2,2 miliardi di euro su quanto stanziato per il taglio. Questo ha permesso l’intervento sui redditi più bassi che però sarà valido soltanto per il prossimo anno. Poi dovrà essere rifinanziato.

La metà va ai redditi fino a 28 mila euro, 2,7 miliardi vanno alla fascia tra i 28 e i 50 mila euro, un miliardo è riservato a chi guadagna di più. In questo modo, spiegano fonti interne a Palazzo Chigi, i risparmi annui in assoluto saranno più piccoli per le fasce con un maggior numero di contribuenti.

Di conseguenza appare già possibile formulare quali saranno i risparmi per il 2022 e quanto guadagneranno i cittadini inseriti nelle diverse fasce di reddito. La differenza maggiore riguarderà gli individui con un reddito dichiarato tra 50 e 55 mila euro: per loro lo sconto sarà in media di ben 692 euro annui, ma con picchi anche di 920 euro (un contribuente con un reddito da 50 mila euro tondi scenderà dagli attuali 15.320 euro annui di Irpef a 14.400 euro).

Dai redditi minimi a quelli sopra 75 mila euro: tutti i risparmi

Sviscerando le altre simulazioni, ci sarà una differenza di 61 euro annui per chi guadagna fino a 15 mila euro, mentre 150 euro saranno quelli risparmiati da chi produce un reddito tra i 15 e i 28 mila euro. La quota sale a 417 euro tra i 28 e i 50 mila euro, cifra simile ai 468 euro di differenza per coloro che dichiarano tra i 55 e i 75 mila euro. Sopra i 75 mila il risparmi sarà di 247 euro ogni anno.

Il debutto operativo della nuova Irpef avverrà a marzo 2022. E le buste paga del mese di marzo vedranno anche arrivare il conguaglio relativo a gennaio e febbraio. Ma l’effetto su base annua sarà pieno a partire da gennaio. Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti si traduce in un calo dello 0,5% (ovvero dall’8,90% all’8,40%) sulla retribuzione della contribuzione. Ci sono poi 500 milioni per la riduzione delle bollette di gas ed elettricità.