Modello 730, gli errori da non fare: dimenticarsi le scadenze

Uno degli errori che si possono commettere in fase di preparazione del Modello 730 è quello di dimenticarsi delle scadenze previste. Sia quelle legate alla presentazione dei documenti che quelle relative ai pagamenti

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Sono diversi gli errori che i contribuenti non devono commettere nella compilazione e nell’invio del Modello 730. Uno di questi è legato alle scadenze che devono essere rispettate nel corso dell’anno. Alcune, a oggi, sono già passate. Altre invece si snoccioleranno nel corso dei prossimi mesi: è importante segnare in calendario e tenere a mente queste scadenze, in modo da rispettare una a una.

Ricordiamo brevemente che il Modello 730 è lo strumento che possono utilizzare i contribuenti che non siano titolari di partita Iva per presentare la dichiarazione dei redditi. Al suo interno possono essere dichiarati i redditi maturati in Italia e all’estero. Ma anche le attività patrimoniali e finanziarie, indipendentemente dalla loro provenienza, che quindi possono essere maturate nel nostro Paese od oltre confine.

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti il Modello 730 precompilato, che può essere consultato direttamente online sul portale dell’AdE, accedendovi utilizzando lo Spid, la Cie o la Cns. La deadline entro la quale deve essere inviato rientra tra le scadenze importanti a cui i contribuenti devono prestare attenzione. Vediamo nel dettaglio quali sono gli appuntamenti da ricordare nel corso dei prossimi mesi.

Modello 730, le scadenze più importanti degli ultimi mesi

Il Modello 730 è un documento che deve essere presentato obbligatoriamente da alcune categorie di contribuenti – principalmente i lavoratori dipendenti e chi percepisce una pensione. Assolvere questo adempimento è obbligatorio ed è necessario farlo rispettando una serie di scadenze ben precise: dimenticarsi una scadenza può avere delle conseguenze pesanti dal punto di vista delle sanzioni.

Iniziamo a vedere quali sono stati gli appuntamenti più importanti degli ultimi mesi, in modo da verificare di aver rispettato tutti gli appuntamenti previsti da inizio anno a oggi:

  • 18 marzo 2024: a partire da questa data il sostituto d’imposto deve aver iniziato a consegnare ai percipienti la certificazione unica 2024;
  • 30 aprile 2024: da questa data il Modello 730 precompilato è stato reso disponibile direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. I contribuenti, all’inizio, avevano la possibilità di visionarlo, ma non lo potevano ancora modificare;
  • 20 maggio 2024: da questa data il Modello 730 precompilato poteva essere modificato e inviato all’Agenzia delle Entrate. I contribuenti possono inviarlo così com’è senza modificarlo o correggere tutti gli errori o integrare quanto non è stato inserito.

Fino a questo momento, diciamo, che non sono stati fatti degli errori grossolani. Se da un lato è possibile iniziare a modificare e a inviare il 730 precompilato, non è ancora arrivata la deadline entro la quale è obbligatorio inviarlo. Adesso, invece, iniziamo a passare alle ascendenze più importanti previste per i prossimi mesi.

Il calendario dei prossimi appuntamenti

Gli appuntamenti più importanti che i contribuenti devono tenere a mente sono quelli che arriveranno nel corso dei prossimi mesi. Perché sono legati a degli adempimenti ben precisi da assolvere.

Partiamo con la prima scadenza più importante, ossia quella del 30 giugno 2024: coinvolge i contribuenti senza un sostituto d’imposta. Questi soggetti dovranno provvedere a versare le tasse – ovviamente quando sono dovute – utilizzando un Modello F24.

Entrando nello specifico, i diretti interessati sono tenuti a effettuare i seguenti versamenti:

  • il primo acconto IRPEF, relativo all’anno corrente, ossia il 2024;
  • il primo acconto addizionale comunale, sempre riferito al 2024;
  • il saldo delle tasse dovute per il 2023;
  • il primo acconto della cedolare secca.

Per le imposte derivanti dal Modello 730 i contribuenti hanno la possibilità di rateizzare il versamento del saldo e degli eventuali acconti. A ogni modo, sempre il 30 giugno 2024, cade la prima rata. Per i versamenti successivi è necessario maggiorare le rate dell’interesse dello 0,33% mensile.

Per i soggetti a cui le tasse sono trattenute direttamente in busta paga, nel caso in cui la retribuzione dovesse essere insufficiente per il pagamento delle imposte – stiamo parlando degli importi rateizzati – la parte successiva viene trattenuta dagli stipendi che seguono, con una maggiorazione pari allo 0,4% mensile.

Modello 730, termine ultimo per presentarlo

L’appuntamento più importante da tenere a mente, per il Modello 730, è il 30 settembre 2024. Entro questa data i contribuenti sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi. Senza dubbio questa costituisce la data più importante da ricordare, perché saltarla potrebbe portare a delle pesanti sanzioni.

A ogni modo, per quanti non riuscissero a centrare la data del 30 settembre 2024 c’è un ulteriore ancora di salvezza, che è costituita dal 15 ottobre 2024, quando deve essere presentato il Modello Redditi Persone Fisiche. Da segnare in rosso in calendario, perché è l’ultima occasione per assolvere gli adempimenti senza essere in ritardo.

Cosa succede se non si riesce nemmeno a centrare l’appuntamento del 15 ottobre? Il contribuente, a questo punto, ha ancora a disposizione 90 giorni per poter inviare quella che è stata battezzata come Dichiarazione tardiva: viene considerata ancora valida, ma bisogna mettere in conto il pagamento di una sanzione fissa pari a 250 euro, che è possibile ridurre ricorrendo al ravvedimento operoso.

Superata anche questa ulteriore scadenza, anche se il Modello 730 dovesse essere presentato, la dichiarazione viene considerata come omessa e quindi risulta non essere validamente presentata. Con tutte le conseguenze che ne derivano sotto il profilo degli accertamenti e delle sanzioni.

Modello 730 ordinario e precompilato: le scadenze sono unificate

È necessario sottolineare che le scadenze previste per il Modello 730 ordinario e per quello precompilato coincidono. Quanto abbiamo visto fino a questo momento non cambia nemmeno se si decide di passare attraverso un CAF, un intermediario abilitato o il proprio sostituto d’imposta. Il 30 settembre 2024 è il termine ultimo entro il quale deve essere presentata la dichiarazione dei redditi:

  • al Caf;
  • agli intermediari abilitati;
  • per il Modello 730 precompilato online;
  • per il Modello 730 ordinario tramite il sostituto d’imposta.

In sintesi

La compilazione del Modello 730 è un passaggio fondamentale per la corretta presentazione della dichiarazione dei redditi.

Il contribuente, per non commettere degli errori che potrebbero costargli cari dal punto di vista economico, deve presentare la documentazione rispettando il calendario previsto dall’Agenzia delle Entrate. In caso contrario deve mettere in conto una serie di sanzioni, che possono diventare, in alcuni casi, molto alte.