Cosa sono e a cosa servono i codici CRO e TRN

I codici CRO e TRN sono una serie di numeri che servono a identificare un bonifico: il codice CRO è formato da 11 cifre mentre il codice TRN da 30

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il CRO e il TRN sono due codici utilizzati dai circuiti bancari per identificare in maniera univoca un bonifico. Il codice CRO era attivo fino a quando è entrato in vigore il circuito europeo Sepa. Con l’entrata in vigore del circuito Sepa il CRO è stato sostituito dal TRN. Ecco cosa sono i codici CRO e TRN e qual è la differenza fra i due.

Cos’è il bonifico bancario

Il bonifico è un’operazione bancaria che permette di trasferire denaro da un conto corrente ad un altro. Il bonifico può essere di due tipi:

  • bonifico Sepa: sono bonifici validi nell’area Sepa composta da 34. In quest’area i bonifici sono effettuati senza distinzione da quelli effettuati sul territorio nazionale di appartenenza e possono essere effettuati solo in euro.
  • bonifico estero: quando il bonifico viene eseguito verso un paese extra Sepa.

Quando si utilizza il bonifico

Il bonifico si utilizza quando è necessario effettuare un pagamento o una donazione nei confronti di privati, aziende, associazioni od altri tipi di enti che dispongono di un IBAN, come ad esempio il conto corrente bancario. In questo modo il trasferimento di denaro avviene in modo facile e sicuro in quanto non ci sono passaggi di denaro fisico, ma solo variazioni numeriche nei conti di chi invia e di chi riceve il denaro.

Codice CRO: cos’è e a cosa serve

Il CRO è un numero univoco composto da 11 cifre e che serve ad identificare i singoli bonifici effettuati. Il CRO cambia per ogni bonifico effettuato perché ha la funzione di identificare e distinguere le differenti transazioni bancarie in modo rapido e preciso. Le undici cifre che compongono il CRO, cambiano ad ogni possessore di conto corrente, questo per fare in modo che il codice sia univoco per ogni singolo cliente della banca.

Il codice CRO del bonifico è utilizzato per ricercare transazioni bancarie avvenute tramite bonifico, e per informare dell’avvenuto bonifico il mittente dello stesso prima che sia visibile sul conto. Delle 11 cifre che compongono il codice di riferimento delle operazioni (CRO), sono le ultime 2 ad identificare la transazione bancaria specifica. Di solito, il numero CRO del bonifico, si trova indicato nella ricevuta di pagamento ottenuta dopo aver effettuato un bonifico.

Cos’è il codice TRN del bonifico e a cosa serve

La comparsa del codice TRN è avvenuto nel 2016, con l’introduzione dei bonifici Sepa, ossia quelli che comprendono i Paesi dell’Unione Europea. TRN è un acronimo che sta per “Transation Reference Number” o numero di riferimento per la transazione. Esso rappresenta un codice numerico di estrema importanza per la banca, perché individua univocamente il bonifico e lo distingue da tutti gli altri. Risulta essere la banca ad assegnarlo e, se non compare sulla ricevuta del bonifico che si desidera realizzare ma è richiedibile successivamente.

Grazie codice TRN, abbiamo la possibilità di consultare lo storico dell’operazione qualora ci siano problemi o ritardi e verificare l’esattezza dell’avvenuto bonifico. Il codice deve necessariamente apparire sulla ricevuta rilasciata al momento dell’avvenuto bonifico e rappresenta un aspetto fondamentale per dimostrare l’esatta cifra dei pagamenti effettuati attraverso l’operazione. Il TRN è legato al CRO ma mentre i caratteri numerici del CRO sono undici, mentre quelli complessivo del TRN sono trenta composti anche di lettere oltre che di numeri.

Concludiamo dicendo che, basandosi solo sui codici CRO o TRN, è impossibile sapere se un bonifico sia stato effettivamente eseguito o meno ma basandosi su questi codici è possibile effettuare una serie di controlli per verificarne l’autenticità e la correttezza formale dell’operazione.