Modello 730, gli errori da non fare: sbagliare un codice tributo o un codice fiscale

Sono diversi gli errori che non si devono commettere nella compilazione del Modello 730: i più pericolosi sono legati ai codici tributi nel Modello F24

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il diavolo sta sempre nei dettagli, anche quando si compila il Modello 730. Commettere un qualsiasi refuso nella dichiarazione dei redditi può capitare a tutti. Anche quando si compila il Modello F24 per il versamento dei tributi. Errare è umano, si sa. Per questo è importante perdersi un attimo in più ed evitare di fare degli scivoloni grossolani.

Gli errori più comuni che si possono commettere sono quelli di indicare un codice fiscale sbagliato, che non si riferisce al proprio sostituto d’imposta. O addirittura si può sbagliare la compilazione del Modello F24, con il quale si versano le imposte: indicare un codice tributo sbagliato fa sì che quanto dichiarato con il Modello 730 non corrisponda alle tasse versate. Gli importi sono magari corretti, ma all’Agenzia delle Entrate manca la corretta connessione tra i pagamenti e le dichiarazioni.

Stiamo parlando di errori che, almeno sulla carta, possono sembrare superficiali. Ma che possono creare dei veri e propri problemi in un secondo momento, quando scattano le verifiche da parte degli uffici preposti.

Ma quali sono, oltre a quelli che abbiamo visto, gli errori più comuni che si possono commettere nella dichiarazione dei redditi? È possibile porvi un rimedio? Scopriamolo insieme.

Modello 730, errori scoperti prima della scadenza

Nella compilazione del Modello 730 è bene prestare la massima attenzione ai dati che si inseriscono. Uno degli errori più gravi che si possono commettere è quello relativo al codice fiscale del sostituto d’imposta. Questo può comportare delle pesanti conseguenze per i diretti interessati, che potrebbero non vedersi riconosciuti eventuali rimborsi, perché non torna il soggetto che deve effettuare questa operazione.

Ma è possibile correggere questo o altri tipi di errore? Sì, l’Agenzia delle Entrate ci permette di porre rimedio ai nostri sbagli, purché ci si muova rapidamente. Fino al 20 giugno 2024, infatti, è possibile annullare il Modello 730 e sostituirlo con uno nuovo. A questo punto tutti gli errori commessi vengono cassati e si procede con la compilazione di un nuovo modello.

Superato questo termine non tutto è perduto. Ci sono ancora delle possibilità per salvarsi in corner.

Modificare il codice fiscale sbagliato del sostituto d’imposta

Come ci si deve comportare nel caso in cui ci si accorge che è stato inserito il codice fiscale sbagliato del sostituto d’imposta dopo il 20 giugno 2024? In questo caso è necessario presentare un Modello 730 Integrativo: sarà necessario barrare sul frontespizio – accanto al proprio codice fiscale – il codice 2. Dovranno, a questo punto, essere inseriti i dati corretti del sostituto d’imposta nell’apposito campo della dichiarazione.

Ma attenzione, anche in questo caso è importante rispettare le tempistiche previste dall’Agenzia delle Entrate: il Modello 730 Integrativo deve essere presentato entro e non oltre il 15 ottobre 2024.

Modello 730, minor credito o maggior credito

Uno degli altri errori che è possibile commettere è quello di non inserire una spesa deducibile o detraibile, un acconto che è già stato versato oppure una qualsiasi operazione effettuata che possa comportare un credito maggiore o un debito minore nei confronti del Fisco.

Anche in questi casi è possibile presentare il Modello 730 Integrativo: in questo caso è necessario barrare il codice 1 o il codice 3 nel caso in cui sia necessario correggere anche i dati del sostituto d’imposta.

A questo punto sarà necessario andare a inserire all’interno del rigo F9 i crediti rimborsati che risultano dalla liquidazione del Modello 730 originale e nel rigo F10 è necessario indicare quelli utilizzati in compensazione, che derivano dalla stessa dichiarazione. Il risultato viene trasmesso all’Agenzia delle Entrate che, a sua volta, provvede a inviarlo al sostituto d’imposta, che ne dovrà tenere conto nella prima busta paga utile.

Nel caso in cui, invece, dovesse essere stato determinato un minor credito o un maggior credito d’imposta, non è possibile utilizzare il Modello 730 integrativo. È necessario utilizzare il Modello Redditi Persone Fisiche. Anche in questo caso il termine ultimo per la presentazione è fissato al 15 ottobre 2024.

Modello F24, codice tributo sbagliato

Uno degli errori che si possono commettere nelle pratiche relative alla presentazione del Modello 730 è legato al Modello F24, nel quale può capitare di inserire un codice tributo errato.

Ricordiamo che l’F24 è uno strumento principe per effettuare il pagamento di tasse, imposte e contributi. È senza dubbio il modello più utilizzato nel nostro paese dai contribuenti. Dato che i codici tributo, soprattutto per i non addetti ai lavori, si somigliano, è facile commettere un errore e inserirne uno errato.

Come funziona il Modello F24

Il pagamento di un Modello F24 può essere effettuato con due diverse metodologie:

  • quella cartacea, che può essere utilizzata unicamente dai soggetti privati non titolari di una partita Iva;
  • quella telematica, modalità che diventa obbligatoria in caso di compensazioni o per i contribuenti titolari di partita Iva.

Nel primo caso i versamenti dovranno essere effettuati direttamente presso gli sportelli bancari o presso gli uffici postali o in quelli degli enti preposti alla riscossione. In alternativa è possibile pagare il modello F24 online appoggiandosi sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Correggere eventuali errori

Cosa succede nel caso in cui si inserisca un codice tributo sbagliato nel Modello F24. È possibile correggere l’errore? In alcuni casi è possibile farlo, ma è necessario correre ai ripari velocemente, in modo da far collimare i dati dei pagamenti con quanto dichiarato con il Modello 730.

A fornire delle indicazioni su come procedere in questi è FiscoOggi, la rivista online dell’AdE, che in una FAG datata 6 settembre 2023 spiega che:

Il contribuente che si accorge di aver commesso degli errori nella compilazione del modello di versamento F24, può chiedere la correzione dei dati tramite il servizio Civis – Richiesta modifica F24, disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate. Tuttavia, le modifiche possono essere richieste solo se riguardano tributi gestiti dall’Agenzia delle entrate.

Sono esclusi, per esempio, i contributi e i tributi che si indicano nelle sezioni INPS e Altri enti previdenziali e assicurativi, o i tributi della sezione IMU e altri tributi locali.

In sintesi

Nel momento in cui si compila il Modello 730 e si presenta la documentazione annessa è necessario evitare di commettere errori comuni. Tra questi ci sono quelli legati al Modello F24, nel quale non bisogna inserire un codice tributo sbagliato. E bisogna stare attenti a non sbagliare il codice fiscale del sostituto d’imposta.

Fortunatamente è permesso correggere gli errori formali, ma bisogna farlo entro e non oltre il 15 ottobre 2024.