Batterio nell’acqua, è emergenza in una città italiana

Il batterio è oltre i limiti e l'Asl ha emesso l'allarme per diversi comuni per i quali l'acqua dovrà essere utilizzata soltanto previa bollitura

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Nelle settimane in cui vige alta l’allerta per la listeria, con sempre più prodotti ritirati dagli scaffali dei supermercati per scongiurare il rischio di nuovi casi, una città italiana si trova alle prese con l’allarme per un batterio presente nell’acqua. Si tratta di Pescara, dove la Asl ha diramato l’allerta per la presenza nei rubinetti dell’acqua della città, e non solo, del batterio Clostridium perfringens.

Pescara, allerta per il Clostridium perfringens: cos’è

L’allarme è stato diramato nelle scorse ore e la Asl ha invitato i cittadini a non utilizzare l’acqua del rubinetto per fini alimentari e solo previa bollitura. Infatti soltanto tramite l’ebollizione è possibile sconfiggere il batterio il cui parametro, secondo le rilevazioni degli ultimi giorni, è al di sopra del limite.

L’allerta è stata necessaria a seguito dei prelievi che sono stati effettuati martedì 8 novembre alla Sorgente Vitella d’Oro di Farindola, in provincia di Pescara, in post clorazione. Ad andare oltre il limite consentito è il Clostridium perfringens, uno dei tanti batteri che possono rendere l’acqua del rubinetto pericolosa.

Nello specifico si tratta di una spora termo-resistente associata a contaminazioni recenti dell’acqua. Le sue infezioni causano all’improvviso diarrea e dolori addominali entro 24 ore dal contatto e fino a 24 ore dall’insorgenza dei sintomi.

La presenza del batterio fu rilevata a ottobre del 2021 nell’acqua potabile consumata a San Valentino in Abruzzo Citeriore, paese di 1.900 abitanti del Pescarese dove in pochi giorni erano stati diagnosticati oltre 200 casi di gastroenterite, e nella vicina Scafa, dove erano emersi una ventina di casi analoghi.

Dove è scattata l’allerta

L’Aca s.p.a., azienda comprensoriale acquedottistica, sta provvedendo ai controlli di competenza per cercare di arginare qualsiasi possibile rischio. Al momento l’acqua viene considerata non potabile in diversi comuni. Tra questi:

  • Cappelle sul Tavo;
  • Collecorvino;
  • Loreto Aprutino;
  • Moscufo;
  • Picciano;
  • Montesilvano nelle località Colle Arena alta, Colle della Selva, Collevento, Macchiano, Barco e zone limitrofe, Via De Gasperi e traverse;
  • Penne intero territorio esclusi Contrada Roccafinadamo, Villa Degna, Colle Maggio, Colle Trotta;
  • Pescara nelle zone Strada Valle Furci, Strada Valle Ferzetti, Via Valle Furci, Strada Vicinale Valle Ferzetti, Strada Colle Caprino, Via Vado del Sole, tratto di Via Colle Innamorati da Strada Valle Furci a via Colle Innamorati n.343;
  • Pianella intero territorio escluse le frazioni di Cerratina, Castellana, Vicenne Sud, Conoscopane, Nardangelo, Morrocino;
  • Spoltore nelle località Villa Santa Maria, Caprara, Spoltore centro storico e zone limitrofe.

Quali sono i batteri dell’acqua

Sempre più spesso, ultimamente, si è sentito parlare di batteri dell’acqua e di rischi legati a questi, ma non tutti conoscono quelli che possono essere pericolosi per l’uomo. Di sicuro quello più conosciuto è la legionella, un batterio che tende a proliferare nell’acqua stagnante, in particolare nei tubi dell’acqua dove tende a proliferare su incrostazioni creando un biofilm. Poi c’è l’Escherichia coli, che può contaminare l’acqua in seguito a contaminazione fecale.

Come il Clostridium perfringens, anche il Pseudomonas aeriginosa è un enterococco che prolifera nell’acqua stagnante, in particolare nei serbatoi, nei rompigetto dei rubinetti e nelle varie apparecchiature ad uso domestico per il trattamento di acque potabili.