Modello 730 Integrativo: quando lo si deve utilizzare

Il Modello 730 Integrativo serve per apportare eventuali correzioni dalla dichiarazione dei redditi già presentata. Ecco quando presentarlo

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Entro lo scorso 2 ottobre 2023 i contribuenti avrebbero dovuto inviare il Modello 730/2023. La stagione della dichiarazione dei redditi, quindi, si è in parte conclusa: diciamo solo in parte, perché fino al prossimo 25 ottobre è possibile inviare il Modello 730 integrativo 2023, grazie al quale si può porre rimedio agli errori effettuati nel momento in cui sono stati inviati i dati all’Agenzia delle Entrate.

È bene ricordare, però, che le eventuali modifiche non passano esclusivamente dal documento integrativo, che può essere utilizzato solo e soltanto quando ci sono delle correzioni a favore del contribuente, come possono essere, ad esempio, le spese da deducibili o detraibili non indicate in precedenza. O quando si è in presenza di un minor reddito. Ma vediamo come si devono muovere correttamente i consumatori.

Modello 730 integrativo: quando deve essere utilizzato

Entro il 2 ottobre 2023 i pensionati ed i lavoratori dipendenti avrebbero dovuto trasmettere il Modello 730. Con la chiusura di questa fase della dichiarazione dei redditi adesso si apre quella delle correzioni: fino al prossimo 25 ottobre i contribuenti hanno tempo per correggere eventuali errori che hanno commesso.

È possibile, infatti, inviare il Modello 730 integrativo. Questo documento può essere utilizzato per correggere esclusivamente degli errori che vadano a favore del contribuente: stiamo parlando, quindi, di quei casi che possono comportare un maggior credito o una minore o invariata imposta dovuta.

Uno dei casi da manuale per il quale può essere utilizzato il Modello 30 integrativo è quello per correggere, ad esempio, l’omessa indicazione di spese deducibili o detraibili. Il documento può essere utilizzato, ad esempio, quando è necessario apportare delle modifiche relativamente ai dati del sostituto d’imposta, in modo da poter effettuare tutte le operazioni connesse ai vari conguagli fiscali.

Attenzione, però, le eventuali modifiche alla dichiarazione dei redditi che è già stata trasmessa passano unicamente dai CAF e dagli intermediari: il Modello 730 integrativo non può essere inviato online direttamente dal contribuente.

Maggior credito o minore debito

Entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire come si debba comportare il contribuente nel momento in cui si accorge di non aver indicato tutti gli elementi utili nella dichiarazione dei redditi. E, per questo, sia costretto ad effettuare un’integrazione o una rettifica della stessa. Nel caso in cui il diretto interessato si dovesse accorgere che gli errori commessi comportino:

  • un minor debito o un maggior credito, che possono derivare, ad esempio, da degli oneri che non sono stati indicati all’interno del Modello 730 originario;
  • si venga a determinare un’imposta pari a quella determinata attraverso la dichiarazione dei redditi originaria. Questo può accadere nel momento in cui, benché si vadano a correggere i dati, questi non vanno a modificare la liquidazione delle imposte.

Il contribuente a questo punto ha la possibilità di:

  • provvedere a presentare un nuovo Modello 730 completo entro il 25 ottobre. Il nuovo documento dovrà essere completo in tutte le sue parti e dovrà contenere l’indicazione codice 1 nella relativa casella “730 integrativo” che è presente nel frontespizio. Come abbiamo indicato in precedenza questa operazione deve essere effettuata appoggiandosi ad un Caf o ad un professionista abilitato, anche quando il precedente Modello 730 è stato presentato dal sostituto d’imposta. Il diretto interessato è tenuto a presentare tutta la documentazione necessaria per la presentazione del Modello 730 integrativo al Caf o al professionista abilitato per verificare se tutto sia conforme all’integrazione che deve essere effettuata;
  • in alternativa è possibile presentare un Modello Redditi Persone Fisiche 2023, utilizzando l’eventuale differenza a credito e richiedendone il rimborso.

Ricordiamo che solo e soltanto per il Modello Redditi Persone Fisiche è possibile effettuare l’operazione:

  • entro il 30 novembre (in questo caso è correttiva nei termini);
  • entro il termine per la presentazione del Modello Redditi persone Fisiche 2023 relativo all’anno successivo: in questo caso si effettua una dichiarazione integrativa;
  • entro il 31 dicembre del quinto anno successivo rispetto a quello in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi. In questo caso l’eventuale importo a credito potrà essere utilizzato in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del Decreto Legislativo n. 241/1997.

Modello 730 integrativo relativo al sostituto d’imposta

Nel caso in cui il contribuente si dovesse accorgere di non aver fornito tutti i dati necessari per poter identificare il sostituto d’imposta che dovrà effettuare tutte le operazioni di conguaglio, o, comunque vada, di averli indicati in maniera errata, ha la possibilità, sempre entro il 25 ottobre 2023, di presentare un Modello 730 attraverso il quale integrare e correggere questi dati.

Nella casella “730 integrativo” presente nel frontespizio dovrà, a questo punto, indicare il codice 2.

All’interno del nuovo documento inviato, quindi, dovranno essere contenute tutte le informazioni già presenti nel Modello 730 originario: queste dovranno essere identiche ed uguali, senza alcuna modifica. Fanno eccezione, ovviamente, quelle contenute nel riquadro: “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio”.

Imposta e sostituto d’imposta

Nel caso in cui il contribuente si dovesse accorgere di:

  • non aver provveduto a fornire tutte le informazioni e i dati relativi che permettono di identificare il sostituto d’imposta che dovrà effettuare il conguaglio o, comunque vada, di averli forniti in maniera inesatta;
  • e di non aver fornito tutti gli elementi necessari all’interno della dichiarazione e l’integrazione comporti un maggior importo a credito, un minor debito o un’imposta uguale a quella che è stata determinata attraverso il Modello 730 originario

ha la possibilità di presentare entro e non oltre il 25 ottobre un nuovo Modello 730 per integrare o correggere i vari dati. In questo caso deve indicare il codice 3 nella relativa casella “730 integrativo” che è presente nel frontespizio.

Minor credito o maggiore debito

Nel caso in cui il contribuente si dovesse accorgere di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione dei redditi e l’eventuale modifica dovesse comportare un minor credito o un maggior debito deve utilizzare il Modello Redditi Persone Fisiche 2023.

Questo documento deve essere presentato entro le scadenze che abbiamo visto nei paragrafi precedenti.