Evasione, recuperi record dell’Agenzia delle Entrate: le cifre

Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha presentato il report annuale sul Fisco con gli incassi da primato dell'anno passato

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

È di oltre 20 miliardi di euro la cifra recuperata nel 2022 dall’evasione fiscale, “il numero più alto di sempre” come ha annunciato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, presentando alla Camera dei deputati i numeri del report annuale sul Fisco. Oltre alle maggiori entrate derivanti dai controlli, l’Agenzia ha anche assicurato “minori uscite” nell’anno scorso a carico del bilancio dello Stato, grazie alle analisi di rischio e alle attività anti-frode, che hanno consentito di bloccare 9,5 miliardi di euro tra crediti, bonus e rimborsi non spettanti, per la maggior parte riguardante i bonus edilizi.

Il report dell’Agenzia delle Entrate

“Somme che sono state restituite alla collettività e di questo siamo orgogliosi” ha dichiarato il direttore Ruffini, rilevando un altro primato nel primato “perché la parte riferita ai recuperi ordinari è di circa 19 miliardi e solo la parte residua di 1,2 miliardi deriva da attività straordinarie”.

Dei 20,2 miliardi complessivi dovuti e restituiti, 10,9 miliardi derivano da versamenti effettuati tramite F24 a seguito di attività di controllo e 3,2 miliardi da lettere per la compliance, riguardanti cioè anomalie riscontrate nelle dichiarazioni, che rispetto al 2019 sono del 52% in più.

Tra le somme rientrate nella casse dello Stato, inoltre, 4,9 miliardi sono riferiti a cartelle di pagamento di Agenzia delle Entrate-Riscossione, mentre gli incassi da misure straordinarie (pace fiscale e “rottamazioni”) ammontano a 1,2 miliardi.

L’attività di Agenzia delle Entrate-Riscossione, svolta anche per altri enti ha consentito di recuperare 10,8 miliardi, di cui 9,2 miliardi tramite attività ordinarie e 1,6 miliardi tramite la rottamazione-ter e saldo e stralcio (qui avevamo riportato le.

Le comunicazioni inviate da gennaio a dicembre 2022, sono state più di 2,5 milioni, molte oltre gli obiettivi stabiliti dal Pnrr, anche per quanto riguarda gli incassi che hanno raggiunto una quota pari al 20% in più rispetto al traguardo prefissato.

Secondo quanto riportato dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo, sono state circa 600mila le domande di rottamazione ricevute online, ma nel magazzino dello Stato rimane la cifra monstre di 1.150 miliardi di cartelle ancora da smaltire.

I numeri del Fisco

In generale il Fisco fa sapere che i tributi amministrati versati dai contribuenti nel 2022 sono stati pari a quasi 510 miliardi (+11% rispetto al 2021), ma altrettanto rilevanti sono state le somme erogate dall’Agenzia a famiglie e imprese sotto forma di rimborsi fiscali: sono stati 3,4 milioni quelli riconosciuti l’anno scorso per una cifra di quasi 20 miliardi di euro, di cui 17 miliardi erogati a favore di operatori economoci.

Come spiegato nel comunicato diffuso a corredo del report, se si sommano i rimborsi fiscali del triennio 2020-2022 (58,8 mld) alle somme “accreditate” come contributi a fondo perduto nello stesso periodo (25,3 miliardi), la liquidità immessa dalle Entrate a sostegno dell’economia nel periodo della pandemia da Covid-19 supera gli 84 miliardi di euro.

L’Agenzia delle Entrate tiene inoltre a sottolineare come grazie al processo di digitalizzazione della macchina fiscale e alle recenti semplificazioni, la quasi totalità dei servizi è accessibile tramite internet e i tempi di pagamento dei rimborsi delle imposte dirette si sono ridotti di circa 30 giorni.