Dichiarazione precompilata Iva, la possono utilizzare solo i contribuenti trimestrali

Alla dichiarazione precompilata Iva possono accedere esclusivamente i contribuenti Iva trimestrali. In futuro vi potranno accedere anche gli altri

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Esteso al 2024 la sperimentazione della dichiarazione precompilata Iva. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei titolari di partita Iva i dati acquisiti attraverso le fatture elettroniche, le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere e i corrispettivi telematici.

La dichiarazione precompilata Iva è a disposizione di qualcosa come 2,4 milioni di di titolari di partita Iva, tra i quali rientrano commercianti, artigiani, imprese e professionisti. Dallo scorso 15 febbraio è possibile andare ad integrare la dichiarazione, modificarla ed inviarla.

In un primo momento la dichiarazione Iva precompilata coinvolge unicamente i soggetti Iva che risultino essere residenti e stabiliti in Italia. E che provvedano ad effettuare la liquidazione trimestrale dell’Iva. Devono, inoltre, aver dato conferma del contenuto dei registri Iva precompilati relativi al periodo d’imposta precedente. In un secondo momento potranno accedere alla dichiarazione Iva precompilata anche i soggetti che operano in determinati regimi speciali ai fini dell’Iva. Come ad esempio le agenzie di viaggio.

La dichiarazione Iva precompilata: cos’è

L’Agenzia delle Entrate, a partire dal mese di febbraio 2024, ha messo a disposizione di qualcosa come 2,4 milioni di titolari di partita Iva la dichiarazione Iva precompilata. Le sperimentazioni rientrano tra gli obiettivi che sono stati fissati attraverso il PNRR – ossia il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza – e sono contenuti all’interno della voce: M1C1-109 – Riforma dell’amministrazione fiscale.

La dichiarazione Iva precompilata può essere applicata perché i soggetti passivi Iva hanno la possibilità di fruire dei registri Iva precompilati (acquisti e vendite). Grazie a questo strumento, inoltre, è possibile accedere anche alle comunicazioni delle liquidazioni periodiche – ossia alle Lipe – che vengono elaborate direttamente dall’Agenzia delle Entrate in bozze.

È necessario sottolineare, a questo punto, che la dichiarazione Iva precompilata coinvolge unicamente i contribuenti che hanno la residenza in Italia o che, nel nostro paese, siano stabiliti. Ma non solo: devono effettuare la liquidazione trimestrale dell’Iva. Devono, inoltre, aver confermato il contenuto dei registri Iva precompilati del periodo d’imposta precedente.

In un secondo momento la dichiarazione precompilata Iva potrebbe essere estesa anche a quanti abbiano optato di operare in regimi speciali ai fini Iva. Tra questi soggetti vi rientrano – solo per fare alcuni esempi – quanti vendono beni usati e le agenzia di viaggio. O quanti abbiano adottato particolari regole per la determinazione e il versamento dell’imposta.

Grazie al provvedimento del 13 gennaio 2023 la dichiarazione precompilata Iva è stata estesa anche ai soggetti agricoli e a quanti stiano svolgendo delle attività connesse, come l’agriturismo. E ai soggetti che risultino essere sottoposti a delle procedure concorsuali e quanti, almeno per la liquidazione Iva, rispettino quanto previsto dall’articolo 74 comma 4 DPR n. 633/72.

Agenzia delle Entrate: i servizi messi a disposizione

L’Agenzia delle Entrate, attraverso un provvedimento del 19 gennaio 2024, ha esteso ulteriormente la dichiarazione precompilata Iva alle operazioni effettuate nel corso del 2024. Nell’intento di andare ad ampliare ulteriormente la gamma dei servizi che vengono messi a disposizione degli interessati, l’AdE ha reso disponibile un’ulteriore funzionalità.

Questa permette di andare a scaricare in maniera massiva – attraverso un sistema di cooperazione applicativa – i documenti che sono stati elaborati direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Tra questi ci sono:

  • la bozza della dichiarazione Iva annuale;
  • le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche;
  • i prospetti riepilogativi Iva su base mensile e trimestrale;
  • le bozze dei registri Iva mensili.

Questo significa, in altre parole, che gli operatori Iva hanno la possibilità di importare i dati che sono stati acquisiti in maniera automatica e li potranno inserire nei propri programmi gestionali. Lo scopo di questa operazione è quello di poter confrontare queste informazioni con quelle che sono a loro disposizione.

Accedere alla dichiarazione precompilata Iva

Attraverso un comunicato stampa pubblicato dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 12 febbraio 2024, è stato spiegato che hanno la possibilità di accedere alla dichiarazione precompilata Iva i soggetti passivi che sono residenti e stabiliti in Italia. Devono, inoltre, effettuare la liquidazione Iva trimestrale. Possono accedere a questo strumento anche i produttori agricoli e gli agriturismi.

Complessivamente sono qualcosa come 2,4 milioni i titolari di partita Iva che dallo scorso 15 febbraio 2024 hanno la possibilità di prendere visione della bozza predisposta. E quindi di andare ad integrare ed inviare la dichiarazione.

Ricordiamo che la dichiarazione precompilata Iva è stata introdotta attraverso dei provvedimenti datati 8 luglio 2021 e 12 gennaio 2023. Arrivata in via sperimentale, coinvolge, come abbiamo visto, una vasta platea di imprese e lavoratori autonomi.

Le novità che sono state introdotte nel corso del 2024

Nel 2024 sono state introdotte diverse novità per quanto riguarda la dichiarazione precompilata Iva. L’Agenzia delle Entrate ha messo in evidenza che ai registri Iva precompilati sono state aggiunte diverse funzionalità, che risultano essere di particolare utilità per migliorare la compilazione della dichiarazione annuale in versione online.

Tra le novità più importanti che sono state introdotte c’è anche la possibilità di indicare le percentuali di compensazione che vengono applicate nel momento in cui vengono ceduti determinati prodotti alle imprese che hanno optato per il regime speciale dell’agricoltura. Il contribuente, inoltre, ha la possibilità di specificare, nel caso di splafonamento, se l’Iva è stata versata con un Modello F24.

Come modificare la bozza online

I contribuenti hanno la possibilità di andare a modificare la bozza della dichiarazione o di integrare eventuali quadri del modello con i dati che non sono stati precompilati.

Per le attività agricole risultano essere presenti le specifiche tecniche del tracciato delle fatture elettroniche, che servono per indicare – proprio all’interno delle fatture – la percentuale di compensazione e tutti i dati necessari per andare a calcolare l’Iva detraibile

Ricordiamo che per la stesura della dichiarazione precompilata Iva, l’Agenzia delle Entrate utilizza i dati provenienti da:

  • registri Iva precompilati;
  • corrispettivi giornalieri trasmessi telematicamente;
  • dichiarazione Iva dell’anno d’imposta precedente;
  • altre informazioni in Anagrafe tributaria.

In sintesi

Per facilitare l’attività dei professionisti e delle imprese, l’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione anche quest’anno la dichiarazione Iva precompilata. Come già succede per la dichiarazione dei redditi, i diretti interessati hanno la possibilità di verificare, accettare o modificare i dati che vi sono contenuti.

Per il momento vi possono accedere unicamente i soggetti Iva con liquidazione trimestrale, in futuro dovrebbe essere estesa la platea dei potenziali beneficiari.