Il legislatore ha confermato anche per il 2023 le agevolazioni per incentivare l’occupazione dei lavoratori. Queste misure sono note anche come bonus assunzioni. Gli esoneri contributivi, già in vigore nel corso del 2022, sono stati estesi a tutto l’anno in corso dalla Legge di Bilancio 2023, che ha confermato gli sgravi previsti per i datori di lavoro che assumono giovani con meno di 36 anni e le donne.
Attraverso il Decreto Lavoro, inoltre, sono state introdotte altre agevolazioni, il cui scopo è quello di andare ad incentivare principalmente l’occupazione giovanile. In questo caso ci stiamo soffermando sui contributi destinati ai datori di lavoro che assumono dei giovani NEET under 30.
Ma andiamo ad analizzare gli incentivi previsti, che possono rientrare sotto il cappello del bonus assunzioni 2023.
Indice
L’esonero contributivo per gli under 36
I datori di lavoro, che hanno intenzione di assumere del personale nel corso del 2023, hanno la possibilità di accedere ad alcuni incentivi. Qualcuno di questi era già previsto nel corso dello scorso anno e sono stati semplicemente prorogati dall’ultima Legge di Bilancio. A questi si vanno ad aggiungere i bonus assunzione che sono stati previsti direttamente dal Decreto Lavoro.
Tra i bonus assunzione in vigore nel corso del 2023, sicuramente uno dei più importanti è riservato ai giovani con meno di 36 anni e ha lo scopo di andare a promuovere l’occupazione giovanile stabile. In estrema sintesi si tratta della proroga di una misura che era stata prevista attraverso la Legge di Bilancio 2021.
Questo bonus prevede che, nel caso siano effettuate delle nuove assunzioni a tempo indeterminato o vengano trasformati dei contratti determinati di giovani con meno di 36 anni, i datori di lavoro hanno diritto ad ottenere uno sgravio contributivo completo (ossia pari al 100% di quanto previsto dalla normativa). L’agevolazione ha una durata massima di tre anni ed arriva a coprire un importo pari a 8.000 euro. Per le assunzioni effettuate nelle regioni del Sud Italia, l’agevolazione dura quattro anni.
Per il 2023 è stato quindi portato ad 8.000 euro l’importo relativo all’agevolazione rispetto ai 6.000 richiesti da uno degli emendamenti, che erano stati presentati proprio alla Manovra.
Per poter beneficiare di questa agevolazione i datori di lavoro, nell’arco dei sei mesi precedenti e per i nove mesi successivi all’assunzione, non dovranno licenziare dei lavoratori con la stessa qualifica nella stessa unità produttiva.
Bonus assunzione per le donne
Prorogate per tutto il 2023 dalla Legge n. 197/2022 le agevolazioni previste per i datori di lavoro che assumono delle donne. A prevedere questo particolare sgravio contributivo è stata la Legge di Bilancio 2021, che ha provveduto ad incentivare le aziende private che avessero intenzione di assumere delle donne che versano in particolari condizioni di svantaggio.
Ai datori di lavori, in questo caso, spetta un esonero pari al 100% dei contributi che dovrebbero versare, nel limite massimo di 8.000 euro.
L’agevolazione viene riconosciuta per un periodo di diciotto mesi nel momento in cui i diretti interessati dovessero procedere con un’assunzione a tempo indeterminato o alla trasformazione di un tempo determinato.
Il bonus assunzione risulta essere valido anche per la sottoscrizione dei contratti di lavoro a tempo determinato: in questo caso viene riconosciuto per dodici mesi. Non viene applicato per i rapporti di apprendistato, per i contratti di lavoro domestico e quelli ad intermittenza.
Lavoratrici svantaggiate
Che cosa di intende con lavoratrici svantaggiate? Vengono individuate come tali le donne che:
- non abbiano un lavoro regolarmente retribuito da almeno sei mesi e siano residenti nelle regioni che sono ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea. Indipendentemente dalla loro età;
- non abbiano un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, ma che stiano svolgendo un lavoro in settori nei quali ci sia una spiccata disparità occupazionale di genere. Anche in questo caso indipendentemente dalla loro età;
- abbiano compiuto almeno 50 anni e siano disoccupate da almeno dodici mesi.
Rispetto alla media dell’ultimo anno, le assunzioni devono portare ad un vero e proprio incremento occupazionale. Le aziende non avranno la possibilità di usufruire del bonus assunzioni nel caso in cui il nuovo contratto di lavoro sia stato imposto da un preciso obbligo di legge o se stia violando un qualsiasi diritto di precedenza di un altro lavoratore.
Assunzione di giovani NEET
Ad introdurre un importante incentivo per agevolare l’occupazione giovanile è stato il Decreto Lavoro. Grazie a questo bonus i datori di lavoro possono godere di particolari agevolazioni nel caso in cui dovessero assumere dei giovani NEET con un’età inferiore a 30 anni, nel periodo compreso tra il 1° giugno ed il 31 dicembre 2023.
Con il termine NEET vengono indicati dei ragazzi e delle ragazze inattive, che non stiano lavorando o studiando. Ma che, soprattutto, non risultino essere coinvolti in particolari percorsi di formazione.
Grazie a questa agevolazione è previsto un incentivo per le aziende che copre fino al 60% della retribuzione lorda ai fini previdenziali. Il bonus spetta nel caso in cui venga sottoscritto un contratto a tempo indeterminato, anche se ha lo scopo di somministrazione e attraverso un contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere. Non vale per i rapporti di lavoro domestico.
Per poter accedere a questa agevolazione i giovani devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- non aver ancora compiuto 30 anni di età;
- essere delle persone che non stiano lavorando e non siano inseriti in alcun corso di studio o di formazione;
- essersi registrati al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani.
Questo incentivo, ovviamente, non risulta cumulabile con le agevolazioni contributive previste per i giovani under 36 che abbiamo visto in precedenza.
Bonus disoccupati 2023
Una delle novità previste per il 2023 è il costituito dal bonus per l’assunzione dei lavoratori disoccupati. Le aziende che dovessero optare per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di persone disoccupate possono accedere ad un contributo mensile pari al 20% dell’indennità residua che sarebbe spettata direttamente al lavoratore. L’agevolazione spetta per un periodo massimo di due anni.
L’ammontare dell’agevolazione, comunque vada, non potrà in alcun modo superare la retribuzione del lavoratore stesso e non potrà eccedere l’indennità NASpI percepita dallo stesso.