Sono diverse le detrazioni Irpef che si possono ottenere attraverso il Modello 730. Una delle più importanti, sicuramente, è quella che coinvolge i familiari a carico. Ma quali persone rientrano in questa definizione? E quali sono i requisiti per risultare a carico, almeno dal punto di vista fiscale?
Cerchiamo di capire chi siano i familiari a carico e quando è possibile ottenere le relative detrazioni Irpef con la presentazione del Modello 730.
Indice
Modello 730, chi sono i familiari a carico
Chi sono i familiari a carico che possono essere inseriti all’interno del Modello 730? Sono considerati come tali i conviventi e, nello specifico, sono:
- il coniuge, che non deve essere legalmente ed effettivamente separato. Gli stessi diritti li hanno i soggetti che fanno parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso;
- i figli con un’età uguale o superiore a 21 anni. Ricordiamo che l’assegno unico per i figli ha sostituito le detrazioni per quelli con un’età inferiore a 21 anni;
- eventuali altri familiari conviventi.
Per riuscire ad accedere alle detrazioni – che consistono in una riduzione del carico fiscale Irpef – i familiari devono aver percepito dei redditi inferiori ad una determinata soglia, che è stata stabilita dal TUIR. Nel momento in cui questa situazione si viene a verificare – oltre ad altre di cui parleremo in seguito – è possibile ottenere un vantaggio fiscale con la presentazione del Modello 730.
I familiari sono a carico quando hanno un reddito inferiore a 2.840,51 euro, compresi gli oneri deducibili. Nel caso dei figli con un’età inferiore a 24 euro la soglia sale a 4.000 euro.
L’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare n. 4/E/2022 ha chiarito che, almeno nel caso dei figli con un’età inferiore a 21 anni fiscalmente a carico, vengano riconosciute le deduzioni e le detrazioni per gli oneri e le spese sostenute, anche se non spettano più le detrazioni previste dall’articolo 12 del TUIR.
Familiari a carico, quali redditi sono importanti
Come abbiamo visto in precedenza vengono considerati familiari a carico quanti abbiano un reddito complessivo annuo inferiore a 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili. Il Limiti passa a 4.000 euro per i figli con un’età inferiore a 24 anni. Alla formazione di questi limiti concorrono tutti i redditi con l’esclusione dei seguenti:
- esenti o assoggettati ad imposta sostitutiva, con l’esclusione di quelli che sono stati corrisposti da degli organismi internazionali e quota di reddito esente dei lavoratori interinali;
- assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta;
- assoggettati a tassazione separata.
Nel calcolo del reddito rientrano anche quelli derivanti dalle varie attività effettuare con il regime forfettario. Risultano, inoltre, essere rilevanti anche quelli che derivano da fabbricati soggetti a cedolare secca ed il reddito dell’unità immobiliare che è utilizzata come abitazione principale, anche quando non è assoggettata all’Imu. Deve essere preso in considerazione, inoltre, il 50% del reddito dell’immobile non locato assoggettato a Imu, che è situato all’interno dello stesso Comune nel quale è ubicata l’abitazione principale.
Quali sono i redditi esclusi
Nell’insieme dei redditi che devono essere presi in considerazione per determinare se un familiare è fiscalmente a carico alcune tipologie ne sono ufficialmente escluse. Vediamo quali sono.
Redditi esenti Irpef
Non devono essere presi in considerazione i redditi esenti Irpef, tra i quali rientrano (l’elenco non è esaustivo):
- le borse di studio, di dottorato e i corsi di specializzazioni che vengono frequentati nelle facoltà di medicina e chirurgia;
- gli assegni di ricerca;
- le borse di studio Erasmus, a condizione che l’importo complessivo annuo risulti essere inferiore a 7.746,85 euro;
- i compensi che vengono erogati a quanti prestano servizio volontariamente al servizio civile universale;
- le borse di studio erogate alle vittime del terrorismo.
I redditi assoggettati a tassazione alla fonte
Tra i redditi che sono assoggettati a ritenuta alla fonte rientrano:
- i redditi provenienti dalle attività sportive dilettantistiche, fino ad un importo massimo pari a 10.000 euro all’anno;
- gli interessi maturati con le obbligazioni e i Titoli di Stato, gli interessi dei depositi e dei conti correnti bancari e postali. E le eventuali vincite al gioco maturate in Italia;
- eventuali proventi delle quote dei fondi di investimento mobiliare di tipo aperto, indipendentemente dal fatto che siano italiani o stranieri;
- il riscatto del capitale investito nei fondi pensione, nel caso in cui si dovesse aver perso il lavoro.
Modello 730, verificare che i familiari siano a carico
I familiari risultano essere a carico nel Modello 730 quando i suddetti limiti – 2.840,51 o 4.0000 euro, a seconda dei casi – non sono stati superati per l’intero periodo d’imposta 2023 (ossia nel corso di tutto l’anno solare). Questo significa, in altre parole, che se alla fine dello scorso anno è stato superato il limite, il familiare non è più fiscalmente a carico. La situazione si viene a verificare anche quando il suddetto limite sia stato superato solo per una parte dell’anno. L’Agenzia delle Entrate ha preso posizione in questo senso attraverso la circolare n. 15/E/2007.
Familiari a carico, le variazioni intervenute nel 2023
Nel corso dell’anno possono essere avvenute una serie di variazioni. Gli unici casi nei quali le detrazioni per i familiari a carico possono essere parametrate all’interno del Modello 730 sono le seguenti:
- una nascita;
- una morte;
- un matrimonio.
Quando si vengono a verificare questi casi, le detrazioni per i carichi di famiglia devono essere rapportate a mese e i contribuenti vi possono accedere dal mese nel quale si sono verificate a quello in cui sono definitivamente cessate. Questo significa, in altre parole, che:
- nel caso in cui si siano verificate delle mutazioni di situazioni preesistenti, la variazione scatta dal mese successivo in cui si è ufficialmente verificata. Questo indipendentemente dal giorno in cui avviene la modifica;
- viene considerata per intero nel mese in cui si verificano – indipendentemente dal giorno in cui avviene – quando si verificano delle situazioni ex novo, come per esempio la nascita di un figlio.