Amazon, maxi truffa sui resi: come un cittadino ha raggirato il colosso

Clamorosa truffa al colosso dell'e-commerce beffato da un ragazzo spagnolo

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Amazon è stata vittima della più grande truffa mai commessa ai suoi danni in Europa.

A beffare la multinazionale regina mondiale dell’e-commerce è stato un ragazzo spagnolo con un semplice quanto efficace stratagemma. James Gilbert Kwarteng, un 22enne di Palma di Maiorca ha truffato Amazon per ben 330mila euro.

Amazon beffato da un ragazzino

Il giovane ha messo in atto il suo piano approfittando della politica dei resi della società. Comprava prodotti tecnologici sul sito di Amazon e quando il pacco arrivava, lo pesava, poi lo apriva, lo svuotava della merce e lo riempiva di terra o di sabbia in modo da raggiungere lo stesso identico peso. Quindi lo rispediva al mittente, facendosi rimborsare quanto aveva speso.

Di fatto, Kwarteng esercitava il suo diritto di recesso dall’acquisto, ma invece di riconsegnare la merce ad Amazon se la teneva e in cambio inviava alla società un pacco pieno di terra ma dello stesso peso di quello originale. Un metodo di truffa alquanto grossolano, ma che si è rivelato efficace, tanto da fruttare al giovane la cifra record di 3330mila euro.

Kwarteng era sicuro di quello che faceva perché il sistema di controllo dei resi di Amazon è interamente automatizzato e si basa sul controllo del peso dei pacchi senza verificarne il contenuto.

Nel frattempo, con il denaro raccolto illecitamente, il giovane spagnolo aveva aperto una società con un amico, la Kwartech, con cui rivendeva i prodotti tecnologici acquistati su Amazon.

La truffa ad Amazon

La truffa è andata avanti per anni, ma alla fine il trucco è stato scoperto. I pacchi pieni di terra che si erano accumulati nel centro logistico di Barcellona hanno destato i sospetti degli operatori di Amazon, così è partita l’inchiesta.

La polizia spagnola è risalita al 22enne di Palma di Maiorca che è stato arrestato ai primi di agosto con il suo socio. I due, rilasciati dietro il pagamento di una cauzione di 3.000 euro, rischiano una condanna fino a 6 anni di carcere. Sotto accusa sono finiti anche i genitori di Kwarteng che ricevevano i pacchi di Amazon per conto del figlio, firmando  i documenti di consegna.

La truffa messa in atto dal giovane delle Baleari è la seconda più grande subita da Amazon. Prima ancora, infatti, una coppia di coniugi di Indianapolis, Erin e Leah Finan, avevano sottratto ad Amazon la cifra record di 1,2 milioni di dollari di merce, sempre sfruttando la politica dei resi.

Marito e moglie si facevano sostituire o rimborsare la merce ricevuta senza però riconsegnarla. Anche questo inganno, però, è stato scoperto e i due sono stati condannati a 6 anni di carcere.