Fisco, tutto sulla tassa agevolata che premia gli stranieri

Scopriamo come funziona la tassa agevolata che servirebbe ad attrarre gli stranieri facoltosi in Italia e far pagare loro i tributi nel nostro paese

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

L’idea è quella di attrarre in Italia capitali provenienti dall’estero attraverso una tassa agevolata che vada a premiare gli stranieri che decidono di spostare la propria residenza in Italia. Per centrare questo obiettivo, il Fisco italiano ha deciso di applicare un’imposta sostitutiva dell’Irpef per i redditi che vengono prodotti all’estero. In altre parole viene proposto il pagamento di un’imposta forfettaria di 100mila euro per ogni periodo d’imposta in riferimento al quale opera questa particolare opzione.

Ma cerchiamo di capire come funziona questa sorta di tassa agevolata riservata agli stranieri.

Chi sono gli stranieri che portano in Italia i loro capitali

Garantire un regime agevolato a chi sposta il proprio capitale dall’estero all’Italia, così da avere nuovi e maggiori redditi da tassare. Una soluzione questa che, come abbiamo accennato sopra, serve ad attrarre degli stranieri facoltosi. Una soluzione che serve ad avvicinare due esigenze diverse:

  • quelle dello Stato, che grazie a questo strumento, può contare su introiti che altrimenti non sarebbero stati garantiti;
  • quelle del possessore di una determinata somma di denaro (spesso ingente) può godere di una tassazione migliore proprio per via di questo trasferimento.

Chi sposta in Italia il proprio capitale deve anche trasferire nel nostro paese anche la propria residenza, diventando a tutti gli effetti un contribuente attivo. Grazie a questo sistema, negli ultimi anni, sono ben oltre 300 gli stranieri che hanno deciso di spostarsi verso l’Italia. Stando alle ultime notizie, inoltre, tanti altri hanno presentato richiesta all’Agenzia delle Entrate per poter fare la stessa cosa.

Quelli più interessati all’agevolazione fiscale, per ovvi motivi, sono gli stranieri facoltosi. Le somme di denaro che dichiarano al Fisco italiano, infatti, sono abbastanza importanti, proprio come il loro patrimonio. Ma chi sono questi stranieri ricchi che hanno scelto l’Italia? Stando ai report in possesso dell’Amministrazione Finanziaria, si tratta per lo più di campioni sportivi (come importanti calciatori), imprenditori, top model ed emiri, i cui nomi restano però riservati.

Regime agevolato per gli stranieri: come funziona

Per i redditi prodotti all’estero e trasferiti in Italia, a prescindere dal loro ammontare, il regime agevolato per gli stranieri prevede l’applicazione di un’imposta forfettaria fissa pari a 100 mila euro l’anno.

Questa tassa va a sostituire l’Irpef sui redditi prodotti all’estero, che non dovrà versare altro all’Erario. Attenzione però, tale agevolazione non viene riconosciuta per i redditi prodotti in Italia dallo straniero che ha spostato la propria residenza nella Penisola.

I soggetti che aderiscono a questo regime forfettario hanno la possibilità di estendere anche ai familiari la tassazione agevolata. Questi ultimi, però, devono essere in possesso dei requisiti: devono trasferire la propria residenza fiscale in Italia e non devono avervi risieduto per almeno nove dei dieci periodi d’imposta antecedenti a quello in cui viene adottata l’opzione. L’estensione del regime deve essere indicata all’interno della dichiarazione dei redditi che si riferisce al periodo d’imposta nel quale il familiare trasferisce la propria residenza fiscale nel nostro paese o in quello successivo. Per ogni singolo familiare al quale vengono estesi gli effetti dell’opzione, l’imposta sostitutiva risulta essere pari a 25mila euro annui.

L’Agenzia delle Entrate ritiene che l’opzione sia tacitamente rinnovata di anno in anno, sempre che, in un modo o nell’altro, non intervenga una qualsiasi ipotesi che ne determini la cessazione.