Antartide, si è sciolto un pezzo grande come l’Argentina

A luglio, il ghiaccio marino al Polo sud è sceso a livelli minimi da record per il periodo dell'anno, per alcuni scienziati è un evento estremo senza ritorno

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Un pezzo mancante grande come l’Argentina o le aree di Texas, California, New Mexico, Arizona, Nevada, Utah e Colorado messe insieme. Mentre l’emisfero settentrionale è soffocato da un’ondata di caldo estivo da record è scattato un nuovo allarme per l’Antartide.

Il ghiaccio marino antartico ha raggiunto livelli minimi senza precedenti per questo periodo dell’anno. A metà di luglio, gli estesi ghiacci hanno coperto un’area di 2,6 milioni di chilometri quadrati in meno rispetto alla media registrata dal 1981 al 2010. Questo rappresenta un calo di circa 1,6 milioni di chilometri quadrati rispetto al precedente minimo invernale stabilito nel 2022, che era di 1,9 milioni di chilometri quadrati. Questi dati sono stati rilasciati dal National Snow and Ice Data Center (Nsidc). La situazione suscita grande preoccupazione e richiede ulteriori approfondimenti per comprendere le cause di questo drastico calo del ghiaccio marino nell’Antartide.

Scioglimento del ghiaccio e impatti a catena

Per alcuni scienziati si tratterebbe di un evento estremo, forse addirittura quasi senza ritorno. Tutte a valutare le conseguenze: ma c’è preoccupazione sul ruolo vitale dell’Antartide nella regolazione delle temperature dell’oceano e dell’aria, nella circolazione dell’acqua dell’oceano e nel mantenimento di un ecosistema cruciale per tutto, dal microscopico plancton agli iconici pinguini del continente. Senza contare, inoltre, l’aspetto più evidente: il ghiaccio che si scioglie contribuisce all’innalzamento del livello degli oceani, con evidenti ripercussioni sulla vivibilità delle coste.

Il drastico cambiamento nell’estensione del ghiaccio marino di quest’anno è un motivo di grande preoccupazione, secondo Marilyn Raphael, una professoressa di geografia e direttrice dell’Institute of the Environment and Sustainability presso l’Università della California, Los Angeles. La sua preoccupazione deriva dal fatto che questo cambiamento non può essere spiegato semplicemente come una variazione naturale, ma sembra indicare un fenomeno più ampio e preoccupante legato al cambiamento climatico.

Ghiaccio in calo e tendenza allarmante

Il sistema antartico è sempre stato molto variabile – ha spiegato alla Cnn Ted Scambos, glaciologo NSIDC – l’attuale livello di variazione è così estremo che qualcosa di radicale è cambiato negli ultimi due anni, ma soprattutto quest’anno, rispetto ai 45 anni precedenti”.

Gli scienziati americani hanno osservato un altro dato anomalo ed estremamente inquietante nel 2023: la maggior parte di questa “Argentina di ghiaccio” mancante si è sciolta solo nell’ultimo anno. Infatti, la quantità di ghiaccio misurata a metà luglio in Antartide è risultata essere circa 1,6 milioni di chilometri quadrati inferiore rispetto alla quantità rilevata un anno fa, nel luglio 2022. Il ghiaccio del Polo Sud – riferiscono ancora gli esperti – ha raggiunto i livelli più bassi, per questo periodo dell’anno, da quando sono iniziate le rilevazioni satellitari della NASA, a partire cioè dal 1979.

Basta guardare il grafico aggiornato in tempo reale del NSIDC per rendersi conto della portata del disastro ambientale. Il 28 luglio 2023 la superficie del Polo Sud risulta essere 14.376 ​km². Esattamente un anno fa invece, in data 28 luglio 2022, l’Antartide aveva una superficie di 15.620 ​km². Il 28 luglio relativo al periodo 1981-2010 era di ben 16.787 ​km². Questi dati allarmanti segnalano una tendenza preoccupante verso un rapido scioglimento del ghiaccio antartico, con potenziali impatti significativi sulla situazione climatica globale.

Rischi crescenti per l’Antartide

I rischi di una continua riduzione del ghiaccio marino in Antartide sono alti. Fino a dieci anni fa si pensava che l’Antartide fosse immune ai cambiamenti climatici, ma oggi i dati mostrano che il ghiaccio marino si sta riducendo a un ritmo allarmante. Questo potrebbe avere conseguenze gravi per l’ecosistema, con pinguini e foche che potrebbero ritrovarsi senza casa. Inoltre, la riduzione del ghiaccio marino potrebbe portare a un innalzamento del livello del mare, che potrebbe minacciare le coste e le comunità costiere.

Secondo Fabio Trincardi, direttore del dipartimento di Scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr, “i ghiacci marini ai Poli subiscono grandi oscillazioni stagionali, ovviamente, e interannuali, ma qui si teme un salto di stato del sistema”. Questo significa che il ghiaccio marino potrebbe scomparire completamente, con conseguenze catastrofiche per l’ambiente e per l’umanità.

Allarmanti perdite di ghiaccio ai Poli

Se in Antartide la situazione è critica, al Polo Nord non va affatto meglio. Durante la prima metà di luglio, l’estensione del ghiaccio marino artico è diminuita a un ritmo quasi medio di 81.800 chilometri quadrati al giorno. Il ghiaccio marino nell’Artico è di circa 1,31 milioni di chilometri quadrati al di sotto del periodo di riferimento che va dal 1981 al 2010.

Volendo fare un paragone simile al precedente, se il Polo Sud ha perso un’area di ghiaccio paragonabile a quella che occupa l’Argentina, allora il Polo Nord ha perso una calotta superiore a quella del Perù (paese esteso 1.285.000 km²).

Scioglimento dei ghiacciai: le conseguenze sulla vita dell’uomo

Lo scioglimento dei ghiacciai è un problema annoso che sta avendo un impatto sempre più significativo sulla vita dell’uomo. Le conseguenze sono molteplici e si estendono a diversi ambiti, tra cui l’economia, l’ambiente e la salute.

In ambito economico, lo scioglimento dei ghiacciai sta causando una riduzione della pesca, a causa del cambiamento delle correnti oceaniche e del comportamento dei pesci. Questo sta portando a una perdita di posti di lavoro e di reddito per le comunità che vivono di pesca.

In ambito ambientale, lo scioglimento dei ghiacciai sta contribuendo all’innalzamento del livello del mare, che minaccia le coste e le comunità costiere. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacciai sta liberando nell’atmosfera grandi quantità di anidride carbonica, che contribuisce al cambiamento climatico.

In ambito sanitario, lo scioglimento dei ghiacciai sta favorendo la diffusione di nuove malattie, a causa della liberazione di virus e batteri che erano rimasti intrappolati per millenni nel ghiaccio.

Le conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai sono quindi molteplici e gravi. È necessario agire rapidamente per ridurre le emissioni di gas serra e rallentare il cambiamento climatico, in modo da mitigare gli effetti di questo fenomeno.