Cerchi un immobile? Ecco a chi spetta il Bonus prima casa

Quali sono le caratteristiche del bonus prima casa under 36: fino a quando è in vigore l'agevolazione e chi ne può beneficiare

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Quali sono le caratteristiche del Bonus prima casa riservato agli under 36? Ma soprattutto quali sono le agevolazioni previste per il 2023? Partiamo con il ricordare che la Legge di Bilancio ha prorogato la misura per tutto quest’anno, in modo da favorire l’acquisto dell’abitazione da parte dei più giovani.

Per poter accedere al bonus prima casa gli under 36 devono essere in possesso di alcuni requisiti. Nel caso in cui non dovessero essere rispettati si corre il rischio di perdere le agevolazioni previste dalla misura. Ricordiamo, prima di proseguire, che i vantaggi riservati ai più giovani valgono per quanti acquistano la prima casa entro e non oltre il 31 dicembre 2023 (salvo proroghe dell’ultimo momento).

Bonus prima casa: come funziona

Il bonus prima casa riservato agli under 36 è valido per tutto il 2023. A stabilire la proroga fino al 31 dicembre 2023 è stata la Legge di Bilancio, che ha provveduto ad estendere le misure che, almeno in un primo momento, erano state introdotte dal Decreto Sostegni bis.

Quali sono le caratteristiche di questa particolari agevolazioni? Ma soprattutto come funziona e come è possibile accedervi? A rispondere a queste domande ci ha pensato una mini guida predisposta direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Questo documento risulta essere di particolare importanza, perché nell’ultimo aggiornamento provvede a chiarire alcuni dubbi che erano sorti su alcuni aspetti. Viene, infatti, chiarito:

  • in cosa consiste l’agevolazione;
  • quali siano i soggetti che ne hanno diritto;
  • quali sono gli immobili che possono essere acquistati usufruendo delle agevolazioni previste dalla misura;
  • in quali casi si corre il rischio di perdere le varie agevolazioni.

Le imposte da pagare

Il bonus prima casa riservato agli under 36 prevede, in prima istanza, l’esonero dal versamento di alcune imposte.
Nel caso in cui l’acquisto sia effettuato presso soggetti privati, che non sono sottoposti alla disciplina Iva, non devono essere versate le seguenti imposte:

  • registro;
  • ipotecaria;
  • catastale.

Quando, invece, l’acquisto viene effettuato presso un soggetto sottoposto alla disciplina Iva, oltre all’esonero delle imposte che abbiamo appena visto, è riconosciuto un credito d’imposta che può essere utilizzato nei seguenti modi:

  • per effettuare il versamento delle imposte di successione e donazione, che derivano da atti e denunce presentati successivamente alla data di acquisizione del credito;
  • per versare l’Irpef dovuta a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi presentata in una data successiva rispetto a quella dell’acquisto agevolato;
  • per compensare qualsiasi altro importo dovuto attraverso il Modello F24.

Bonus prima casa: i requisiti

Per poter accedere al bonus prima casa i diretti interessati devono rispettare alcuni requisiti nel momento in cui viene effettuato il rogito.

Partiamo dal requisito più importante: il contratto definitivo di compravendita deve essere stipulato in una data che rientri completamente ed interamente nel periodo in cui è in vigore l’agevolazione. Questo significa che il l’immobile deve essere acquistato nel periodo compreso tra il 26 maggio 2021 ed il 31 dicembre 2023.

Gli acquirenti, inoltre, sono tenuti a rispettare determinate condizioni. La più importante è che, a livello anagrafico, non abbiano compiuto il 36esimo anno di età quando viene stipulato il rogito. Per definire la data del contratto definitivo di compravendita, quindi, è necessario tenere a mente questa particolare scadenza.

Altro requisito che è necessario prendere in considerazione è quello relativo all’Isee, ossia l’indicatore della situazione economica equivalente, che non deve essere superiore a 40.000 euro.

Le condizioni da rispettare

Per poter accedere al bonus prima casa è necessario che vengano rispettate, inoltre, tre condizioni molto importanti:

  • gli acquirenti devono essere in possesso o stabilire la propria residenza nel Comune dove si trova l’immobile entro diciotto mesi dalla data di acquisto;
  • gli acquirenti – nemmeno il coniuge – devono essere titolari di diritti di proprietà, usufrutto, uso od abitazione di un altro immobile che sia collocato nel territorio del Comune nel quale si trova quello da acquistare;
  • gli acquirenti non devono essere in possesso di un altro immobile acquistato con l’agevolazione prima casa. Nel caso in cui lo dovessero possedere, lo devono vendere entro un anno dalla data del nuovo acquisto.

I requisiti oggettivi dell’immobile

Per poter accedere al bonus prima casa, l’immobile oggetto della compravendita deve possedere alcuni requisiti oggettivi. Sono ammessi all’agevolazione gli immobili che rientrano nelle seguenti categorie catastali:

  • A/2;
  • A/3;
  • A/4;
  • A/5;
  • A/6;
  • A/7;
  • A/11.

L’accesso all’agevolazione, oltre che per l’immobile, è previsto anche per le relative pertinenze. In questo caso si deve rispettare un particolare condizione: ogni immobile deve avere al massimo una pertinenza per ognuna delle seguenti categorie catastali:

  • C2;
  • C6;
  • C7.

Per quanto riguarda la pertinenza, il suo acquisto può avvenire anche in un secondo momento e con un atto separato rispetto al rogito dell’immobile che costituirà la prima casa. È necessario, comunque vada, che anche la data di stipula del secondo contratto di compravendita ricada direttamente nella finestra agevolativa compresa tra il 26 maggio 2021 ed il 31 dicembre 2023.

Cosa succede se si perde l’agevolazione

La guida dell’Agenzia delle Entrate si sofferma ad analizzare i casi nei quali si perde il diritto all’agevolazione dopo averla ottenuta. Un caso particolare è costituito dai giovani acquirenti, con un’età inferiore a 36 anni, ma con un Isee superiore a 40.000 euro. In questo caso, viene rispettato il requisito dell’età, ma non quello del valore Isee. In questo caso, però, è necessario che vengano corrisposte delle imposte, che sono le seguenti:

  • imposta di registro pari al 2% del valore dell’immobile;
  • imposte ipotecaria e catastale: devono essere versate nella misura fissa di 50 euro ciascuna.

Se l’acquisto viene effettuato da soggetti sottoposti alla disciplina Iva, è necessario invece:

  • pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale;
  • si deve restituire il credito d’imposta ottenuto per l’Iva;
  • si dovrà pagare l’IVA, con aliquota al 4%.

Le conseguenze più gravi, però, derivano dalla decadenza dell’agevolazione per uno dei seguenti motivi:

  • aver rilasciato una falsa dichiarazione sulla sussistenza dei requisiti, resa nel momento in cui si effettua l’acquisto;
  • mancato trasferimento della residenza nei termini previsti;
  • vendita entro cinque anni, non seguita dal riacquisto entro l’anno;
  • mancata alienazione della precedente “prima casa” entro l’anno dall’acquisto della nuova.

In questi casi i diretti interessati dovranno versare l’imposta di registro nella misura del 9% e pagare le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro ciascuna. dovrà, inoltre, essere rimborsata l’Iva e sono previste delle sanzioni.