Bonus mamme, NoiPA annuncia l’arrivo degli arretrati sul cedolino di maggio

Attesa finita per le madri lavoratrici che avevano fatto richiesta per il bonus mamme, con la decontribuzione che sarà presente in due cedolini da maggio

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Pubblicato: 14 Maggio 2024 14:35

NoiPA ha annunciato che l’esonero dalla contribuzione per le madri lavoratrici, il cosiddetto bonus mamme, sarà applicato a partire dal cedolino della rata di maggio 2024. La piattaforma realizzata dal Dipartimento dell’Amministrazione Generale del personale e dei servizi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, ha fatto sapere che la prima tranche arriverà sulla busta paga di maggio, mentre per gli arretrati bisognerà attendere un secondo cedolino che riporterà la decontribuzione mancata dei mesi gennaio-aprile 2024 che verranno liquidati con emissione urgente.

Bonus mamme in arrivo da maggio

L’attesa per le madri lavoratrici aventi diritto al bonus mamme è finita. Con l’arrivo dell’ultima busta paga, quella di maggio, infatti, sarà corrisposto anche l’esonero dalla contribuzione promesso all’art. 1, c. 180, della legge di Bilancio 2024. Una decontribuzione che, stando all’avviso pubblicato su sito di NoiPA martedì 14 maggio 2024, sarà applicata nei cedolini di chi ne ha fatto richiesta.

Lo attendevano da mesi, con continui rinvii e promesse da parte del governo e del ministro Giorgetti, ora le mamme sono state accontentate. Dopo i primi ostacoli nei mesi d’avvio del 2024, maggio è quello giusto per trovare in busta paga l’esonero tanto voluto, con gli arretrati ancora non corrisposti che arriveranno invece in un secondo cedolino.

Ci sono anche gli arretrati del bonus mamme

NoiPA, infatti, nella nota pubblicata sul proprio sito ha fatto sapere di aver sbloccato l’aiuto, con la decontribuzione che terrà conto anche dei ritardi subiti.

Le madri lavoratrici, infatti, attendono ancora l’esonero della contribuzione promessa in legge di Bilancio per i primi quattro mesi dell’anno. Esonero che arriverà con la massima urgenza, ma in un altro cedolino. Nessuna paura, quindi, per le lavoratrici che non troveranno nella busta paga di maggio gli arretrati di gennaio-aprile 2024, perché arriveranno.

Come lo ha spiegato NoiPA, che ha evidenziato come gli arretrati per il periodo gennaio-aprile 2024 verranno liquidati con emissione urgente, su un secondo cedolino diverso rispetto a quello ordinario della rata di maggio.

A chi spetta il bonus mamme

Il beneficio presente in legge di Bilancio 2024 spetta alle lavoratrici, madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per i periodi di paga che vanno dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. La misura dell’esonero è pari al 100% della quota dei contributi previdenziali per l’Invalidità, la Vecchiaia e i Superstiti (Ivs), a carico della lavoratrice fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro, ovvero 250 euro su base mensile.

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, in via sperimentale, la decontribuzione è estesa anche alle lavoratrici, madri di due figli, fino al mese di compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo.

Per aiutare le donne a richiedere il bonus, l’Inps ha pensato di rendere il meccanismo più diretto: sono le stesse lavoratrici che devono comunicare al proprio datore di lavoro la volontà di averlo, dichiarando il numero dei figli e i codici fiscali dei 3 figli, o 2 nel caso dell’anno 2024. La richiesta può essere presentata attraverso il nuovo servizio Inps “Utility Esonero Lavoratrici Madri”.

La decontribuzione è alternativa e non cumulabile all’esonero contributivo Ivs del 6% o 7%, previsto dal Decreto Lavoro che è già stato applicato per le prime tre mensilità dell’anno. Nel calcolo dell’ammontare complessivo degli arretrati spettanti, quindi, agli importi dovuti come decontribuzione verranno sottratti quelli eventualmente già riconosciuti come esonero contributivo Ivs.