Pagamento dell’assegno unico di ottobre, l’Inps accredita il sostegno alle famiglie

L'Inps ha comunicato le date del pagamento dell'assegno unico a ottobre, almeno per la prima fase

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 15 Ottobre 2024 11:13Aggiornato: 15 Ottobre 2024 12:25

A partire dalla metà di ottobre l’Inps accrediterà direttamente sui conti correnti delle famiglie interessate l’importo dovuto per via dell’assegno unico. Questo primo pagamento sarà riservato a chi aveva già diritto, almeno dal mese di settembre, a ricevere il sussidio, solo nel caso in cui non ci siano state variazioni all’importo. Per tutte le altre famiglie bisognerà aspettare la fine del mese.

Il Governo intanto sta elaborando un importante cambiamento riguardo l’assegno unico, che potrebbe essere inserito nella manovra finanziaria in discussione nel Consiglio dei ministri del 15 ottobre. Gli importi dell’assegno unico potrebbero non risultare più in un aumento dell’Isee, almeno per alcune delle famiglie che li ricevono.

Quando sarà il pagamento dell’assegno unico di ottobre

L’Inps sta per elargire il pagamento dell’assegno unico di ottobre, in due diverse fasi, come accade ogni mese. La prima sarà riservata alle famiglie che hanno già avuto accesso al sussidio per i nuclei con figli di settembre e che non hanno visto cambiare il proprio importo. La seconda invece sarà dedicata ai nuovi aventi diritto all’assegno unico e a coloro a cui è stato riconosciuto un cambiamento nel totale del pagamento.

La prima di queste fasi è imminente: infatti comincerà il 16 ottobre per protrarsi poi fino al 18 dello stesso mese. In questo periodo le famiglie che hanno diritto all’assegno unico riceveranno l’importo assegnato loro direttamente sul conto corrente indicato nella domanda come quello designato per l’accredito del pagamento. Chi ha presentato la richiesta per il sussidio nel mese di settembre invece, dovrà aspettare ancora alcune settimane. Di solito infatti i nuovi assegni unici vengono accreditati nell’ultima settimana del mese successivo.

Secondo quanto riportato dai dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) per gli anni 2022 e 2023, pubblicato oggi 15 ottobre, nei primi 8 mesi del 2024 l’assegno unico universale è stato erogato a 9,9 milioni di figli, per un totale di 13,1 miliardi di euro, che si aggiungono ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono 6.246.532 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno per il 2024, per un totale di 9.899.726 figli per l’esattezza.

Con riferimento al mese di agosto 2024, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, si attesta su 172 euro, e va da circa 57 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima – che per il 2024 è pari a 45.574,96  euro – a 224 euro per la classe di Isee minima (17.090,61 euro per il 2024).

Le novità dell’assegno unico in manovra

L’aumento della cifra distribuita tramite l’assegno unico alle famiglie è il frutto della progressiva espansione della misura che ha sostituito i bonus legati alla natalità. Questa norma è vista dal governo di Giorgia Meloni come uno degli strumenti principali tramite cui combattere la crisi demografica che sta colpendo il nostro Paese. Per questa ragione l’esecutivo sta pensando a modi per renderla ancora più efficace.

Nel Consiglio dei ministri che si terrà nella serata del 15 ottobre, il Governo discuterà della manovra finanziaria nella quale potrebbe essere inserito un cambiamento significativo per l’assegno unico. Al momento le cifre distribuite tramite i pagamenti contribuiscono all’Isee della famiglia che li riceve. Questo indicatore è però anche il principale parametro di reddito per ottenere l’assegno unico stesso.

Ne consegue che molte famiglie che ricevono l’assegno unico vengono escluse ad altre misure a cui avrebbero diritto. Il Governo vorrebbe quindi rimuovere il denaro distribuito tramite l’assegno unico dal calcolo dell’Isee delle famiglie, in modo da permettere loro di accedere anche ad altri sussidi. A seconda delle risorse messe a disposizione, questa norma potrebbe riguardare solo le famiglie numerose, oppure in maniera parziale anche i nuclei a reddito più basso.