Bollo auto 2018 e rottamazione ter: chi può aderire e come

Tutte le informazioni finora diffuse sull'estensione delle agevolazioni rottamazione ter al bollo auto

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Le novità contemplate nel quadro della cosiddetta “Pace fiscale 2019” relative alla regolarizzazione dei debiti nei confronti del Fisco sono molte, sebbene ancora in via di definizione.

Tra queste, dovrebbe esserci anche l’estensione delle agevolazioni previste dal piano della Rottamazione ter per il pagamento del bollo auto 2018 da parte dei contribuenti insolventi che hanno ricevuto o riceveranno la cartella esattoriale.

L’obiettivo del provvedimento contenuto nella nuova Legge Finanziaria appena approvata dal Governo è quello di consentire a tutti i contribuenti con debiti pendenti di riappacificarsi con il fisco attraverso misure e soluzioni agevolate.

Ed esattamente come disposto per le altre cartelle esattoriali, anche il bollo auto non pagato nel 2018 dovrebbe rientrare nelle imposte debitorie ‘rottamabili’ ed esenti dal pagamento di sanzioni o interessi di mora.

Rottamazione ter anche per il bollo auto 2018

Per quanto riguarda il Bollo auto 2018 non pagato, per aderire alla rottamazione ter sarà importante che il carico sia già stato affidato all’Agenzia delle Entrate, anche se il contribuente non ha ancora ricevuto notifica della relativa cartella di pagamento.

Il bollo auto, infatti, rientra nel novero delle imposte per le quali gli enti preposti ai controlli (Regione o Agenzia delle Entrate) notificano il mancato versamento ai cattivi pagatori.

Per aderire al beneficio, occorrerà presentare la domanda di rottamazione mediante la compilazione del modello DA-2018 dell’Agenzia delle Entrate, così da poter ottenere lo sconto degli interessi di mora e delle sanzioni previste sulle cartelle esattoriali.

Le cartelle notificate per il mancato pagamento del bollo auto tra il 2000 e il 2010 di importi non superiori ai 1.000 euro, saranno invece stralciate entro il 31 dicembre 2018 senza che i contribuenti ne facciano esplicita richiesta. In caso di bollo auto non pagato dopo il 2010 e di sollecito di pagamento, bisognerà far riferimento alla già citata rottamazione ter.

Ad ogni modo, sarà fondamentale attendere che il Governo sciolga tutti i nodi della Manovra nei prossimi giorni e chiarisca i dettagli operativi appena la misura diventerà effettiva.

Chi non aderisce

Come sappiamo, la novità più rilevante introdotta dal nuovo piano di rottamazione esattoriale è l’ampliamento dei tempi entro i quali sarà possibile sanare le posizioni debitorie. Le cartelle, infatti, potranno essere spalmante in 10 rate per 5 anni, anziché in 5 rate su 2 anni.

Tuttavia non tutti gli enti aderiranno al provvedimento, come ad esempio la Soris, ente che in Piemonte sostituisce Equitalia. Pur non avendo aderito alle rottamazioni, la Soris consentirà comunque la regolarizzazione delle posizioni debitorie tramite un piano di rateizzazione.

Rottamazione ter: gli effetti

Per i soggetto che presentavano la domanda di adesione alla rottamazione ter scattava la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza degli obblighi di pagamento che derivavano dalle precedenti dilazioni.

a scelta di aderire, inoltre, comportava anche l’inibizione di nuovi fermi amministrativi ed ipoteche, fatto salvo quanto fosse già iscritto alla predetta data. Ma non solo: scattava il divieto di nuove procedure esecutive e di proseguire con quelle già avviate in precedenza. In un certo senso il debitore veniva considerato in una condizione di “non inadempienza” nell’ambito della procedura dei rimborsi d’imposta e ai fini della verifica della morosità da ruolo per un importo superiore a 5.000 euro all’atto di pagamento da parte della publica amministrazione.