Governo Meloni, chi è il nuovo ministro del Lavoro

È Marina Calderone, una delle poche donne del nuovo esecutivo, la nuova responsabile del Lavoro e delle Politiche sociali

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Tra i ministeri tecnici del Governo guidato da Giorgia Meloni c’è anche quello del Lavoro e delle Politiche sociali: la nuova ministra è Marina Elvira Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, con un’esperienza trentennale in materia.

Governo Meloni, chi è la nuova ministro del Lavoro Marina Calderone

Nata a Bonorva in provincia di Sassari nel 1965, ha conseguito la laurea in Gestione aziendale internazionale, dal 1994 è consulente del lavoro e dal 2005 presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, categoria che conta circa 26mila professionisti.

Dal 2009 è anche al vertice del Comitato unitario permanente degli Ordini e dei Collegi professionali (Cup) e dal 2014 al 2020 è stata componente del Cda di Leonardo.

Nel suo curriculum vanta svariati incarichi ricoperti negli anni, tra i quali l’assistenza in trattative sindacali e relazioni industriali, nella composizione alternativa delle controversie del lavoro e in processi di riorganizzazione aziendale, oltre che nel campo del diritto fallimentare e nella gestione dei rapporti di lavoro in presenza di procedure concorsuali in qualità di tecnico di parte.

Il marito Rosario De Luca, avvocato e membro del Cda dell’Inps, si è dimesso dall’incarico per evitare conflitti con il compito di controllo che la moglie avrà sull’Ente di previdenza.

“Sono onorata e orgogliosa di poter mettere il mio impegno a disposizione del Paese – ha dichiarato Calderone dopo aver prestato giuramento – Il momento che stiamo vivendo necessita di soluzioni frutto di un rinnovato dialogo sociale. In questo momento, è importante favorire il confronto affinché si possano trovare soluzioni condivise a beneficio del mondo delle imprese, dei lavoratori dipendenti e autonomi e più in generale di un mondo del lavoro sempre più inclusivo, contrastando forme di disuguaglianza e povertà”.

Marina Calderone è stata tra i promotori del Festival del Lavoro, l’appuntamento annuale organizzato dai consulenti che affronta le novità legislative e non solo che riguardano il mondo del lavoro e che da 12 anni fa incontrare professionisti, politici, economisti, manager e sindacati sui temi del diritto e dell’attualità.

Chi è la nuova ministra del Lavoro Marina Calderone: le politiche

Una delle priorità della ministra Calderone è l’estensione dell’equo compenso per i professionisti, tema sul quale prima della crisi di governo era pronto un ddl a prima firma della neopremier Giorgia Meloni da presentare in Senato, per allargare la misura alle imprese dai 50 dipendenti in su.

Tra gli obiettivi più impellenti della ministra del Lavoro c’è anche quello di intervenire per ridurre il cuneo fiscale e contributivo che pesa su imprese e lavoratori e la riforma delle pensioni, per superare la Legge Fornero o comunque dare maggiore flessibilità per l’uscita.

Ma l’argomento politicamente più incandescente riguarderà la revisione il Reddito di cittadinanza, per il quale Calderone non si è dichiarata del tutto contraria ritenendo però necessario un intervento sulle politiche attive del lavoro, coinvolgendo anche le aziende private nelle proposte per i percettori.

“Non c’è dubbio – aveva affermato in proposito – che la riforma varata nel 2019 sia rimasta incompleta, non tanto nella parte relativa alle politiche passive, dove ha svolto un importante ruolo assistenziale, quanto per quella relativa alle politiche attive” per rafforzare il collegamento con l’occupazione.