Nota marca di riso ritirata dai supermercati per rischio chimico

Riso ritirato da una nota catena di supermercati a causa della presenza di cadmio, un metallo pesante che può causare seri problemi di salute

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Il Ministero della Salute ha emanato un richiamo per il riso di una famosa marca che potrebbe essere contaminato. All’interno di alcuni lotti è infatti stata monitorata la presenza di metalli pesanti che possono causare importanti effetti sulla salute e sintomi anche gravi. Per evitare episodi di intossicazione e l’esposizione a elementi chimici pericolosi, dunque, è bene restituire i prodotti segnalati al rivenditore e ottenere un rimborso.

Riso contaminato da cadmio: quali sono i sintomi dell’intossicazione

Il motivo del ritiro di diversi lotti di riso dai supermercati italiani è la contaminazione da cadmio. Si tratta di un metallo pesante che può essere presente nel cibo e in parte viene assorbito dall’organismo, trattenuto dai reni e dal fegato, dove può rimanere per decine di anni. Un’eccessiva concentrazione di cadmio nell’alimentazione può però rappresentare un pericolo per la salute.

A risentirne sono infatti i reni, e l’assunzione cronica di quantità elevate di cadmio può portare addirittura all’insufficienza renale. Tra gli altri sintomi anche la diarrea, il mal di stomaco e il vomito, nonché la demineralizzazione delle ossa, che può condurre a fratture, dunque danni al sistema nervoso, al sistema immunitario e all’apparato riproduttivo.

Il cadmio è inoltre classificato dall’International Agency for Research on Cancer come una sostanza cancerogena del gruppo 1, cioè tra i carcinogeni umani certi. Significa che un’esposizione a dosi eccessive di questo metallo è associato a una maggiore possibilità di sviluppare un tumore.

Che cos’è il cadmio e per cosa si usa nell’industria: i suoi prodotti

Il cadmio è presente soprattutto vicino alle zone industriali in cui si estraggono, raffinano e lavorano metalli non ferrosi e combustibili fossili, si producono batterie e vernici, fertilizzanti artificiali a base di fosfati, vengono inceneriti e smaltiti i rifiuti. Si diffonde attraverso il vento, percorrendo lunghe distanze rispetto al sito di emissione, e si deposita sul suolo o sulla superficie dell’acqua.

Oggi è utilizzato principalmente in questi oggetti e materiali..

  • Batterie ricaricabili.
  • Coloranti.
  • Rivestimenti e placcature.
  • Stabilizzatori per materie plastiche.
  • Leghe con altri metalli per saldature.
  • Conduttori elettrici.

Quali sono i lotti di riso con cadmio richiamati dal Ministero della Salute

Il richiamo alimentare riguarda il Riso lungo B a marchio Smart venduto in confezione da 5 chili da Esselunga e prodotto da Panigadat T & F Snc in via Corelli, 32 a Milano. I lotti contaminati presentano le seguenti date di termine minimo di conservazione.

  • 6 ottobre 2023.
  • 7 ottobre 2023.
  • 10 ottobre 2023.
  • 19 ottobre 2023.
  • 20 ottobre 2023.
  • 11 novembre 2023.
  • 12 novembre 2023.
  • 15 novembre 2023.
  • 16 novembre 2023.
  • 17 novembre 2023.
  • 18 novembre 2023.
  • 19 novembre 2023.
  • 25 novembre 2023.

Chiunque avesse già acquistato confezioni che riportano una delle scadenze indicate, è invitato a non consumare il riso e a riconsegnare il pacco o i pacchi i negozio, in qualsiasi punto vendita Esselunga, per ottenere un rimborso immediato. Ulteriori informazioni saranno fornite attraverso il numero verde 800 666 555.

A proposito di riso. Il settore sta attraversando un periodo di crisi nera a causa degli effetti della siccità che ha caratterizzato tutto il 2022, di cui vi abbiamo parlato qua, e causato importanti danni nei campi. Il riso potrebbe diventare introvabile nei supermercati, come anticipato qua, o iniziare a essere venduto a peso d’oro. Aggiungendosi quindi alla lista dei prodotti che hanno subito rincari. Vi abbiamo spiegato qua quando e come finirà l’inflazione.