Riso ritirato dai supermercati per contaminazione da cadmio

Il ministero della Salute ha disposto il richiamo dai supermercati Lidl di un lotto di riso Carnaroli per rischio di presenza di cadmio oltre i limiti

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Il ministero della Salute ha diffuso un richiamo a scopo precauzionale per rischio chimico di un lotto di riso Carnaroli, per la presenza di Cadmio oltre i livelli consentiti dalla legge. In seguito alla segnalazione del produttore è stato disposto il ritiro dagli scaffali dei supermercati del riso a marchio ‘Carosio’ commercializzato dalla catena di discount Lidl. Come sempre in questi casi, si raccomanda di non consumare l’alimento oggetto di segnalazione e di riportarlo al punto vendita.

Il richiamo

Il richiamo per la presenza di cadmio oltre i limiti di legge nelle confezioni di riso indicate è stato pubblicato con un avviso di allerta venerdì 6 ottobre, sul portale del ministero della Salute dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Il lotto del riso Carnaroli a marchio ‘Carosio’ distribuito dalla Lidl e interessato dal richiamo corrisponde al numero di codice a barre 20505318.

Il riso è venduto in confezione da 1 kg e riporta come data di scadenza o termine minimo di conservazione (Tmc) 11/02/2025. Il prodotto classificato come “non idoneo al consumo” è prodotto dalla Curti s.r.l., storica industria risiera di cui fa parte il marchio Curtiriso, nello stabilimento in Viale Stazione 113 a Valle Lomellina, comune lombardo in provincia di Pavia.

A scopo cautelativo, l’azienda raccomanda di non consumare il riso con il termine minimo di conservazione indicato e a riportarlo al punto vendita Lidl di acquisto per il rimborso. A gennaio scorso la Curti s.r.l. era stata interessata dal richiamo di alcuni lotti di riso di diverse aziende dagli scaffali dei supermercati e sempre a inizio 2023 lahttps://quifinanza.it/editoriali/riso-contaminato-ritirato-supermercati/685491/ presenza di cadmio era stata segnalata in altri lotti di riso ritirati dai supermercati Esselunga.

Che cos’è il cadmio

Il cadmio è un metallo pesante che può essere presente nel cibo ed è classificato dall’International Agency for Research on Cancer come una sostanza cancerogena del gruppo 1, cioè tra i carcinogeni umani certi. Un’esposizione a dosi eccessive di questo metallo è dunque associata a una maggiore possibilità di sviluppare un tumore.

L’ingestione di un’eccessiva concentrazione di cadmio può rappresentare un pericolo per la salute e può provocare sintomi come diarrea, mal di stomaco e vomito. La sostanza viene assorbita in parte dall’organismo, trattenuto dai reni e dal fegato, dove può rimanere per decenni.

L’assunzione cronica di quantità elevate di cadmio può causare insufficienza renale, danni al sistema nervoso, al sistema immunitario, all’apparato riproduttivo e alla demineralizzazione delle ossa, portando a un elevato rischio fratture.

Il cadmio è presente soprattutto vicino alle zone industriali in cui si estraggono, raffinano e lavorano metalli non ferrosi e combustibili fossili, nelle quali si producono batterie e vernici, fertilizzanti artificiali a base di fosfati, vengono inceneriti e smaltiti i rifiuti. Si diffonde attraverso il vento, percorrendo lunghe distanze rispetto al sito di emissione, e si deposita sul suolo o sulla superficie dell’acqua.

Questo metallo è utilizzato principalmente per la fabbricazione di questi oggetti e materiali:

  • Batterie ricaricabili.
  • Coloranti.
  • Rivestimenti e placcature.
  • Stabilizzatori per materie plastiche.
  • Leghe con altri metalli per saldature.
  • Conduttori elettrici.