Oggi mercoledì 14 giugno l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi. Il funerale di Stato, accompagnato da una giornata di lutto nazionale, viene celebrato nel Duomo di Milano alle ore 15.00 dall’arcivescovo Mario Delpini. Piazza Duomo è irreale. Da questa mattina è iniziato il montaggio delle 15mila transenne che delimiteranno i passaggi e le vie di fuga.
Il sagrato del Duomo è ricoperto di corone di fiori arrivate da tutta Italia, per Silvio Berlusconi, morto il 12 giugno a 86 anni. Dalle 10 è chiusa la fermata della metro Duomo, e sono deviati altri percorsi dei mezzi pubblici milanesi, sia tram che bus, per cui è bene controllare il sito o l’app ATM prima di mettersi in viaggio.
I funerali di Berlusconi in Duomo a Milano: 2 maxischermi in piazza
Il Duomo di Milano ha chiuso le porte al normale flusso di fedeli e turisti alle 12.00, per riaprirle alle 13:30. A quell’ora hanno iniziato ad entrare i partecipanti ai funerali dell’ex premier, celebrato secondo il rigoroso rito ambrosiano. Le autorità hanno fatto il loro ingresso dall’ingresso sud attraverso piazza Fontana, punto in cui è arrivato anche il feretro, scortato da Villa San Martino ad Arcore dalla Polizia stradale e poi dalla Polizia locale di Milano, che quindi non entrerà nella cattedrale da piazza Duomo.
2.300 persone hanno potuto accedere alla cattedrale per i funerali di Stato, mentre fuori le persone – capienza 10mila in piazza, ma c’erano neanche la metà – assistono alla funzione attraverso due maxischermi.
Chi sarà presente ai funerali di Berlusconi e chi no
Ovviamente presente la famiglia al completo, i 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, i nipoti, il fratello Paolo Berlusconi, la compagna Marta Fascina in prima fila – per cui spunta un presunto “lascito” -, ma anche l’ex moglie Veronica Lario. Ci sono anche i dirigenti e i personaggi della tv di Mediaset, mentre si discute del futuro dell’azienda in mano al secondogenito Pier Silvio. In Duomo anche i vertici della Rai, dalla presidente Marinella Soldi all’ad Roberto Sergio al dg Giampaolo Rossi, e quelli di Mondadori. Tanti anche i protagonisti del mondo imprenditoriale, da Moratti a Tronchetti Provera.
Presenti le più alte cariche istituzionali, con il presidente Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. Presente il governo al completo, i dirigenti di Forza Italia – intenti a capire che cosa succederà al partito – e decine di sindaci di FI, i fedelissimi di sempre, come Gianni Letta, le delegazioni di Milan e Monza.
Non potevano mancare poi gli ex presidenti del Consiglio Mario Draghi, Mario Monti, l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, e in rappresentanza della Commissione europea Paolo Gentiloni. Stesso discorso anche per i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. Ci saranno anche il presidente del Ppe europeo Manfred Weber, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad, e il contestato premier ungherese Viktor Orban.
Da Roma partito un volo di Stato con 32 esponenti del governo a bordo, tra cui i vicepresidenti del Consiglio Matteo Salvini e Antonio Tajani. C’è anche Umberto Bossi, in sedia a rotelle. Elly Schlein, con i capigruppo del Pd Chiara Braga e Francesco Boccia, Matteo Renzi e Carlo Calenda e anche Benedetto Della Vedova per +Europa sono alla cerimonia. In chiesa anche il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Beppe Sala.
Hanno deciso invece di non partecipare Giuseppe Conte e tutto il “suo” Movimento 5 Stelle. Tra i banchi delle opposizioni, assenti anche Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi-Sinistra. Anche Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema avrebbero dato forfait. Quasi certa l’assenza anche di uno dei più storici ex alleati del leader azzurro, Gianfranco Fini.
Anche Romano Prodi, inafferrabile avversario che ha battuto per ben 2 volte il leader azzurro alle urne, e che proprio commentando la scomparsa del Cav ha detto “sempre rivali, mai nemici”, non può essere presente dopo il lutto che lo ha colpito improvvisamente: la moglie, Flavia Franzoni, è mancata proprio ieri, 13 giugno, a causa di un malore mentre stava camminando; i suoi funerali si celebreranno venerdì 16 giugno alle 11.30 in centro a Bologna, nella chiesa di San Giovanni in Monte.
Dove verrà sepolto Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi, famoso anche per essersi fatto costruire un mausoleo in giardino nella sua villa San Martino ad Arcore, la celebre “Volta celeste” realizzata dallo scultore Pieteo Cascella, verrà cremato nel Tempio crematorio Valenziano Panta Rei, in provincia di Alessandria. Con ogni probabilità, le ceneri potranno essere collocate lì, dove già si trovano quelle di mamma Rosa Bossi, del padre Luigi e della sorella Maria Antonietta.
Come spiega Il Fatto Quotidiano, che la conservazione delle ceneri dentro il mausoleo di Arcore sia fattibile lo conferma anche il sindaco del paese brianzolo, Maurizio Bono, spiegando che la tumulazione “tecnicamente non si può fare”, ma “se lo cremano e vogliono trasferire l’urna cineraria ad Arcore, per noi non c’è problema”. L’unica condizione è che venga comunicato dove viene trasferita l’urna e che sia presa in consegna da uno dei residenti di Villa San Martino, cioè la compagna Marta Fascina oppure il figlio Pier Silvio.
Berlusconi non era certo un cattolico vero, tanto che, infatti, il “suo” tempio, pensato per parenti e amici, cui si accede attraverso una scalinata, un imponente portone di ferro e poi si arriva alla tomba principale circondata da 36 loculi, sarebbe stato ispirato addirittura alla tomba egizia di Tutankhamon. Innumerevoli, sparsi qua e là, i simboli massonici a unione del suo “cerchio magico”.
Un pezzo di eredità anche a Marta Fascina?
Proprio per Fascina, con cui il Cav aveva da poco celebrato “finte” nozze pur considerandola come moglie a tutti gli effetti, si aprono ora scenari interessanti dal punto di vista economico. Mentre inizialmente le voci circolate dicevano che alla 33enne calabrese non spettasse nemmeno un misera parte della incredibile eredità dell’amato Silvio, ora le cose sembrerebbero molto diverse.
A lei, infatti, classe 1990, dal 23 marzo 2018 neanche a dirlo deputata alla Camera per Forza Italia, potrebbero andare 100 milioni di euro, più la proprietà di una o due ville e pure la tenuta di Arcore. Una modifica in extremis al lauto testamento: sarebbe questo, insomma, l'”obolo” pagato dai figli di B. per tenere Fascina lontana dalla cassaforte Fininvest, oggi saldamente in mano a Marina, che in 30 anni ha portato nelle tasche della famiglia Berlusconi oltre 2,5 miliardi di euro.
Dove vedere i funerali di Berlusconi: le dirette e gli speciali in tv
La notizia della scomparsa di Berlusconi ha dominato ieri la prima serata tv: su Rai1 lo Speciale Porta a Porta sul Cavaliere è stato seguito da 1 milione 835mila spettatori (10.5% di share) mentre lo Speciale Tg5 “Un grande italiano” su Canale5 ne ha registrati 1 milione 250mila (8.3%), 345mila (2.3%) su Italia 1 e 534mila (3.5%) su Rete 4. Su La7 lo speciale TgLa7 “I mille volti di Berlusconi” ha ottenuto 667mila telespettatori (5.8%).
I funerali di Silvio Berlusconi sono trasmessi come ovvio su tutte le reti Mediaset in simulcast su tutte le reti e senza interruzioni pubblicitarie. Anche Rai 1, Rai News 24 e gli altri canali seguono le esequie in dirette, con live e commenti in studio.
Intorno alle 15 iniziata la diretta su Canale 5, che rende l’evento disponibile in streaming su Mediaset Infinity. Su Canale 5, dalle ore 8.40, sta andando avanti l’appuntamento con “Mattino Cinque News – Speciale” che prosegue in edizione straordinaria fino alle ore 13.00. A seguire, l’edizione quotidiana del Tg5 delle ore 13.00, in onda in simulcast anche su Rete 4. Spazio poi allo speciale Tg5, in onda dalle ore 13.30 alle 18.20, all’interno del quale andranno appunto in onda i funerali di Stato.
Mediaset ha chiaramente stravolto il suo palinsesto, come anche le altre tv, dedicando speciali e approfondimenti al ricordo di Silvio Berlusconi, che continuano su Rete 4 con l’appuntamento in access prime-time con “Stasera Italia”, seguito da “Zona Bianca”, e su Italia 1 con il docufilm “C’è solo un presidente” sull’epopea di Berlusconi nel mondo del calcio. L’edizione di Studio Aperto delle 18.30 si allungherà invece fino alle 19.20. Il Tg4 invece sarà in onda con un’edizione speciale dalle 18.20 alle 19.55.
Rai1 segue le esequie dalle 14 alle 17, prima precedute da uno Speciale Tg1 dalle 6.30 alle 9.50. Rai News trasmette la cerimonia con la traduzione in lingua dei segni e dalle 12.00 alle 18.00 proporrà un filo diretto. Su Rai2 dopo le esequie spazio a uno Speciale Tg2 dalle 17.00 alle 18.35. Per concludere “Speciale Porta a Porta”, in collaborazione con il Tg1 dalle 20.35 alle 23.15, e una riedizione di “Mixer”, con la celebre intervista di Giovanni Minoli a Berlusconi, dalle 23.20 alle 24.00. Tutte le sedi e gli uffici Rai, a cominciare da viale Mazzini, avranno la bandiera a mezz’asta.
Diretta dei funerali di Berlusconi anche su La7 con uno Speciale TgLa7 in onda dalle 15.00, ma non il direttore Enrico Mentana, presente ai funerali. Funerali in diretta anche su Sky Tg24 che da ieri ha dedicato integralmente la sua programmazione alla figura dell’ex presidente del Consiglio. La diretta sarà trasmessa anche da Sky Sport 24.
Quale futuro per Forza Italia
Per quanto riguarda il futuro del partito, difficile dire cosa accadrà ora dentro a Forza Italia. Ma qualche notizia si apprende dalle parole del capogruppo di Fi alla Camera, Paolo Barelli, intervenuto ai microfoni di Rtl 102.5 “L’intera famiglia Berlusconi – ha detto – a partire dai figli, ha un ruolo nelle attività imprenditoriali che hanno caratterizzato l’impegno di Silvio Berlusconi. Da parte loro c’è la volontà di portare avanti questa missione, non solo per dovere nei confronti del padre, ma proprio perché c’è grande convinzione e volontà che Forza Italia vada avanti”.
Riguardo a Marina Berlusconi e alla possibilità che possa esporsi nel partito, l’argomento non è stato ancora toccato. “Ciò che so è che, col cuore, la famiglia sarà presente nel partito. Poi, valuteranno loro il modo appropriato per abbracciare questa volontà. Certamente, da parte loro, c’è grande affetto verso coloro che, a fianco del loro papà, hanno portato avanti il progetto politico di Berlusconi”.
Il senatore di Forza Italia e vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto ha detto che “abbiamo il dovere di andare avanti, tutti insieme. Berlusconi non ha mai voluto divisioni ma un partito capace, anche nella diversità di pensiero, di essere unito per portare avanti i valori moderati ai quali abbiamo sempre dato voce. Dobbiamo dare una grande prova di maturità nel nome di Silvio Berlusconi”. Quanto alle polemiche sul lutto nazionale, Sisto ha concluso: “Al più grande statista degli ultimi 30 anni è stato doverosamente dato il rilievo che merita. Ho letto le parole velenose di alcuni esponenti, come Rosy Bindi e Emma Bonino, astiosità mai sopite. Tacere sarebbe stato meglio”.
Netto anche il giudizio del Governatore della Liguria Giovanni Toti a “Mattino Cinque”:”Chiunque cercasse di privatizzare l’eredità politica di Silvio Berlusconi in un piccolo gruppo farebbe un errore per sé e per il Paese. Credo che quell’eredità debba essere messa a fattor comune di un’area politica molto più ampia di Forza Italia. Vedremo se i dirigenti politici tutti, compreso me stesso, saranno in grado di fare questo percorso in suo nome”.