Eredità Berlusconi, accordo raggiunto dai figli sulle ville: a Barbara andrà Macherio per 25 milioni

Le ville storiche di Silvio Berlusconi sono state ereditate dai figli, ad accezione di Arcore

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

I figli di Berlusconi hanno discusso a lungo sulle residenze storiche paterne, ma ora sembrano aver raggiunto un accordo soddisfacente. Barbara Berlusconi ha acquistato per circa 25 milioni la villa di Macherio, una delle tre residenze storiche del padre Silvio, come riportato dal Corriere della Sera. Nel frattempo, Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, ha ufficialmente ottenuto Villa Campari sul Lago Maggiore a Lesa (No), con 30 stanze, un magnifico parco e un porticciolo privato, il passaggio di proprietà è già avvenuto tramite un notaio.

Fininvest acquista le ville di Berlusconi

Il destino delle ville appartenenti a Silvio Berlusconi erano uno dei temi caldi riguardante il testamento dell’ex presidente del Consiglio. Proprio in queste ore, il loro futuro si sta delineando: secondo fonti vicine alla famiglia, l’Immobiliare Idra, che raggruppa le principali proprietà precedentemente appartenute a Silvio Berlusconi, è stata ceduta a Fininvest Real Estate per un valore di circa 400 milioni di euro. L’accordo è stato firmato con Dolcedrago, che controlla la società immobiliare proprietaria di varie proprietà di prestigio, tra cui Villa Certosa e Porto Rotondo in Sardegna, Villa San Martino ad Arcore, la villa di Macherio nella Brianza e Villa Grande (ex Zeffirelli) a Roma.

Secondo gli accordi raggiunti tra gli eredi di Silvio Berlusconi, Villa San Martino ad Arcore rimarrà sotto gestione condivisa per diventare il punto di incontro comune e forse anche la sede di una futura fondazione dedicata al padre. La villa di Macherio è invece stata presa da Barbara Berlusconi per 25 milioni. Al di fuori del patrimonio di Idra, c’è Villa Campari sul Lago Maggiore, già acquistata da Marina Berlusconi, e la grande barca a vela Morning Glory, venduta nelle scorse settimane.

Il valore delle ville

Solo poche settimane dopo aver trovato un accordo sulla successione il 11 settembre 2023, i cinque eredi erano determinati ad affrontare direttamente il problema delle numerose ville, considerate troppo costose e impossibili da gestire come patrimonio ereditario condiviso. Dall’epoca del divorzio tra Silvio e Veronica, sono emersi i costi di Macherio, ad esempio, che risalgono a più di 10 anni fa: 1,8 milioni di euro all’anno per mantenere venti dipendenti, oltre a 487 mila euro per la sicurezza e spese aggiuntive per bollette e manutenzione. Inoltre, la gestione della proprietà in Sardegna gravava sul bilancio dell’Immobiliare Idra con cifre annuali che superavano anche i 10 milioni di euro.

Escludendo Arcore e poche altre proprietà già state vendute, come Villa Due Palme a Lampedusa, è stato deciso di mettere in vendita tutto il resto, compresa la splendida proprietà in Costa Smeralda (Certosa), con una prelazione ovvia per ciascuno dei fratelli. Recentemente sono emerse indiscrezioni riguardanti le candidature di Barbara per Belvedere, Marina per Villa Campari e Pier Silvio per Villa Feltrinelli a Roma. Le prime due transazioni sono state ora concluse. Se i 25 milioni pagati da Barbara provengono da una fonte attendibile, manca invece conferma riguardo alla compravendita di Marina. Tuttavia, trattandosi di negoziati tra fratelli, è presumibile che siano stati agevoli e i prezzi non esattamente tirati.

Per quanto riguarda Villa Certosa, la strategia è stata ben diversa: è stata messa formalmente in vendita e uscirà dalla sfera familiare. La gestione di questa vendita è stata affidata a Dils, una delle aziende leader nel mercato immobiliare. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, si parla di una valutazione compresa tra i 300 e i 500 milioni di euro, e nonostante le dimensioni, sembra che ci siano già diversi contatti, soprattutto con acquirenti americani e arabi.

Quanto vale il patrimonio immobiliare

La transazione tra i fratelli si è conclusa con una suddivisione ordinata e pacifica dell’eredità, stimata intorno ai 4 miliardi di euro, che ha coinvolto anche il patrimonio immobiliare, valutato approssimativamente intorno ai 600 milioni di euro. Nei documenti depositati presso il catasto riguardanti gli immobili di proprietà personale del Cavaliere (come gli appartamenti in Viale San Gimignano a Milano, dove negli anni Sessanta si era trasferita Rosa Bossi, madre di Silvio), le quote di proprietà sono già state registrate: Marina e Pier Silvio possiedono ciascuno il 26%, mentre gli altri tre figli possiedono ciascuno il 16%. In termini grossolani, ciò rappresenta una divisione del 52%-48% come previsto dal testamento del padre, che aveva destinato ai figli più grandi la quota di eredità di cui poteva disporre.