Quanto costa la benzina all’estero, e dove conviene fare il pieno

L'Italia non è il Paese maggiormente colpito dalla crisi del carburante, in Europa c'è chi se la passa peggio. Ma in altri posti conviene

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Da mesi ormai gli italiani hanno imparato a fare i conti con l’aumento vertiginoso del prezzo della benzina, rincaro che è stato combattuto a suon di misure e agevolazioni da parte dell’esecutivo che però non è riuscito a far fronte al problema. Dopo quattro mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, che ha causato forti aumenti dei prezzi dei carburanti e dell’energia, non è solo l’Italia a pagare un conto salatissimo.

Quanto costa la benzina in Italia

Dopo aver tremato per l’aumento dei costi in bolletta, tra energia e gas, gli italiani sono ormai rassegnati a vedere il prezzo della benzina sopra i 2 euro. Il costo del carburante al distributore, infatti, non accenna a diminuire da settimane nonostante i tanti interventi del governo. Tra le misure, già messe in campo negli scorsi mesi, c’è il taglio delle accise che però non starebbe portando ai risultati sperati.

Come vi abbiamo già spiegato c’è il rischio che i prezzi di benzina e diesel possano ancora aumentare e oggi, guardando di passaggio i costi alle pompe di benzina vengono quasi i brividi. Alla giornata del 20 giugno, infatti, un litro di benzina in modalità self costa 2,072 euro, mentre al servito ben 2,204 euro. Non cambia il copione per il diesel, che al self è a 2,030 e al servito 2,166. Non se la passano bene neanche Gpl e Metano, che tra self e servito variano il primo da 0,832 euro a 0,850 euro e il secondo da 1,702 e 1,924 euro.

Per frenare il rincaro c’è anche stata la proposta di bloccare i prezzi di benzina e diesel, ma ancora tutto tace. Ma intanto gli italiani, nonostante il netto aumento al distributore, possono sorridere perché non sono i più colpiti da questa crisi.

La benzina all’estero, dove conviene

Se il prezzo di benzina e diesel in Italia è considerato alto, quanto accade in altri Paesi dell’Unione Europea è catastrofico. Il nostro Paese, secondo i dati pubblicati al 13 giugno da Globalpetrolprices, è infatti al 19esimo posto in Europa tra i Paesi dove la benzina costa di più. Prima di noi, infatti, ci sono tanti altri Stati che stanno facendo i conti con un netto rincaro del carburante. Ciò comporta, come in ogni momento di crisi, anche un netto rischio truffa al distributore.

In Norvegia il carburante viene pagato 2,59 euro al litro, mentre in Danimarca e Finlandia siamo a circa 2,54 euro al litro. In Islanda si arriva anche a 2,49, in Olanda 2,36 e in Grecia fino ai 2,40.

Ci sono però anche Paesi europei che se la passano meglio di noi. In Germania, per esempio, il costo è di 1,94 euro al litro, così come in Ungheria, Croazia e San Marino. Tra i prezzi più bassi in Europa ci sono quelli di Romania (1,74), Polonia (1,70), Ucraina (1,63) e Slovenia (1,56). Ma a battere tutti è la Russia, dove un litro di benzina costa soltanto 86 centesimi. Il costo così basso del carburante è ovviamente da rintracciare nel fatto che si tratta del Paese che produce ingenti quantità di petrolio in Europa. Motivo per il quale la materia non viene acquistata da terze parti e non subisce tassazioni elevate.

Guardando oltre i confini europei la benzina più cara in assoluto si paga a Hong Kong con ben 2,88 euro al litro. Negli Stati Uniti la benzina costa 1,31 euro al litro, mentre per trovare convenienza bisogna spostarsi nei Paesi grandi produttori di petrolio come Venezuela, Libia, Iran, Siria, Algeria e Kuwait dove il prezzo è inferiore ai 35 centesimi al litro.