Lapo Elkann costretto a chiudere Italia Independent: fallisce l’azienda da 40 milioni

Annunciata la conclusione del progetto Italia Independent: Lapo Elkann potrebbe aver detto addio al suo percorso da imprenditore

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Non è trascorso molto tempo dall’annuncio della nascita di Italia Independent, anzi. Era il non lontano 2007, quando Lapo Elkann svelò il proprio progetto durante Pitti Immagine Uomo. Dopo 16 anni, precisamente il 26 gennaio 2024, l’imprenditore, tra gli eredi della dinastia Agnelli, ha dato l’annuncio della chiusura definitiva di quest’avventura imprenditoriale. Stavolta non c’è spazio per il glamour, comprensibilmente. Il tutto è avvenuto nell’ambito di una qualunque assemblea societaria, che tanto ordinaria però non è stata. Confermati scioglimento e liquidazione dell’impresa di occhialeria.

Com’è crollata Italia Independent

Un duro colpo per la carriera imprenditoriale di Lapo Elkann, che di fatto rappresentava l’immagine pubblica del progetto, senza però vantare un coinvolgimento diretto pieno. Un socio di riferimento, oggi più che mai deluso, che si ritrova a fare i conti con quanto accaduto. Due le possibili interpretazioni. Da una parte un progetto originario non pienamente convincente e solido. Dall’altro, invece, la prospettiva di manager non adeguati al compito.

Una situazione che si fa delicata dal momento che sono stati coinvolti anche soci terzi, con quotazione in Borsa. Basti pensare al quasi 30% di quote di Creative Ventures, controllato da Avm Gestioni Talent Fund e dal fondo Centurion. Tutto ciò, secondo alcuni analisti, potrebbe aver posto la parola fine alla carriera imprenditoriale di Elkann. Questi ci ha messo di proprio un bel po’ di fondi, quasi 40 milioni di euro. L’ultima iniezione di liquidità, in ordine cronologico, risale a un anno fa, pari a 12.8 milioni, dopo l’accordo con i creditori (Unicredit, Intesa, Bnl, ifis, Banco Bpm, tra gli altri), che hanno ottenuto quote di rimborso tra 10-20%.

Il futuro di Lapo

Non mancano di certo le prospettive per Lapo Elkann, che di restare fermo non pare abbia voglia. Ci ha abituati a progetti creativi, quasi da libero professionista, verrebbe da dire. Dal suo contributo al design della 500 alla sua visione trasmessa per alcune versioni speciali del gioiellino di casa Fiat.

Le felpe vintage Fiat sono un’intuizione che evidenzia quanto abbia da offrire. Nel recente passato ha venduto Garage Italia a un gruppo svizzero, rilevandone il 23%, ed è oggi direttore creativo del marchio Italia Independent, rilevato dal gruppo Modo di Alessandro Lenaro. Al quadro generale si aggiunge la quota parte dell’eredità della nonna Marella Caracciolo, insieme con i fratelli John e Ginevra. La valutazione complessiva non è indifferente, anzi, tenendo conto di case, gioielli, liquidità e opere d’arte di vario genere. Circa 160 milioni complessivi, cui si aggiungono per Lapo delle partecipazioni sotto le insegne di Laps to go e L Holding.

La vera garanzia di Elkann è però rappresentata dal 20% della Dicembre, che garantisce ricchissimi dividendi della Giovanni Agnelli. In termini percentuali, si parla del 39% del monte complessivo della società che è al vertice del gruppo Exor. Si stima un incasso di 2.9 milioni di euro nel 2023 per il solo Lapo. Una goccia nel mare, se si guarda al disastro Italia Independent, incapace di chiudere un bilancio in positivo dal 2016. Sette anni di perdite, ben evidenziati in questa progressione: 17 milioni di ricavi nel 2017, 6.8 milioni nel 2020, 2 milioni nel 2022. A fronte di un comprensibile crollo in Borsa, dai 26 euro del 2013 a 0,16 centesimi odierni. La somma delle perdite? Ben 86 milioni.