Gas, Italia con le spalle al muro: l’allarme dall’Algeria

Draghi aveva stretto l'accordo con l'Algeria per la fornitura di gas che avrebbe sostituito quella russa, ma da Algeri arriva l'allarme

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

L’Italia sta vivendo una crisi che sembra non avere fine, con l’inverno che si avvicina sempre più e i prezzi delle materie prime che non accennano a diminuire. A causa dello scoppio della guerra in Ucraina il Governo uscente ha dovuto trovare dei modi alternativi per potersi assicurare una fornitura di gas che potesse sopperire, almeno in parte, a quello che non arriverà dalla Russia, ma sembra che gli accordi presi siano destinati a non essere rispettati.

Nell’attesa di conoscere chi sarà il prossimo presidente del Consiglio che si prenderà carico dell’emergenza, dall’Algeria infatti è arrivata una notizia che proietta l’Italia verso mesi di grande freddo e di vera e propria difficoltà in materia di gas.

Gas, dall’Algeria arrivano brutte notizie

Piove sempre di più sul bagnato sull’economia italiana, che secondo quanto trapela dall’Algeria potrebbe presto portare il nuovo esecutivo a stringere nuovi patti per la fornitura di gas. Infatti, secondo quanto riferito da Algérie Part, l’Algeria avrebbe difficoltà a garantire l’accordo sottoscritto con l’Italia in materia di gas, lanciando un chiaro allarme per l’Italia.

La Sonatrach, azienda petroliera di Stato del Paese nordafricano, stando a quanto riferito dai media algerini avrebbe infatti riscontrato dei problemi a reperire i volumi aggiuntivi di gas naturale promessi all’Italia e l’accordo stipulato potrebbe non essere attuato nei tempi previsti.

L’accordo citato è quello del 18 luglio 2022, data nella quale il presidente del Consiglio Mario Draghi era andato in visita ad Algeri e aveva firmato un nuovo contratto di fornitura di gas per ridurre la forte dipendenza energetica dell’Italia dalla Russia.

L’accordo, secondo i dati in possesso di Algérie Part, potrebbe però non essere rispettato. “Secondo le nostre indagini, un nuovo audit interno svolto dalla direzione generale di Sonatrach ha mostrato che la società nazionale di idrocarburi algerina non ha la capacità di mantenere l’impegno preso nel nuovo accordo con l’Italia” si legge nel sito algerino. Ma Sonatrach avrebbe già organizzato tre incontri di crisi presso la direzione generale per discutere soluzioni urgenti che cercare di far fronte al problema e studiare degli scenari che possano permettere di onorare gli accordi presi con l’Italia. In caso di crisi, l’Italia potrebbe essere costretta a razionamenti.

Eni smentisce la difficoltà

Se da una parte sono sicuri dei guai algerini per far rispettare gli accordi presi con l’Italia, dall’altro lato invece arriva la smentita. È stata infatti Eni a mettere a tacere i rumors sulla crisi e il possibile inverno sempre più freddo per l’Italia, con una nota diramata dall’azienda del cane a sei zampe che ha provato a far chiarezza sulla situazione.

“Non risulta alcuna difficoltà da parte algerina nella disponibilità presente e futura dei volumi di gas addizionali concordati, che peraltro stanno già arrivando in Italia” ha sottolineato Eni nella nota.

L’azienda infatti sostiene che “nell’ultima settimana dall’Algeria attraverso il Transmed sono arrivati in Italia mediamente 70 milioni di metri cubi al giorno, che rappresentano circa il 36% del totale delle forniture e sono più di tre volte il flusso che è arrivato dalla Russia nello stesso periodo”. Secondo la nota di Eni “nel corso degli ultimi anni non si sono mai registrati questi livelli di flussi dall’Algeria durante il mese di settembre”.