Decreto Aiuti quater, tutte le misure approvate: ecco la bozza in pdf

Via libera al decreto Aiuti quater. Su proposta del ministro dell'Economia Giorgetti, il governo Meloni ha stanziato 9,1 miliardi di euro. Ecco le misure

Pubblicato: 16 Novembre 2022 08:30

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Via libera al decreto Aiuti quater. Su proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il governo Meloni ha stanziato 9,1 miliardi di euro con il decreto Aiuti quater, somma che proviene dall’extragettito autorizzato dal Parlamento per finanziare gli interventi contro il caro energia. Ma non solo.

Nel decreto trovano spazio anche altre misure: l’anticipazione della rimodulazione del Superbonus a partire dal 1° gennaio 2023, l’innalzamento dell’esenzione fiscale dei fringe benefit aziendali, la proroga fino a fine anno dei crediti d’imposta per le imprese che acquistano energia elettrica e gas, la proroga del taglio delle accise, la possibilità per le aziende di richiedere la rateizzazione delle bollette.

E ancora, l’aumento del tetto al contante, un nuovo contributo per gli esercenti che acquistano un registratore telematico, un nuovo sostegno al Terzo settore e l’esenzione delle imposte di bollo per le domande presentate per la richiesta di contributi a favore delle popolazioni colpite da emergenze.

Il quadro tendenziale presentato dal Governo nell’aggiornamento della Nadef prevede una crescita per l’Italia dello 0,3%, e non tiene conto degli interventi che saranno contenuti nella prossima Legge di bilancio e dei suoi effetti che potrebbero anche comportare una maggiore crescita, pari allo 0,6%, su base programmatica.

Ma vediamo cosa cambia con il decreto Aiuti quater.

Fringe benefit fino a 3mila euro

Il governo Meloni ha stabilito l’aumento per il 2022 del tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti fringe benefit aziendali, che ora possono arrivare fino a 3mila euro.

Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a rendere più alti gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze, cioè delle cifre pagate dai dipendenti per le bollette di acqua, luce e gas. I media hanno ribattezzato la misura Bonus bollette.

Proroga credito d’imposta a favore delle imprese contro il caro bollette

L’Esecutivo ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, deciso da Mario Draghi a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, portando lo stanziamento a 3,4 miliardi di euro.

Confermate le aliquote potenziate del credito di imposta pari a:

  • 40% per le imprese energivore e gasivore
  • 30% per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.

Proroga taglio accise carburanti

Confermata anche la misura del governo Draghi sul taglio delle accise della benzina. Il taglio avrebbe dovuto terminare il 19 novembre, invece il Governo ha stabilito di prorogarlo al 31 dicembre aggiungendo altri 1,3 miliardi euro di finanziamento.

Lo sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel resta pari a 30,5 centesimi al litro, considerato anche l’effetto sull’Iva. Per il GPL lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg che sale a circa 10 centesimi considerando l’impatto sull’Iva.

Confermata inoltre la riduzione dell’Iva al 5% per l’acquisto di gas naturale per autotrazione, cioè il metano.

Rateizzazione bollette per le imprese

Previste ancora misure anche per le imprese per fronteggiare il caro energia. Le aziende potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023, per un massimo di 36 rate mensili.

Con l’obiettivo di assicurare la più ampia applicazione di questa misura, SACE concede una garanzia pari al 90% degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia.

La garanzia è rilasciata a condizione che l’impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni negli anni per i quali si richiede la rateizzazione, sia per se stessa che per quelle dello stesso gruppo.

Produzione di gas naturale: prezzi calmierati e nuove estrazioni

Era uno degli obiettivi del governo Draghi, e anche in questo caso Meloni riprende il suo fido predecessore prevedendo un finanziamento a copertura delle spese sostenute dal GSE, il Gestore dei servizi energetici, per rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale.

È stato prorogato dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023 il termine entro il quale il Gse potrà cedere a prezzi calmierati il gas naturale.

Ok anche all’aumento delle quantità estratte da coltivazioni esistenti in zone di mare e l’autorizzazione di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia.

Credito d’imposta per acquisto di un registratore telematico

Viene poi riconosciuto agli esercenti un bonus sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di un registratore telematico, per la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle entrate.

Il contributo è pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato. Per la misura sono poi stati stanziati 80 milioni di euro.

Tetto al contante

Una delle misure più controverse del neonato governo di destra a guida Meloni riguarda il tetto al denaro contante.

Palazzo Chigi ha stabilito che dal 1° gennaio 2023 la soglia per il pagamento in contanti passa da 1.000 a 5mila euro. Un notevole “vantaggio” per gli evasori fiscali, come denunciano molte organizzazioni, e per il riciclo di denaro sporco.

Superbonus

Novità anche per il tanto discusso Superbonus. È stata anticipata la riduzione del Superbonus edilizio al 110%, che ora scende al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini.

Viene anche introdotta la possibilità di accedere al Superbonus, anche per il 2023, da parte dei proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e si trovino sotto alla soglia di reddito di 15mila euro l’anno, in base al quoziente familiare.

Il Superbonus resta invece al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Per i condomini il 110% si applica per chi delibera in assemblea e presenta documenti (Cilas) entro il 25 novembre 2022, mentre diventa del 90% per coloro che non hanno deliberato in assemblea fino ad oggi.

Esenzione IMU per cinema, teatri e sale concerti

Prevista anche l’esenzione della seconda rata dell’IMU per gli immobili del settore dello spettacolo, e dunque per cinema, teatri, sale per concerti, a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività.

Esenzione imposta di bollo emergenze

Inoltre, è stato decisa l’esenzione dall’imposta di bollo per le domande presentate per la richiesta di contributi, aiuti o sovvenzioni a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi, quali alluvioni e terremoti.

Rinnovo contratto scuola

Infine, rinnovato anche il contratto scuola, con lo stanziamento di altri 100 milioni.