Prima delle festività natalizie, il Ministero della Pubblica Amministrazione ha emesso il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che concede l’approvazione per l’ampliamento del contingente di posizioni a disposizione nell’ambito del concorso ordinario per il reclutamento del personale docente. Con questo atto ufficiale, sono stati confermati ulteriori 14.438 posti disponibili, suddivisi tra quelli destinati al posto comune e quelli riservati al sostegno, che elevano il totale a 44.654 posti.
Il numero di posti in aumento
La distribuzione attuale dei posti sarà la seguente:
- Posto comune: 7.965
- Posto di sostegno: 6.473
L’assegnazione dei posti supplementari è finalizzata a coprire le vacanze derivanti dalle operazioni di immissione in ruolo per l’anno scolastico 2023/2024, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze specifiche delle regioni e delle classi di concorso caratterizzate da graduatorie insufficienti.
Inizialmente, erano stati messi a concorso 30.216 posti, approvati dal Ministero dell’Economia mediante il DPCM del 3 agosto 2023. La distribuzione originaria prevedeva:
- Scuola dell’Infanzia: 1.315 (di cui 608 di sostegno)
- Scuola Primaria: 8.326 (di cui 5.463 di sostegno)
- Secondaria di I Grado: 7.646 (di cui 2.480 di sostegno)
- Secondaria di II Grado: 12.929 (di cui 564 su sostegno)
In base all’articolo 1 del bando, l’integrazione dei posti sarà effettiva mediante un decreto successivo. Attualmente, il Ministero è tenuto a modificare i bandi, aggiornando sia il numero dei posti disponibili che la loro distribuzione. Secondo quanto comunicato dai sindacati, gli incrementi riguarderanno esclusivamente le classi di concorso che già presentano almeno 3 posti precedentemente banditi.
La pubblicazione delle modifiche dovrebbe avvenire prima che i potenziali candidati selezionino la regione per la loro domanda, entro il 9 gennaio. Questa fase è cruciale per consentire ai candidati di prendere decisioni informate e ponderate, basate sulle opportunità disponibili nelle diverse regioni e classi di concorso.
In una prospettiva più ampia, nel corso del 2024 è prevista l’indizione di un secondo concorso per la scuola secondaria, nell’ambito della fase straordinaria dei concorsi previsti dal PNRR. Questo concorso metterà a disposizione circa 11.000 posti, con requisiti di accesso simili a quelli del primo concorso, e prevederà l’integrazione dei 30 Crediti Formativi Universitari (CFU) per i candidati che li hanno già acquisiti o che sono in procinto di farlo.
Come partecipare al concorso per i docenti dell’infanzia e primaria
Per partecipare al nuovo concorso per gli insegnanti dell’infanzia e della primaria, i candidati devono avere l’abilitazione all’insegnamento ottenuta attraverso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o un titolo equivalente conseguito all’estero e riconosciuto in Italia secondo la normativa vigente. Inoltre, devono possedere il diploma magistrale con valore di abilitazione o il diploma sperimentale a indirizzo linguistico ottenuto presso gli istituti magistrali, o un titolo equivalente di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia secondo la normativa vigente. Questi titoli devono essere stati conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002.
In particolare, per i posti comuni della scuola primaria, il candidato deve aver conseguito il titolo di studio entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998, aventi valore di abilitazione.
Per i posti comuni della scuola dell’infanzia, il candidato deve aver conseguito il titolo di studio entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, o dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998, aventi valore di abilitazione.
Come partecipare al concorso per i docenti della scuola secondaria
Per partecipare al nuovo concorso per i docenti della scuola secondaria, i candidati devono invece avere una laurea coerente con la classe oggetto del concorso e possedere l’abilitazione per la specifica classe di concorso.
In alternativa, è possibile qualificarsi mediante le seguenti opzioni: avere svolto tre anni di servizio negli ultimi cinque presso le scuole statali, anche in modo non continuativo, di cui almeno uno deve essere specifico per la classe di concorso, e possedere una laurea coerente con la classe di concorso e aver conseguito 24 CFU entro il 31 ottobre 2022.