Benzina e diesel, prezzi giù: dove costa meno

Nonostante il secondo rialzo consecutivo dei prodotti raffinati, il prezzo della verde scende sotto 1,86 euro/litro mentre il gasolio sotto 1,8 Euro/litro

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

In ribasso i prezzi medi di diesel e benzina, nonostante il secondo deciso rialzo consecutivo dei prodotti raffinati. Sul solco della tendenza in calo segnalata nei giorni scorsi, le medie delle tariffe praticate sulla rete carburanti di tutta Italia sono scese sotto l’1,86 euro al litro per la verde e sotto l’1,80 euro al litro per il gasolio.

Benzina e diesel, prezzi giù: i dati

I prezzi più bassi dei carburanti nel nostro Paese riflettono il crollo delle quotazioni del Brent a 70 dollari, ai minimi da novembre 2021. Si tratta della tipologia di petrolio estratta nei mari del Nord, maggiormente scambiata nel mondo e presa come misura da buona parte dei colossi del settore. Insieme al Wti (West Texas intermediate) estratto nel sud degli Stati Uniti, il Brent è la principale varietà di greggio, i due parametri di riferimento usati dagli investitori e speculatori di tutto il mondo.

Secondo la giornaliera rilevazione di Staffetta Quotidiana, tra le compagnie petrolifere ad avere effettuato dei tagli ai prezzi consigliati nei distributori italiani, IP ha ridotto di due centesimi al litro sul gasolio, mentre Q8 ha applicato uno sconto di -1 cent al litro e Tamoil di -3 cent al litro, sempre sul gasolio.

Secondo quanto emerge dall’elaborazione dati di Quotidiano energia delle medie dei prezzi praticati, comunicati dai gestori di circa 18mila impianti all’Osservatorio prezzi del ministero, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self service è sceso a 1,859 euro al litro contro l’1,863 della precedente rilevazione, con le tariffe esposte dalle diverse compagnie comprese tra 1,853 e 1,867 euro al litro, e gli impianti senza logo a 1,858.

Sempre al fai-da-te il diesel è sceso di qualche centesimo da 1,816 euro al litro a 1,805 , con i prezzi tra 1,799 e 1,809 euro al litro, alle pompe bianche a 1,8.

Per quanto riguarda le tariffe al servito, la media della benzina è di 1,999 euro al litro, poco sotto i 2,003 euro al litro precedente, con gli impianti colorati che espongono prezzi tra 1,944 e 2,070 euro al litro, mentre i no logo 1,911.

Il prezzo medio praticato del diesel in modalità servito si posiziona invece di 1,947 euro al litro, contro i 1,958 di venerdì, con le compagnie tra i 1,889 e 2,014 euro al litro, e gli impianti senza insegna a 1,854.

I prezzi praticati del Gpl risultano tra 0,796 e 0,818 euro/litro (no logo 0,795). Infine, il metano mostra prezzi medi tra 1,692 e 1,895 (no logo 1,752).

Benzina e diesel, prezzi giù: dove costa meno

Sul territorio la provincia nella quale si registra un prezzo medio giornaliero della benzina più elevato è quella di Aosta, seguita da Nuoro e Crotone, seconda e terza provincia dove il carburante è più costoso.

Sempre considerando le tariffe della verde, a Biella si trova invece il prezzo medio giornaliero più basso, davanti ad Ancona e Cagliari, all’ultimo gradino del podio delle province più economiche dove fare il pieno. Secondo quanto rilevato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, il prezzo medio settimanale nazionale della benzina è di 1,860, in crescita rispetto alla settimana precedente.

Aosta è la provincia dove il prezzo giornaliero è più elevato anche per il diesel, seguita ancora una volta da Nuoro, ma con al terzo posto questa volta Bolzano.

Anche per il gasolio Biella è la più economica, poi vengono Ascoli-Piceno e Cagliari. Il prezzo medio settimanale nazionale rilevato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica è 1,813, in crescita rispetto ai sette giorni precedenti (qui le rilevazioni dei prezzi alla pompa di benzina della settimana scorsa).

Per mesi gli automobilisti si sono chiesti come mai il prezzo del diesel fosse più alto di quello della benzina, quando da sempre è stato il contrario, fenomeno che avevamo provato a spiegare qui. L’effetto anomalo provocato dal caro-energia sarebbe ora controbilanciato dall‘embargo ai prodotti petroliferi raffinati provenienti dalla Russia, scattato lo scorso 5 febbraio (qui avevamo spiegato cosa poteva succedere).