Milionari in aumento negli Stati Uniti: i motivi e i numeri

Secondo una ricerca condotta dalla Federal Reserve, l'1% più ricco ha registrato ricavi in aumento dal 2020, accumulando una ricchezza che si aggira sui 44,6 trilioni di dollari

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Negli Stati Uniti, il divario tra ricchi e poveri continua a crescere a un ritmo impressionante, con l’1% più ricco che registra un aumento straordinario del proprio patrimonio. Secondo recenti dati della Federal Reserve, questa élite finanziaria ha accumulato una ricchezza totale di 44,6 trilioni di dollari, di cui quasi 20 trilioni sono rappresentati da azioni. Questi numeri, relativi alla fine del quarto trimestre dello scorso anno, sottolineano un’incredibile crescita del potere economico concentrato nelle mani di pochi.

Come mai sono aumentati i miliardari negli Stati Uniti

Il cuore di questa esplosione di ricchezza risiede principalmente nell’aumento del valore delle azioni. Grazie a un rally di fine anno nel mercato azionario, gli investitori privilegiati hanno visto incrementare i loro portafogli di investimento in modo significativo. L’1% più ricco possiede ora il 30% della ricchezza complessiva degli Stati Uniti, mentre il 10% più alto dei percettori di reddito controlla addirittura il 67% della ricchezza complessiva del Paese.

Secondo gli analisti della Fed, per essere inclusi nell’1% più ricco è necessario possedere un patrimonio superiore a 11 milioni di dollari. Ebbene, questi magnati della finanza hanno visto il loro patrimonio netto complessivo aumentare di 2.000 miliardi di dollari solo nel quarto trimestre dello scorso anno. Una parte significativa di questa crescita è attribuibile al valore delle azioni, che ha portato il totale dei loro investimenti azionari e dei fondi comuni a toccare la cifra impressionante di 19,7 trilioni di dollari.

Nonostante un modesto aumento nel valore delle proprietà immobiliari, la vera forza trainante di questa crescita risiede nelle azioni. Mentre il valore delle loro attività private, incluse le società non quotate in borsa, è diminuito, le enormi plusvalenze azionarie hanno compensato ampiamente queste perdite.

Questo trimestre segna l’apice di un boom di ricchezza senza precedenti, iniziato con l’impennata della pandemia Covid-19 nel 2020. Da allora, la ricchezza dell’1% più ricco degli Stati Uniti è cresciuta di quasi 15.000 miliardi di dollari, pari a un sorprendente aumento del 49%.

Nonostante questo aumento vertiginoso della ricchezza tra l’élite finanziaria, ci sono segnali positivi anche per la classe media americana. La ricchezza del 50% – 90% della classe media è aumentata del 50%, indicando che anche se il divario tra ricchi e poveri si allarga, ci sono settori della società che beneficiano di una maggiore prosperità economica.

Quanto bisogna possedere nel mondo per entrare nell’1% più ricco?

Nell’ultimo decennio, il numero di milionari a livello globale ha conosciuto una rapida crescita, secondo quanto riportato nel Knight Frank Wealth Report 2024. In dieci anni, l’1,1% degli adulti mondiali è diventato milionario, rispetto allo 0,6% del 2012.

Ma come si fa a sapere se si appartiene all’1% più ricco del proprio paese? La soglia di ricchezza netta individuale necessaria per entrare a far parte di questa élite varia notevolmente da una nazione all’altra. Più ampia è la popolazione, più bassa è solitamente la soglia. Ad esempio, secondo un’infografica pubblicata su Visual Capitalist, Monaco è al vertice della lista con una soglia di 12,9 milioni di dollari, seguita da Lussemburgo (10,8 milioni di dollari) e Svizzera (8,5 milioni di dollari).

In Italia, per essere considerati parte del Club dell’1% più ricco, è necessario aver guadagnato almeno 2,5 milioni di dollari.

Nella regione Asia-Pacifico, Singapore guida la classifica con 5,2 milioni di dollari, seguita da Hong Kong con 3,1 milioni di dollari.