I supermercati più economici in Italia nel 2024: il risparmio può arrivare a 3.400 euro

Il supermercato più economico in Italia nel 2024 è Famila superstore, ma molto dipende dal tipo di carrello della spesa: differenze anche tra Nord e Sud

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 3 Settembre 2024 20:36

In Italia, così come altrove, le famiglie prestano sempre più attenzione alle proprie spese, con il budget per cibi e bevande che deve fare i conti con il fenomeno inflazionistico degli ultimi anni. Scegliere il supermercato giusto per le proprie tasche rappresenta dunque un tassello fondamentale per far quadrare i conti alla fine del mese e non andare in difficoltà.

Altroconsumo, a tal proposito, ha reso pubblici i dati del suo studio volto a stilare la classifica dei supermercati più economici del 2024. Sceglierli, secondo l’associazione dei consumatori, può portare a un risparmio massimo di 3.400 euro all’anno per le famiglie.

I supermercati più economici del 2024

Per condurre la sua ricerca Altroconsumo ha preso a riferimento 1.140 punti vendita divisi tra supermercati, ipermercati e discount in 65 città italiane. Pur essendo difficile arrivare al dato assoluto del minor costo del carrello della spesa, visto che questo fattore dipende dalle scelte dei consumatori e anche dalla loro area geografica, è comunque possibile indicare quali catene di supermercati riescano a fornire un maggiore risparmio.

In base all’analisi di 1,4 milioni di prezzi in 126 categorie di prodotto differenti considerate le più acquistate secondo l’Istat, i supermercati più economici in Italia nel 2024 sono quelli della catena Famila superstore, mentre i meno vantaggiosi per le tasche delle famiglie sono i Carrefour Market. Si precisa che lo studio analizza un carrello della spesa composto sia dai prodotti di marca che da quelli più economici riportanti il marchio del supermercato.

Supermercati, dove si risparmia?

In vetta alla classifica dei supermercati più economici in Italia nel 2024 c’è, come detto, Famila superstore, seguita da Conad e Pam, entrambe con un punteggio di prezzo maggiore del 4 per cento. Sotto il podio troviamo:

  • Conad Superstore
  • Coop
  • Eurospar
  • Esselunga

Tra i meno economici, invece, in penultima posizione Bennet e a chiudere Carrefour Market.

La suddetta classifica varia in maniera sostanziale se il carrello della spesa contiene soltanto prodotti di marca. Bennet, in tal caso, è il supermercato più conveniente in Italia nel 2024, seguito da Esselunga, Famila superstore, e Spazio Conad. Chiudono la graduatoria Coop, Conad e Carrefour market.

Il risparmio maggiore dei discount

Lo studio di Altroconsumo sui supermercati più economici del 2024 in Italia evidenzia, una volta di più, che per spendere di meno per cibi e alimenti le famiglie non possono che optare per i discount. È proprio in questi casi, infatti, che si possono arrivare a risparmiare fino a 3.400 euro l’anno per la spesa rispetto alla media Istat.

A trionfare nella graduatoria dei supermercati più convenienti per i prodotti economici è Lidl, seguita da Eurospin e Aldi, mentre a chiudere la classifica sono Carreforur Market, Famila Superstore e Tigre. In tema di spesa mista, il discount più vantaggioso per le tasche degli italiani è In’s Mercato.

Le differenze di spesa tra le Regioni

Dallo studio in esame emerge anche una profonda differenza dei prezzi applicati dai supermercati del Nord e del Centro-Sud. Nel primo caso la spesa costa di più, specie nelle città più ricche, mentre le cifre si abbassano andando verso il meridione, soprattutto nelle aree più povere.

In molte città del Nord, inoltre, vi è un’alta possibilità di risparmio tra il punto vendita più caro e quello meno caro. A Cremona – testa di serie in tale analisi – il risparmio è del 25 per cento, a Como, Roma, Verona e Milano è intorno al 17 per cento. Cifre di risparmio inferiori al 3 per cento si registrano invece a Teramo, Napoli e Savona, mentre i dati più bassi, rispettivamente dello 0,2 e dello 0,9 per cento, appartengono a Reggio Calabria e Catanzaro.