Carburante, il prezzo più alto in Ue non è in Italia: ecco dove ha superato i 2 euro a litro

In Ue il primato del prezzo alla pompa va alla Danimarca, mentre l'Italia continua ad avere le imposte più alte

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 16 Agosto 2024 15:05

Nei giorni del ponte di Ferragosto, gli automobilisti hanno potuto usufruire di un lieve calo dei prezzi dei carburanti alla pompa. Secondo l’ultima rilevazione di Staffetta quotidiana, il prezzo medio nazionale della benzina ha raggiunto il livello più basso dal 5 febbraio, mentre quello del gasolio è sceso ai minimi dal 18 giugno. A pesare sul prezzo sono soprattutto le imposte, che sono le più alte in Europa. Anche così però, l’Italia non è il Paese Ue dove il carburante costa di più.

Andamento prezzi carburanti in Italia

A fine luglio, il prezzo medio della benzina nei distributori italiani era di 1,860 euro al litro, un valore superiore alla media europea di 1,743 euro. Nelle prime due settimana di agosto il prezzo è tornato in linea e l’Italia non detiene più il primato dei prezzi più elevati in Ue.

La classifica dei Paesi dell’Unione Europea con i prezzi della benzina più alti vede la Danimarca e i Paesi Bassi in testa, entrambi con prezzi superiori a 2 euro al litro. A seguire la Grecia.

Nel dettaglio:

  • Danimarca: sopra i 2 euro al litro;
  • Paesi Bassi: sopra i 2 euro al litro;
  • Grecia: 1,897 euro al litro;
  • Italia: 1,860 euro al litro.

La ragione per cui i prezzi in Italia sono così alti risiede nella componente fiscale. In Italia, la “componente industriale” del prezzo della benzina è di 0,796 euro, un valore inferiore alla media europea. Al contrario però, le imposte fanno lievitare il costo finale del carburante. La componente fiscale della benzina in Italia è di 1,064 euro al litro, la quarta più alta dell’Unione Europea, superata solo da Paesi Bassi (1,146 euro), Grecia (1,083 euro) e Finlandia (1,075 euro).

Lo stesso discorso vale per il gasolio, il cui prezzo al consumo in Italia è di 1,738 euro al litro, sopra la media europea di 1,628 euro. Anche qui, la componente fiscale incide pesantemente: dei 1,738 euro, ben 0,859 euro sono imputabili alle imposte. Solo in tre Paesi dell’UE (Irlanda, Francia e Belgio) le accise sul gasolio sono più elevate.

I Paesi con le imposte più alte sulla benzina sono:

  • Paesi Bassi: 1,146 euro;
  • Grecia: 1,083 euro;
  • Finlandia: 1,075 euro;
  • Italia: 1,064 euro.

Quali sono i prezzi negli altri Paesi europei

La Danimarca si conferma il Paese con i prezzi più elevati sia per la benzina che per il gasolio. Un primato negativo che è dovuto in gran parte alle alte tasse sui carburanti, che pesano notevolmente sul prezzo finale. I Paesi Bassi seguono a ruota, con prezzi simili a quelli danesi. Per quanto riguarda il Gpl, invece, la Francia detiene il record dei prezzi più elevati, con un costo di 0,986 euro al litro, seguita dalla Germania (0,984 euro) e dalla Spagna (0,947 euro). In Italia, il prezzo del Gpl è relativamente più basso, attestandosi a 0,713 euro al litro, di cui 0,276 euro rappresentano la componente fiscale.

Nonostante il sollievo temporaneo portato dal calo dei prezzi durante il ponte di Ferragosto, gli automobilisti italiani continuano a fare i conti con costi elevati dovuti in gran parte alla pressione fiscale.

Sebbene l’Italia non detenga il primato del prezzo più alto in Europa, i consumatori italiani sono comunque tra i più colpiti dalle tasse sui carburanti. Le analisi delle imposte sui carburanti mostrano chiaramente come le politiche fiscali dei singoli Paesi possano influire notevolmente sul prezzo finale che i consumatori devono pagare alla pompa.