Oneri di sistema luce: che cosa sono e quanto pesano in bolletta

Gli oneri di sistema luce sono spese fisse in bolletta che tutti i titolari di un contratto energetico sono chiamati a versare. Vediamo di che cosa si tratta

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Daniele Cardetta

Editor esperto di Green

Dopo la laurea in Storia Contemporanea si dedica all'attività di copywriter con attenzione alle tematiche energetiche e all'innovazione tecnologica.

All’interno della bolletta luce troviamo tutta una serie di voci che, per alcuni, potrebbero essere di difficile comprensione. Gli oneri di sistema luce sono sicuramente una di queste ed è bene cercare di fare un po’ di chiarezza per spiegare, esattamente, di che cosa si tratti. Cominciamo con il dire che gli oneri di sistema rappresentano un corrispettivo a copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema luce e gas. Questi costi, che sono differenti a seconda che si parli di utenza luce o gas, vengono inseriti direttamente nelle bollette finali destinate ai clienti, assieme alle altre voci di costo, e si applicano a tutte le utenze.

Spesa oneri di sistema luce cosa sono e a cosa servono

Gli oneri di sistema luce, come chiarito dalla stessa Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), comprendono tutti i corrispettivi che sono destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico (e per il sistema gas se parliamo di oneri di sistema gas) e sono pagati dai clienti finali. Le spese oneri di sistema luce, nello specifico, comprendono:

  • Messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale
  • Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate
  • Copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario
  • Sostegno alla ricerca di sistema
  •  Copertura del bonus elettrico
  • Copertura agevolazioni per imprese energivore
  • Integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica

Nel dettaglio, il 77% degli oneri è destinato proprio alle fonti rinnovabili e assimilate (componente in bolletta A3), mentre il 12,5% alle agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia (Ae). Ben il 4,1% è destinato alla promozione dell’efficienza energetica negli usi finali (UC7), e il 2,7% agli oneri Nucleari (A2). Abbiamo poi l’1% per Compensazioni perle imprese elettriche minori (UC4) e per il sostegno alla ricerca di sistema (A5), e lo 0,8% per le Agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario (A4). Infine, abbiamo lo 0,6% di oneri per bonus elettrico (As) e lo 0,3% per le Compensazioni territoriali agli enti locali ospitanti impianti nucleari (MCT).

C’è anche da dire che, negli elementi di dettaglio riportati in bolletta, la voce relativa agli oneri di sistema luce è differenziata tra quota energia, che comprende gli importi da pagare in relazione al consumo (euro/kWh), e quota fissa, ovvero la parte del prezzo espressa in euro/anno, pagata per avere un punto di consegna attivo anche in assenza di consumo, e indipendentemente dalla potenza impegnata. Infine, gli oneri servono ad assicurare allo Stato i fondi per dare sostegno alle fasce più svantaggiate della popolazione. Attualmente, una quota rilevante viene utilizzata per coprire gli incentivi per il passaggio alle fonti rinnovabili (ASOS).

Bolletta luce oneri di sistema: come si calcolano

All’interno di ogni bolletta luce possiamo trovare facilmente gli oneri di sistema con tutte le voci corrispondenti sempre nello stesso ordine. Il loro importo complessivo viene aggiunto in automatico ai costi dei consumi in bolletta, e viene fatturato come quota fissa o variabile legata al consumo a seconda della componente considerata. Generalmente, gli oneri di sistema luce pensano per circa il 21% sul peso complessivo della bolletta di energia elettrica, sono quindi una componente non secondaria, della quale è bene tenere conto per sapere a quanto ammonterà la spesa relativa all’anergia. In passato, per la precisione fino al 2020, venivano calcolati con un sistema progressivo, vale a dire che aumentavano assieme ai consumi. Dopo tale data, il governo italiano ha imposto una tariffa unica relativa agli oneri di sistema luce per tutti i livelli di consumo. Per avere un quadro completo è anche importante ricordare che, per quanto riguarda l’energia elettrica, gli oneri di sistema per le utenze domestiche non residenti sono sempre maggiori rispetto a quelli dei residenti.

Si possono non pagare gli oneri di sistema?

Una volta compreso che cosa sono gli oneri di sistema, molti, soprattutto in tempi difficili caratterizzati dal rincaro dei prezzi energetici, si chiedono se sia possibile evitare di pagarli. La risposta è negativa, in quanto gli oneri di sistema luce e gas sono imposti per legge e sono uguali per tutti i fornitori; questo significa che non cambiano in base all’offerta sottoscritta. Ciò non toglie che, in alcune situazioni particolari, il governo possa decidere di azzerarli per compensare il caro energia.

E’ quanto già accaduto per il 2021 e il 2022, quando il Governo ha deciso di azzerare gli oneri di sistema per tutti i clienti finali (poi reintrodotti nell’aprile 2023). L’importo esatto degli oneri di sistema, che vanno interpretati come veri e propri obblighi di natura contributiva, viene stabilito ogni tre mesi dall’ARERA, e questo sia per gli utenti del mercato libero, sia per quelli del mercato tutelato. A questo proposito, ricordiamo che il mercato tutelato cessa nel 2024, costringendo tutti gli utenti a Maggior Tutela a scegliersi un nuovo fornitore all’interno del mercato libero.

Al netto degli oneri di sistema, per massimizzare il risparmio scegliendo le offerte più vantaggiose è possibile utilizzare uno dei comparatori gratuiti come quello di Libero Tariffe. In questo modo si potranno abbattere i tempi di ricerca, restringendo il campo solo alle offerte realmente interessanti.

 

In collaborazione con Libero Tariffe