Kiko, ok a cessione 70% di Percassi a gruppo L Catterton: il costo dell’operazione

Kiko cede il 70% delle azioni a L Catterton per accelerare la crescita globale del marchio. La famiglia Percassi resta coinvolta nella società

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Kiko ha ceduto la maggioranza delle azioni (il 70%) al gruppo L Catterton (fondo di private equity del gruppo LVMH). Antonio Percassi, famiglia che ha fondato il marchio Kiko Milano a Bergamo nel 1997, resta presidente dell’azienda e Simone Dominici continuerà a ricoprire l’incarico di amministratore delegato.

La vendita imponente ha uno scopo preciso: allargare i confini del brand e permettere di accelerare la crescita. Nel 2023 Kiko ha fatturato quasi 800 milioni di euro, ma l’obiettivo è più in alto. L’operazione di L Catterton, che ha investito in numerose aziende del settore beauty, ha un costo importante.

L Catterton acquisisce la maggioranza di Kiko Milano: il 70% del marchio

In una nota per il pubblico e la stampa, la famiglia Percassi ha fatto sapere di aver ceduto il 70% di Kiko Milano al gruppo L Catterton. La famiglia Percassi però manterrà una partecipazione significativa nella società, con Antonio come presidente del marchio.

Nik Thukral, managing partner del Flagship Buyout Fund di L Catterton, a trattativa conclusa ha reso nota la soddisfazione e l’onore “di collaborare con Antonio e la famiglia Percassi per rafforzare ulteriormente il posizionamento globale di questo marchio, insieme a John Demsey, grande esperto del settore e senior advisor di L Catterton”.

Kiko infatti ha chiuso il 2023 con un ricavo di circa 800 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto all’esercizio precedente. La cessione ha lo scopo di contribuire ad accelerare la crescita di Kiko e di far raggiungere al marchio non solo un fatturato più altro, ma anche la localizzazione in aree geografiche non ancora conquistate.

Quanto è costata l’operazione a L Catterton?

L Catterton è una multinazionale americana di private equity incentrata sui beni di consumo. Fondata nel 1989, nel tempo ha completato diversi investimenti in attività in crescita tra cui Birkenstock, il gigante della tecnologia indiana Jio Platform, una società di attrezzature sportive Peleton e molti altri. Non è la prima volta che fa acquisti in Italia: nel 2020 ha rilevato il 60% di IAF Network Spa dei fratelli Alessandro e Stefano Coradi, che concentra nella vendita di integratori alimentari.

Il valore dell’operazione, così come le altre, non è resa pubblica, ma diverse fonti finanziarie hanno fatto notare come il valore di Kiko sia stato valutato in oltre 1,5 miliardi di dollari (pre analisi Ifrs) e per questo, il 70% della società dovrebbe essere costata a L Catterton circa 1,05 miliardi di euro. Hanno lavorato nell’operazione: PwC come consulente di L Catterton, BofA Securities, Intesa Sanpaolo, Bnp Paribas, Studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici e Deloitte insieme alla famiglia Percassi.

Dopo aver ripreso la parte del fondo Peninsula Capital, uscito dal capitale di Kiko nel 2022, la famiglia Percassi si è aperta a un partner di rilevanza internazionale come L Catterton, con il quale sperano di accelerare la crescita del marchio Kiko a livello globale. Simone Dominici, amministratore delegato di Kiko, si dice “fiducioso che questa partnership con L Catterton ci possa aiutare a portare Kiko verso nuovi e ancora più ambiziosi traguardi”.

Ha aggiunto che L Catterton ha profonda conoscenza del settore beauty e la giusta capacità per permettere a Kiko di espandere il marchio attraverso l’apertura di nuove e importanti geografie, come gli Usa.