La Commissione Ue ha adottato il quinto programma di lavoro annuale nell’ambito del Fed, Fondo europeo per la difesa, che sostiene progetti di difesa competitivi e collaborativi nel periodo 2021-2027 con una dotazione complessiva di 7,3 miliardi di euro. Il nuovo programma 2025 prevede, nello specifico, l’assegnazione di oltre 1 milione di euro per progetti all’avanguardia di ricerca e sviluppo nel campo della difesa che verranno divisi in circa 100 milioni di euro per ciascun settore ritenuto critico, dal combattimento terrestre allo spaziale passando per quello aereo, navale, la resilienza energetica e la transizione ambientale. Il totale delle somme impiegate dalla Commissione Ue per questo tipo di progetti sale, da maggio 2021, a 5,4 milioni di euro.
Il programma annuale per la difesa europea
Il programma che sfrutta il Fondo europeo per la difesa nel 2025 prevede un sostegno diretto allo sviluppo delle tecnologie e delle capacità critiche della difesa dell’Unione, tenendo soprattuto conto delle esigenze concordate con gli Stati membri ed elaborate nella bussola strategica. Il piano lancia dunque 9 inviti per presentare proposte su un totale di 31 temi:
- 15 a sostegno delle azioni di ricerca;
- 15 a sostegno delle azioni di sviluppo;
- 1 a sostegno della rete dei punti focali nazionali del Fed.
Va inoltre segnalo che ben 14 dei temi indicati negli inviti prevedo il sostegno agli obiettivi della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (Step) operante nel settore delle tecnologie digitali e dell’innovazione deep-tech, delle tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse e delle biotecnologie.
Le proposte, stando ai piani, potranno essere presentate dagli interessati a partire dalla metà di febbraio 2025, con la chiusura delle domande che è attualmente fissata al 16 ottobre 2025.
I settori di riferimento
A fronte di uno stanziamento totale di 1 miliardo di euro per il programma di lavoro annuale 2025, la Commissione Ue ha previsto una ripartizione della somma tra i diversi settori ritenuti critici per la difesa. Ecco dunque che è prevista l’assegnazione di 100 milioni di euro per ognuno dei seguenti comparti:
- combattimento terrestre;
- combattimento spaziale;
- combattimento aereo;
- resilienza energetica;
- transizione ambientale.
A quanto detto va aggiunto che sono previsti anche 40 milioni di finanziamenti per gli sforzi di ricerca e sviluppo effettuati nel contesto operativo attuale e futuro. Si tratta, nello specifico, del ciberspazio, del combattimento navale, della guerra subacquea, della simulazione, dell’addestramento, dei sensori passivi e attivi avanzati.
Una cooperazione tra innovazione civile e difesa
Il principale scopo del programma di lavoro Fed 2025 è sostenere l’innovazione del settore riuscendo a promuovere la nascita di nuove sinergie tra innovazione civile e difesa. La conferma al supporto del sistema di innovazione nel settore della difesa dell’Ue (Eudis), che fornisce fondi a start-up, scale-up, Pmi, organizzazioni tecnologiche di ricerca, ad acceleratori e ad altri attori non tradizionali per aiutarli a superare le barriere all’ingresso della difesa, ne è un chiaro esempio. L’obiettivo è dunque permettere anche a nuovi soggetti di portare idee all’avanguardia sul mercato della difesa Ue per fare la differenza.
Il sostegno anche alle entità ucraine
In conclusione si sottolinea che, per la prima volta, il sostegno economico del piano Fed potrà essere richiesto anche dalle entità ucraine.