Si chiude una settimana negativa per i titoli del comparto immobiliare, quotati a Piazza Affari e in Europa, con le nuove minacce sui dazi da parte del presidente americano Donald Trump che sono tornate a spaventare gli investitori. Il Tycoon ha parlato di invio di lettere ai partner commerciali che ancora non hanno raggiunto un accordo con gli Stati Uniti sulle tariffe commerciali, smorzando così l’entusiasmo per l’intesa appena raggiunta tra Stati Uniti e Cina.
Il focus degli investitori resta comunque concentrato sulle banche centrali che muovono i tassi con effetti sul settore immobiliare, in particolare sulla Federal Reserve, dopo il dato sull’inflazione americana, risultata sotto le attese.
Le tensioni geopolitiche, con il riaccendersi delle tensioni in Medio Oriente, dopo l’attacco di Israele all’Iran, hanno alimentato vendite generalizzate sui listini travolgendo alche il real estate.
USA: inflazione sotto attese, ma Fed resta prudente
I prezzi al consumo statunitensi sono risultati inferiore alle aspettative riaprendo la porta a possibili tagli dei tassi d’interesse da parte della banca centrale americana. Tuttavia, gli addetti ai lavori ritengono che, almeno per il momento, la Federal Reserve manterrà un atteggiamento prudente, vista la continua incertezza sul piano delle politiche economiche. “Nel breve termine non esistono al momento le condizioni per procedere a un cambio nelle strategie monetarie da parte della Fed”, spiega Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, ritenendo “altamente probabile” che la Fed si riservi di “decidere nel corso dei prossimi mesi la direzione della politica monetaria”. Quanto ai tassi, l’esperto spiega che non si prevede alcun taglio almeno fino a settembre.
Fra gli altri dati macroeconomici, le richieste di mutui negli Stati Uniti hanno registrato un significativo aumento del 12,5% nell’ultima settimana, interrompendo una serie di tre cali consecutivi, secondo i dati diffusi dalla Mortgage Bankers Association. Le domande per il rifinanziamento dei mutui, che sono particolarmente sensibili alle variazioni settimanali dei tassi, hanno visto un’impennata del 15,6% rispetto alla settimana precedente.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare sulla piazza milanese ha vissuto una settimana più che negativa: l’indice FTSE Italia All Share Real Estate porta a casa una discesa di quasi il 3%. Stesso andamento del comparto, a livello europeo, con l’indice Stoxx 600 Real Estate in calo di oltre l’1%.
I titoli immobiliari quotati a Milano
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, Gabetti è il miglior titolo e porta a casa un guadagno di oltre 6 punti percentuali. Bene, inoltre, Next Re (+3,3%), e Abitare IN (+0,6%) che ha chiuso il primo semestre al 31 marzo 2025 con ricavi consolidati in aumento. Dal lato dei ribassi, IGD scivola del 4%, Aedes segna un calo dell’1,9%. Risanamento scende dello 0,9% e Brioschi dello 0,4%.
Studi di settore
Nel mese di aprile in Italia si è registrato un nuovo segnale di arresto della dinamica di riduzione dei tassi sui nuovi mutui alle famiglie per l’acquisto di casa. Secondo l’ultima rilevazione effettuata dalla Banca d’Italia (Banche e moneta: serie nazionale) il tasso annuale effettivo globale sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è risalito al 3,6652%, a fronte del 3,54% cui era calato a marzo. Questa voce aveva già segnato una marginale risalita a febbraio, al 3,5775% dal 3,5049%, mentre la manovra di riduzione dei tassi di riferimento da parte della BCE sembrava avvicinarsi sempre di più a una conclusione.
Kìron Partner, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, ha analizzato i dati di Banca d’Italia relativi allo stock di mutui in essere concessi alle famiglie italiane per l’acquisto dell’abitazione. Tracciando il trend storico è emerso che nel quarto trimestre 2024 si è registrato un lieve aumento delle consistenze, proseguendo il trend positivo iniziato nel trimestre precedente (+0,1%). In crescita l’andamento su base annua dello stock attivo circolante dei mutui alla famiglia per l’acquisto dell’abitazione (+0,8% IV trim 2024 su IV trim 2023), leggermente migliore invece lo scostamento rispetto al terzo trimestre 2024 che si attesta a +0,94%.
Il “Rapporto sul Credito” di Experian, global data tech company, ha mostrato che il mercato del credito italiano, a maggio, ha ripreso slancio sostanziale. Si registra infatti una crescita significativa delle richieste per mutui, prestiti e prodotti digitali, sia rispetto al mese precedente che in confronto all’anno scorso. La domanda di mutui mostra un trend decisamente positivo, con un aumento delle richieste del +4,5% rispetto ad aprile e del +37,4% su base annua, nonostante il lieve incremento dei tassi di interesse applicati rispetto a febbraio, che si attestano al 3,96%. Il Sud Italia si distingue per la maggiore concentrazione di richieste di mutuo rispetto alle altre aree del paese; Napoli ne è un chiaro esempio, con una crescita significativa del 73,3% rispetto all’anno precedente e del 15,5% nell’ultimo mese.