Il Consiglio dei Ministri di lunedì 24 giugno ha approvato la nomina di un Commissario straordinario per l’attuazione degli interventi pubblici nell’area dei Campi Flegrei. Il nome dovrebbe essere espresso entro una quindicina di giorni. “Ci stiamo pensando, sarà una figura tecnica, meglio se ha già dimostrato competenza in gestione delle risorse umane e nelle capacità organizzative”, ha dichiarato il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, parlando con i giornalisti al termine del Cdm.
I poteri
Il Commissario opererà d’intesa con la Regione Campania, sentiti i sindaci dei Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli e secondo coordinamento con il Dipartimento della protezione civile e con il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri. La decisione è stata presa in conformità con il secondo articolo dello schema di decreto-legge intitolato “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei e per interventi di protezione civile”.
L’affondo di Musumeci
Durante il suo intervento, Musumeci ha lanciato una stilettata alle istituzioni del territorio: “Il governo sta dando più di quanto non abbia il dovere di dare sui Campi Flegrei, uno dei vulcani più pericolosi e complessi al mondo. Emergono, man mano che si va avanti, gravissime responsabilità, remote e meno remote, omissive e commissive che coinvolgono tutti gli enti, a cominciare dalla Regione e dai Comuni interessati, Napoli, Pozzuoli e Bacoli. È stato autorizzato uno sviluppo urbanistico irragionevole, caotico e disordinato, non si è mai tenuto conto degli incombenti pericoli in quell’area. Chi doveva vigilare non lo ha fatto”.
Attualmente la situazione ai Campi Flegrei è monitorata. Diverse centinaia di persone sono state sfollate. In caso di eruzione o di terremoto rovinoso, scatterebbe il piano di evacuazione dai Comuni nella zona rossa.
Nessun contributo dal governo
“Le persone costrette a lasciare la casa nell’area dei Campi Flegrei usufruiscono di un contribuito da 400 a 900 euro a persona al mese, suscettibili di integrazione”, ha aggiunto Musumeci al termine del Consiglio dei Ministri del 24 giugno. “Il governo – ha puntualizzato – non intende tirare fuori un solo quattrino per le case abusive o le seconde case. Lo ribadisco per evitare di alimentare facili attese”.
No a nuove abitazioni
Il decreto legge, ha aggiunto, “fa scattare il divieto di realizzare nuove abitazioni per civili, esclusi stabilimenti, opifici e luoghi di lavoro”.
Lavori pubblici per 440 milioni
Saranno invece previsti interventi sull’edilizia pubblica e sulle infrastrutture viarie e di mobilità, sull’edilizia scolastica e sui servizi essenziali. Il governo punta poi a un piano per la rete idrica e fognaria e per i servizi di comunicazione. Lo stanziamento per gli interventi pubblici ammonterà a 440 milioni di euro circa.
“Devo ringraziare davvero il collega Fitto – ha aggiunto il ministro – per essersi prodigato nel trovare le risorse necessarie per fare fronte all’intervento sulle strutture pubbliche, una parte per la quota afferente alle amministrazioni centrali del Fondo di sviluppo e coesione, l’altra parte, più o meno il 50%, per la quota afferente alla regione Campania che sempre sull’Fsc aveva previsto un apposito intervento per i Campi Flegrei”.
22 milioni di euro saranno messi a disposizione per l’edilizia scolastica dal Dipartimento Casa Italia.