Assicurazioni, utili record nel 2023 a 8 miliardi. Danni climatici per oltre 6 miliardi

Il comparto assicurazioni raggiunge gli 8 miliardi di euro. Stando al report della Fisac Cgil, la spinta viene dal ramo Vita

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 14 Luglio 2024 17:17

Il 2023 è stato un anno eccezionale per le compagnie assicurative. Secondo un report dell’Ufficio Studi & Ricerche della Fisac Cgil basato su dati Ania, il settore ha conseguito un profitto complessivo di 8 miliardi di euro, più del triplo rispetto ai 2,3 miliardi del 2022. La redditività del capitale ha raggiunto il 10,5%, in linea con i livelli pre-Covid. Il report evidenzia un notevole recupero, in particolare nel settore Vita, che ha generato 5,5 miliardi di euro di utili, in contrasto con la perdita di 0,4 miliardi registrata nel 2022.

Utili record per le assicurazioni e per i danni climatici assicurati

Nel 2023, il settore assicurativo ha raggiunto un record di utili pari a 8 miliardi di euro, con un incremento notevole rispetto ai 2,3 miliardi del 2022, e una redditività del capitale tornata ai livelli pre-Covid, fissata al 10,5%. Questi dati sono forniti dall’Ufficio studi della Fisac-Cgil, basandosi su informazioni Ania sui bilanci del 2023. In particolare, il settore Vita ha registrato un significativo recupero, generando 5,5 miliardi di euro di utili rispetto alla perdita di 0,4 miliardi dell’anno precedente.

“Gli elementi assolutamente positivi che emergono dall’analisi, sul fronte della redditività e della solidità del settore, confermano come le lavoratrici e i lavoratori del settore in un anno comunque difficile abbiano lavorato al meglio, con professionalità e dedizione”, osserva la segretaria generale di Fisac Cgil, Susy Esposito. “Questo deve costituire la base per un significativo riconoscimento al personale, a partire dai prossimi rinnovi contrattuali, di primo e secondo livello”.

Nel 2023, in Italia si è registrato un massimo storico di danni assicurati, superando i 6 miliardi di euro, di cui 5,5 miliardi attribuiti a eventi atmosferici e 800 milioni a alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana. Questo rappresenta un volume record di sinistri, rispetto a una media annuale degli ultimi anni di 2 miliardi di euro.

A quanto ammonta la raccolta premi complessiva

Nel 2023, la raccolta premi complessiva del lavoro diretto italiano ha raggiunto 129,2 miliardi di euro, pari al 6,2% del Pil, confermando sostanzialmente il dato del 2022 (129,9 miliardi di euro), secondo l’analisi della Fisac Cgil. Per quanto riguarda il settore Vita, gli utili sono ammontati a 5,5 miliardi di euro, nonostante il rialzo dei tassi che ha incentivato i riscatti delle polizze, cresciuti del 63%. La raccolta premi nel settore ha registrato una diminuzione del 3,3%, attestandosi a 91,2 miliardi di euro, a causa della forte contrazione dei premi unit linked (-32%), compensata in parte dalla crescita dei prodotti tradizionali (+9,2% per il Ramo I).

La redditività del comparto è aumentata significativamente, passando da un valore leggermente negativo nel 2022 al 12,6%, anche grazie al recupero delle quotazioni di mercato degli attivi. Nonostante la diminuzione dei Premi Vita a fine 2023, nei primi cinque mesi del 2024 i nuovi Premi Vita emessi hanno raggiunto 36,7 miliardi di euro, con un incremento del 15,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando si registrava un calo annuo del 6,3%.

Il settore assicurativo si è confermato molto solido, con indici di solvibilità quasi stabili, mantenendosi a un livello di assoluta sicurezza pari al 259% a fine 2023, rispetto al 247% di dicembre 2022. Questo significa che i fondi propri, ammontanti a 152 miliardi di euro, sono 2,5 volte superiori al requisito di capitale di solvibilità (SCR di 59 miliardi di euro), garantendo un’eccedenza positiva di 93 miliardi di euro.

“La salute del settore assicurativo è straordinaria”, commenta la segretaria generale della Fisac Cgil. “Ritorna a una redditività molto forte, raggiungendo i livelli pre-pandemia, nonostante il volume record dei sinistri catastrofali. Questi risultati sono il frutto dell’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori, e meritano di essere riconosciuti nella contrattazione”, conclude Esposito.