Contraffazione online, Amazon e Polizia uniscono le forze: rimossi 7 milioni di articoli falsi

L’obiettivo è quello di contribuire ad espandere sempre più la rete degli attori impegnati nella lotta alla contraffazione e alla tutela della proprietà intellettuale

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il commercio online è cresciuto molto in questi anni e purtroppo è stato fin da subito un terreno fertile per la criminalità, con l’aumento di articoli contraffatti venduti su piattaforme di e-commerce come Amazon. Ma tra il 2019 e il 2023, le azioni volte a contrastare la vendita online di beni falsi sono aumentate costantemente, passando da 11 a 135 nell’ambito penale e da 2 a 374 in quello amministrativo, come riportato in un rapporto della Direzione centrale della Polizia criminale – Servizio analisi criminale, elaborato in collaborazione con Amazon.

L’accordo Amazon-Polizia di Stato

Nel corso del 2023, la Polizia di Stato ha bloccato oltre 700mila tentativi di creazione fraudolenta di account e individuato e rimosso più di 7 milioni di prodotti contraffatti.

“Questo successo è stato ottenuto grazie al nostro approccio che si basa su rigorosi controlli proattivi, all’utilizzo di strumenti innovativi per la protezione dei marchi e alla collaborazione pubblico-privata volta a prevenire la contraffazione in tutta l’industria – sottolinea Alessandro Nicolis, responsabile delle relazioni esterne per l’Europa di Amazon – Siamo estremamente orgogliosi della partnership instaurata con il ministero dell’Interno, che ci consente di unire le nostre risorse per contrastare questo fenomeno. In particolare, la protezione dei marchi e del Made in Italy si inserisce nel contesto del nostro impegno più ampio a sostenere le oltre 21mila piccole e medie imprese italiane che operano nel nostro negozio online e a promuovere il Made in Italy a livello internazionale”

Secondo la Polizia di Stato, i contraffattori, sfruttando l’anonimato online, tentano di sfuggire alle indagini delle autorità con sistemi in continua evoluzione. Ma le prove raccolte indicano che gli sforzi per prevenire e contrastare la vendita online di merce contraffatta stanno dando frutti, grazie alle collaborazioni con importanti attori come Amazon e Indicam.

Nel 2023, la collaborazione tra la Direzione centrale della Polizia criminale, l’Ufficio interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno e Amazon è stata consolidata attraverso la firma di un Memorandum of Understanding.

L’obiettivo principale di questo accordo è facilitare lo scambio di informazioni riguardanti la contraffazione online, oltre a promuovere la ricerca settoriale e condurre attività di divulgazione e formazione. Le soluzioni sviluppate da questa collaborazione pubblico-privata sono cruciali per proteggere le piccole e medie imprese nazionali, specialmente quelle del Made in Italy, dalla contraffazione e dalla violazione della proprietà intellettuale, sia sul mercato italiano che all’estero.

I canali più utilizzati

Ma dove vengono pubblicizzati si più questi prodotti? Secondo il report, i canali più frequentemente utilizzati per la promozione, la pubblicizzazione e la recensione di merce contraffatta sul web includono una vasta gamma di piattaforme digitali. Tra questi, figurano i social network, come Facebook, Instagram e Twitter, che offrono un ampio spazio per la condivisione di contenuti e la creazione di comunità online.

Ma ci sono anche i siti fraudolenti che replicano i canali ufficiali delle aziende rappresentano un’altra tattica comune adoperata dai contraffattori per ingannare i consumatori e vendere prodotti falsi in modo ingannevole.

Le truffe corrono anche nelle app di messaggistica istantanea, come WhatsApp e Telegram, le quali forniscono un mezzo rapido ed efficiente per la comunicazione diretta tra venditori e acquirenti, facilitando così la diffusione di prodotti contraffatti. Infine, i forum online e le chat possono essere utilizzati per la promozione e la vendita di merce contraffatta.