Arera, proroga delle bollette del gas fino al 2025: resta in vigore l’offerta Placet

Arera ha introdotto 'Placet in deroga' per accompagnare i clienti gas non vulnerabili nel passaggio al mercato libero

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha annunciato un’importante novità per i consumatori di gas naturale: la proroga dell’offerta “Placet in deroga” fino al 31 dicembre 2025.

Questa misura, introdotta inizialmente per accompagnare i clienti non vulnerabili nel passaggio al mercato libero, garantisce una maggiore tutela sulle bollette del gas.

L’offerta Placet di Arera

Placet in deroga è un’offerta standard definita dall’Arera che viene applicata ai clienti che non hanno ancora scelto un’offerta sul mercato libero. Questa soluzione garantisce una fornitura di gas a condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità, offrendo così una maggiore trasparenza e protezione ai consumatori.

La decisione è stata presa dall’Arera per dare ai consumatori più tempo per valutare le diverse offerte presenti sul mercato e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Inoltre, questa misura contribuisce a garantire una transizione graduale e ordinata verso il mercato libero.

I venditori di energia dovranno inviare ai clienti attualmente titolari di un’offerta Placet in deroga una comunicazione scritta e separata dalla bolletta entro il 30 settembre 2024. Le nuove condizioni economiche saranno applicate a partire dal 1° gennaio 2025, con validità di 12 mesi (a meno che il cliente non sottoscriva un’offerta diversa sul mercato libero).

“Solo qualora le condizioni economiche non subiscano variazioni rispetto a quelle attualmente applicate, il venditore potrà comunicare il rinnovo nella prima bolletta utile senza una comunicazione a parte”, si legge nella nota.

Il passaggio al mercato libero

Per i clienti domestici non vulnerabili che utilizzano gas naturale (famiglie e condomini), il superamento del regime di tutela è avvenuto il 1° gennaio 2024.

Dopo quella data, solo i clienti considerati vulnerabili (gli over 75, chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate, in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature salvavita alimentate da energia elettrica, in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi, in isole minori non interconnesse e soggetti con disabilità ai sensi della legge 104/92), sono potuti rimanere nel servizio di tutela.

Tutti gli altri, si calcola 6 milioni di italiani, sono stati costretti a scegliere un fornitore e le offerte più convenienti sul mercato libero. A chi non ha effettuato il passaggio in maniera autonoma è stato assegnato d’ufficio al Servizio a tutele graduali, senza la possibilità di scegliere l’offerta più adatta o la tariffa più conveniente, con un fornitore del mercato libero, selezionato tramite aste, che presta il servizio a condizioni economiche stabilite da Arera.

La fine del mercato tutelato dell’energia e del gas non ha portato a un calo della spesa in bolletta, come rivela l’analisi di Assoutenti. Ad agosto scorso, in nessuna città si sono registrate opzioni più convenienti rispetto al regime di vulnerabilità regolato da Arera (Roma è al primo posto tra le città in cui gli italiani hanno pagato di più il gas), entrato in vigore lo scorso gennaio dopo la fine del mercato tutelato.

Nel complesso, i contratti a prezzo variabile risultano leggermente più costosi rispetto a quelli a prezzo fisso, con un aumento medio tra il 2,2% e il 3% nelle principali città. Tuttavia, ci sono delle eccezioni: a Napoli, ad esempio, è possibile trovare offerte variabili fino al 6,5% più convenienti rispetto a quelle fisse.