L’andamento prezzo gas rappresenta un indicatore in grado di influenzare direttamente i mercati energetici e l’economia generale. Il prezzo del gas in bolletta, in particolare, viene influenzato da moltissimi fattori di cui occorre tenere conto, si pensi al contesto geopolitico, oppure alle spese relative a trasporto, contatore, oppure ancora alla speculazione dei mercati e alla concorrenza del mercato libero. Con la liberalizzazione del settore energetico, che culminerà nel 2024 con la fine della Maggior Tutela, i consumatori diventano protagonisti, potendo scegliere liberamente il fornitore sulla base del miglior prezzo del gas. Alcuni fornitori propongono offerte più vantaggiose rispetto agli altri, ma per orientarsi è bene sapere anche come funziona l’andamento prezzo gas oggi. In questo articolo spiegheremo quali sono i fattori di cui tener conto, soffermandoci su ciascuno di essi.
Indice
Prezzo gas andamento: perché è importante
Conoscere un dato importante come l’andamento prezzo gas naturale ci permette di saper leggere meglio anche la nostra bolletta. La cosa essenziale da sapere in questo campo è che il gas viene considerato una materia prima energetica fungibile. Ciò si traduce nel fatto che il gas resta uguale tra i diversi produttori e che il suo prezzo viene definito sul mercato all’ingrosso. Il costo al cliente viene poi ulteriormente adeguato da:
- I fornitori nel libero mercato
- Da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per il mercato tutelato (che è cessato nel 2024)
Il gas naturale in Europa viene venduto mediante il TFF (Title Transfer Facility), ovvero il mercato all’ingrosso di Amsterdam dedicato alla compravendita di gas.
Come funziona il prezzo del gas?
Per comprendere le dinamiche che ci sono dietro la formazione del prezzo e il funzionamento del TFF, bisogna pensare al gas naturale un po’ come a un prodotto che viene venduto e comprato in un grande mercato virtuale. Qui, i diversi fornitori italiani acquistano il gas naturale e lo rivendono poi a famiglie e aziende. Il prezzo del gas viene direttamente influenzato dal TFF di Amsterdam, ma in Italia abbiamo anche una borsa del gas nazionale, PSV (Punto di Scambio Virtuale). Arera, ovvero l’autorità regolatrice del mercato energetico italiano, utilizza l’indice PSV per decidere il prezzo del gas per famiglie e aziende con il mercato tutelato. L’ andamento prezzo gas influenza ovviamente anche i fornitori del mercato libero, tra cui alcuni utilizzano a loro volta l’indice PSV.
Prezzo del gas: quali sono i fattori determinanti
Vediamo ora quelli che sono i fattori più importanti che influenzano concretamente l’andamento prezzo gas. In primo luogo, offerta e domanda vengono direttamente condizionati dalla quantità di gas naturale disponibile, e quindi dalla produzione, e dalle riserve note. Chiaramente, a una maggior disponibilità di gas corrisponde anche una riduzione dei prezzi, e viceversa. Non solo, il prezzo del gas dipende anche dalla domanda stagionale, si pensi ad esempi ai mesi invernali, quando la domanda per il riscaldamento aumenta. Non meno importanti, ci sono i fattori di tipo geopolitico, ovvero eventi destabilizzanti che avvengono in quelle regioni del mondo che sono produttrici di gas. In questo caso è facile pensare alla guerra in Ucraina, oppure ai recenti sommovimenti in Medio Oriente. Ci sono però anche altri fattori di cui tenere conto in ugual misura:
- Capacità di stoccaggio
- Politiche energetiche
- Cambiamenti climatici (danneggiamento infrastrutture energetiche)
- Innovazioni tecnologiche
- Speculazioni del mercato
In merito all’ultimo punto è infatti utile ricordare che le aspettative degli investitori possono influenzare direttamente la formazione dei prezzi del gas.
Andamento prezzo gas grafico
Quando si parla di andamento prezzo gas grafico o altro materiale diffuso da ARERA possono fornire una grossa mano nella ricostruzione. Negli ultimi cinque anni, ad esempio, il mercato del gas italiano ha subito parecchie variazioni di prezzo dovute a fattori endogeni ed esogeni. Arera svolge un ruolo molto importante di monitoraggio di tali cambiamenti, permettendo così di ricostruire l’andamento. Nel periodo tra il 2016 e il 2019, ad esempio, i prezzi del gas hanno mostrato una relativa stabilità, con solo lievi fluttuazioni. Con l’arrivo della pandemia di Covid-19 nel 2020, il mercato del gas ha subito alcune variazioni importanti, dovute anche alla riduzione della domanda industriale e commerciale, e quindi dei prezzi. Dal 2021 in poi, in Italia si è assistito a un graduale aumento dei prezzi del gas, causato sia dall’aumento della domanda globale, sia alle tensioni geopolitiche. Per fare un esempio concreto dell’andamento prezzo gas, si va dai 76,93 c€/m³ del primo trimestre 2016, fino al picco di 150,95 c€/m³ di dicembre 2022 e al 106,13 c€/m³ di ottobre 2023.
Dopo il rimbalzo considerato record del 2021, con un +4,7%, il 2022 ha visto una contrazione dell’1,5% dei consumi mondiali di gas, scesi secondo le ultime stime di Arera a circa 4.046 G(m3). Sull’andamento prezzo gas recente ha influito sicuramente anche l’attuazione del regolamento (UE) 1369/2022 del 5 agosto 2022, sulle misure coordinate di riduzione della domanda di gas prese a seguito dell’aggravarsi della crisi geopolitica in Ucraina. Nel 2021, la domanda di gas in Ue aveva chiuso a 412 G(m3), con un incremento del 4,3% sul 2020. Il 2022 ha visto invece i consumi calare del 13,6%. Per quanto riguarda il 2024, il costo al metro cubo del gas a febbraio è sceso rispetto a gennaio, attenuando così l’effetto negativo della fine delle agevolazioni fiscali.
In collaborazione con Libero Tariffe