Perché 2 milioni di italiani sono costretti a cambiare banca

Da Intesa Sanpaolo a Isybank: il passaggio (in automatico) interessa 2,3 milioni di correntisti. Previsto un periodo cuscinetto per alcuni servizi. Ecco chi sarà escluso

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Oltre 2 milioni di clienti della banca Intesa Sanpaolo hanno scoperto che fra fine anno e il 2024 verranno trasferiti a Isybank. I due istituti di credito fanno parte dello stesso gruppo, ma la meno nota Isybank è una banca online. Alcuni non hanno preso bene l’annuncio del trasferimento.

Da Intesa Sanpaolo a Isybank

Il passaggio interesserà quei correntisti che effettuano le loro operazioni preferibilmente via app o home banking. Molti clienti però non hanno apprezzato l’iniziativa e si sono riversati sui social per esprimere il loro disappunto.

La prima critica riguarda il modo in cui è stato comunicato il passaggio da Intesa Sanpaolo a Isybank: alcuni sostengono di avere ricevuto una notifica via app comprensiva di termine ultimo entro il quale poter rifiutare il trasferimento, ma di non avere aperto in tempo l’applicazione per opporvisi. A questa lamentela la banca ribatte che la modalità di notifica delle informazioni è stata scelta direttamente dagli utenti nella stipula del contratto. In definitiva il passaggio è stato gestito sotto forma di modifica unilaterale del contratto, ma con possibilità di opposizione.

Non ci sono filiali Isybank: chi non dovrà cambiare

La seconda questione riguarda l’assenza di filiali: è vero che i correntisti interessati sono abituati alle operazioni digitali, ma l’impossibilità di potersi recare in una filiale fisica per un’interazione faccia a faccia per molti è ancora un deterrente nella scelta della banca.

Del tutto escluse tre categorie di utenza:

  • gli over 65;
  • i clienti con conti in banca superiori ai 100mila euro;
  • chi abbia effettuato oltre 10 operazioni in filiale nell’ultimo anno.

Il trasferimento avverrà in due step: entro la fine del 2023 saranno circa 300mila correntisti a passare sotto la nuova banca. A partire dall’inizio del 2024 avverrà il progressivo trasbordo di altri 2 milioni di clienti circa.

Nuovo Iban

Il transito da Intesa Sanpaolo a Isybank avverrà in automatico: attenzione però, perché cambierà l’Iban, quindi ne verrà assegnato ad ogni cliente uno nuovo, anche se non sarà necessario richiederlo perché sarà la banca stessa a trasmetterlo. I clienti potranno trovare il nuovo Iban direttamente nella app di Isybank.

Per quanto riguarda eventuali domiciliazioni bancarie, come bollette della luce e del gas, finanziamenti o altro, la comunicazione ai gestori non avviene in automatico: è quindi necessario che siano i clienti stessi a comunicare il nuovo numero di conto corrente.

Al momento rimangono esclusi dal trasferimento da Intesa Sanpaolo a Isybank mutui, prestiti e cassette di sicurezza. Previsto un periodo cuscinetto dopo il passaggio per carte di credito e di debito di Intesa Sanpaolo che rimarranno attive fino a scadenza (o smarrimento) e solo successivamente verranno sostituite con carte carte Isybank. L’accredito dello stipendio avverrà direttamente sul nuovo conto Isybank.

Isybank: cos’è e quando è nata

Isybank è stata fondata nel 2008, ma allora aveva un altro nome (Banca ITB) ed era dedicata principalmente ai tabaccai. Nel 2016 è stata ribattezzata Banca 5 dopo essere stata acquisita dal gruppo Intesa Sanpaolo per 153 milioni di euro. L’1 gennaio 2023 il nuovo cambio di nome in Isybank. Dallo scorso 15 giugno 2023 è operativa come banca digitale. Oggi è un nodo strategico nel piano di crescita aziendale a breve termine del gruppo Intesa Sanpaolo.

Altre novità da Intesa Sanpaolo

Il 2023 ha portato altre novità in casa Intesa Sanpaolo. Una riguarda i dipendenti ai quali sono stati garantiti diritto alla disconnessione, smart working, orario flessibile e settimana corta. Altra importante novità riguarda il cosiddetto salario incentivante per i dipendenti.

Il gruppo è inoltre reduce da un maxi piano di uscite anticipate e nuove assunzioni.