La seconda giornata di lavori della Cop29, la conferenza Onu sul cima a Baku, capitale dell’Azerbaijan.
Cop 29 a Baku, la conferenza Onu sul clima. “Petrolio e gas dono di Dio”: scoppia caso del Presidente Aliyev
Seconda giornata di lavori alla Cop29 di Baku, capitale dell'Azerbaijan. Sull'esito dei negoziati pesano le possibili decisioni del neopresidente Usa Donald Trump
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Conclusa la seconda giornata della Cop29 a Baku: accordo sulle emissioni
Si è conclusa la seconda giornata della Cop29 a Baku, in Azerbaigian, con i negoziati in corso che cominciano a far intravedere alcune conclusioni. Non sono mancate anche le polemiche, tutte rivolte al presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev che, nel corso del suo intervento, ha definito il petrolio "un dono di Dio".
Il primo accordo raggiunto alla Cop29 riguarda l'intesa sul mercato delle emissioni tra Stati e imprese che può essere sintetizzato nell’impegno a realizzare un meccanismo molto simile all'Ets europeo. Questo era già stato previsto dall'articolo 6 dell'Accordo di Parigi, ma finora non è mai stato attuato. Ad annunciare l’intesa è stato l'azero Yalchin Rafiyev, capo negoziatore della Cop29: "Le parti hanno raggiunto un'intesa sugli standard per l'articolo 6.4 e per un meccanismo dinamico per aggiornarlo". "Sarà uno strumento risolutivo per indirizzare risorse al mondo in via di sviluppo e per aiutarci a risparmiare fino a 250 miliardi di dollari all'anno mentre attuiamo i nostri piani climatici - ha aggiunto - Dopo anni di stallo, a Baku abbiamo cominciato a muoverci".
Un altro passo importante in avanti raggiunto alla Cop29 riguarda il fondo Loss and damage istituito per garantire ristori per le perdite e i danni causati dal cambiamento climatico. Così come annunciato dal presidente della Cop29 di Baku, Mukhtar Babayev, tali risorse cominceranno a essere erogate a partire dal 2025. "Questo vorrà dire ricostruire le case distrutte, risistemare le persone sfollate - ha detto Babayev - Ringrazio le presidenze delle Cop27 in Egitto e Cop28 negli Emirati, che hanno lavorato duramente per questo fondo, Noi abbiamo costruito sul loro lavoro". E ancora: "Ora il Fondo ha bisogno di identificare i progetti a cui deve andare il sostegno tanto atteso. Tutti i Paesi che hanno promesso denaro devono completare i loro accordi di contribuzione. E noi chiediamo impegni maggiori, per andare incontro ai bisogni urgenti delle vittime del cambiamento climatico".
Da segnalare, nella seconda giornata della Cop29, c’è anche il fatto che è arrivata la conferma da parte del presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, di essersi candidata a ospitare il vertice Cop31 nel 2026.
Quanto all’Italia, invece, nella giornata di domani (13 novembre 2024) a Baku interverrà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il suo intervento è previsto nella sessione plenaria riservata a capi di Stato e di governo. Orario di inizio previsto alle 7 del mattino (ora italiana).
del mattino (ora italiana). -
Il Brasile promette il taglio del 67% delle emissioni entro il 2035
Nel corso del suo discorso alla Cop29 di Baku il vicepresidente del Brasile, Geraldo Alckmin, ha annunciato che il suo Paese ridurrà le emissioni del 67% entro il 2035, nel rispetto del National determined contribution (Ndc), l'impegno di decarbonizzazione previsto nell'ambito dell'Accordo di Parigi.
"Il nostro Ndc è molto più di un semplice obiettivo di riduzione delle emissioni - ha detto Alckmin - Esso riflette la visione di un Paese che è determinato a essere un protagonista nella nuova economia globale con le rinnovabili, combattendo l'ineguaglianza e impegnandosi a uno sviluppo sostenibile".
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Grossi (Aiea) spinge per maggiori fondi all’energia nucleare
Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), ha rimarcato in un'intervista ad Afp l’importanza dell’energia nucleare nel processo di transizione energetica. Nella sua visione, tuttavia, servono "più mezzi" per poter sviluppare questo tipo di approvvigionamento.
"Già a Dubai, durante la COP28 - ha detto Grossi - la comunità internazionale, non solo i paesi nucleari, ha convenuto che l'energia nucleare deve essere accelerata. Credo che dobbiamo darci i mezzi per fare le cose". "Il dialogo con le istituzioni finanziarie internazionali è iniziato in modo molto positivo - ha aggiunto - Sono stato alla Banca Mondiale quest'estate, domani parleremo con la Bers, la Banca Latinoamericana di Sviluppo. Diverse autorità finanziarie cominciano a vedere che i mercati stanno spingendo in questa direzione".
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Charles Michel chiede più risorse contro la crisi climatica
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento alla Cop29 di Baku ha chiesto che a sostegno della finanza climatica vengano impiegate più risorse. "Noi ribadiamo la necessità di ampliare la base dei donatori, perché dobbiamo avere più contribuenti per raggiungere questi obiettivi ambiziosi", ha detto il leader Ue aggiungendo che l’Unione europea sta "facendo passi avanti col finanziamento di 31 miliardi di dollari nell'ambito del fondo da 100 miliardi di dollari. Questo è più di quello che ci spetterebbe. E noi chiediamo a tutti di seguire questo esempio, compreso il G7 e i paesi emergenti". Serve, per Michel un "approccio multiplo".
"Crediamo - ha concluso - che il prezzo del carbonio sia una leva potente. E crediamo anche che il commercio internazionale e le banche di sviluppo debbano essere mobilitate per attuare l'accordo". -
Orban: “Sul clima no all’ideologia”
Alla Cop29 di Baku c’era una discreta attesa per l’intervento del leader Ungherese Victor Orban, presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea. Per il leader risolvere il problema climatico è qualcosa che non può non passare dal contributo delle grandi società e che deve allontanarsi da una visione prettamente ideologica.
"Le grandi società devono contribuire per la loro parte alla protezione climatica - ha detto Orban - Le nostre politiche per il clima devono essere guidate da una attenta considerazione e dal buon senso, non dall'ideologia, dall'allarmismo o dal panico. Devono allinearsi con le opinioni e gli interessi dei cittadini europei".
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La Spagna alza l'allerta sul clima, Sanchez: “Valencia non è stata un evento isolato”
Il premier spagnolo Pedro Sanchez, intervenendo all'evento The Make-or-Break Moment for Sustainable Future nell’ambito della Cop29, ha rimarcato la necessità per tutti i Paesi del mondo di guardare con maggiore attenzione al clima e al suo cambiamento.
A spingere il leader spagnolo verso questa direzione sono, soprattutto, i recenti eventi di Valencia che lo stesso ha ammesso non essere "un evento isolato". "Accade ogni giorno - ha aggiunto - in ogni angolo del pianeta, non possiamo voltarci dall'altra parte, dobbiamo agire. Ho appena assistito a uno dei più grandi disastri climatici della nostra storia, più di 200 persone hanno perso la vita nel mio Paese e sono il motivo per cui sono qui, per dire forte e chiaro che il cambiamento climatico uccide".
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La Presidenza della Cop29 è riuscita a ottenere il finanziamento per il Loss and Damage Fund, che ha raggiunto i 720 milioni di dollari grazie all'ingente donazione di Svezia (19 milioni di dollari). Una mezza vittoria, perché i fondi serviranno a coprire i danni causati dai cambiamenti climatici dei Paesi più poveri, non a prevenirli. L'obiettivo, dicono i commentatori, della Conferenza sarebbe quello di investire sulla riduzione degli eventi estremi.
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Il presidente Ilham Aliyev risponde alle critiche
Il presidente Ilham Aliyev risponde alle critiche dopo la frase controversa: “Siamo diventati il bersaglio di una campagna coordinata e ben orchestrata di diffamazione e ricatto”.
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Erdogan: "Israele ha causato un grave disastro umanitario e ambientale a Gaza"
Alla Cop29 di Baku il presidente turco Recep Erdogan attacca duramente Israele: "Con i suoi attacchi ha causato un grave disastro umanitario e ambientale a Gaza".
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"Petrolio e gas sono un dono di Dio": a Baku scoppia il caso del Presidente Aliyev
Risposta piccata del Presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev alle critiche rivolte a lui e al suo Paese, che ospita la Cop29. "Accusarci di avere il petrolio - ha detto - è come accusarci di avere più di 250 giorni di sole all’anno a Baku”. Il riferimento in particolare è per aver detto, durante il discorso di apertura dei lavori di questa mattina, che "petrolio e gas sono un dono di Dio".
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Stiell (Onu): "La finanza climatica è un'assicurazione globale contro l'inflazione"
Rivolgendosi ai leader mondiali alla Cop29, il segretario esecutivo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Simon Stiell non ha usato mezzi termini, affermando che la crisi climatica sta rapidamente diventando un "killer economico".
“Il peggioramento degli impatti climatici porterà l’inflazione ai massimi, a meno che tutti i Paesi non intraprendano azioni climatiche più coraggiose”, ha affermato Stiell. "Impariamo la lezione dalla pandemia: quando miliardi di persone hanno sofferto perché non abbiamo intrapreso un'azione collettiva abbastanza velocemente. Quando le catene di approvvigionamento sono state distrutte. Non commettiamo di nuovo lo stesso errore. La finanza climatica è un'assicurazione globale contro l'inflazione".
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Raggiunto primo accordo sul mercato delle emissioni di Co2
I Paesi negoziatori della Cop29 hanno raggiunto un primo accordo sul mercato delle emissioni fra gli Stati e le imprese, un meccanismo simile all'Ets europeo, previsto dall'articolo 6 dell'Accordo di Parigi ma finora mai attuato. Lo ha annunciato in conferenza stampa il capo negoziatore della Cop29, l'azero Yalchin Rafiyev.
"Questo è un passo decisivo per concludere i negoziati per l'articolo 6 - ha detto Rafiyev -. Sarà uno strumento risolutivo per indirizzare risorse al mondo in via di sviluppo e per aiutarci a risparmiare fino a 250 miliardi di dollari all'anno mentre attuiamo i nostri piani climatici. Dopo anni di stallo, a Baku abbiamo cominciato a muoverci".
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Gli Stati Uniti vogliono triplicare la propria potenza nucleare entro il 2050
Gli Stati Uniti si impegnano a triplicare la propria potenza nucleare entro il 2050, obiettivo su cui la prossima amministrazione guidata da Donald Trump continuerà probabilmente a lavorare e a sostenere.
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Il Regno Unito si è impegnato a ridurre le emissioni dell’81% entro il 2035
Il Regno Unito si è impegnato a ridurre le emissioni dell’81% entro il 2035. Lo ha confermato alla Cop29 il premier inglese Keir Starmer. L’obiettivo è in linea con la raccomandazione del Comitato sui cambiamenti climatici.
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Il Presidente turco Erdogan è arrivato a Baku
Il Presidente della Turchia Recep Erdogan è arrivato alla Cop29 di Baku, accolto dal Presidente dell'Azerbaijan Aliyev e dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
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Guterres (Onu): "La finanza per il clima non è beneficenza, è un investimento"
Nella seconda giornata della Cop29 a Baku, Azerbaijan, il monito del Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres: “La finanza per il clima non è beneficenza, è un investimento. L’azione per il clima non è facoltativa, è un imperativo”.
Guterres ha esortato i leader mondiali a mettere in campo finanziamenti per garantire un mondo vivibile e un futuro prospero per tutti.
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Guterres (Onu): "Il tempo non è dalla nostra parte"
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres interviene anche nella seconda giornata della Cop29. "Il suono che sentiamo è quello del ticchettio dell'orologio e il tempo non è dalla nostra parte".
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L'Ue raddoppierà le importazioni di gas dall'Azerbaijan entro il 2027
Il Presidente dell'Azerbaijan Aliyev ricorda che nel contratto di partenariato strategico firmato dalla Commissione Europea e dall'Azerbaijan viene sancito che le esportazioni di gas dal Paese verso i 27 Paesi Ue saranno raddoppiate entro il 2027.
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Human Rights Watch contro l'Azerbaijan: "Pessimo primato in materia di diritti umani"
Duro attacco di Human Rights Watch all’Azerbaijan, Paese ospite della Cop29, uno dei principali produttori ed esportatori di combustibili fossili, che possiede un pessimo primato in materia di diritti umani.
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Aliyev: "Azerbaijan Paese per costruire ponti economici, politici e culturali"
Alle 9 circa ora italiana hanno preso il via i lavori della seconda giornata della Cop29 a Baku. Nel suo discorso di apertura, il Presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev ha parlato del suo Paese come luogo in cui "nord, sud, est e ovest si incontrano, e non solo geograficamente, ma per costruire ponti, economici, politici, culturali, per l'energia e molto altro".
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Lagarde: "Più aspettiamo, più alti saranno i costi"
Anche la Presidente della Bce Christine Lagarde interviene su Cop29. "L’autocompiacimento nella lotta al cambiamento climatico e nella preservazione della biodiversità sta mettendo a rischio la nostra sopravvivenza economica. Più aspettiamo, più alti saranno i costi. La Cop29 deve colmare il divario tra gli impegni assunti e gli investimenti necessari".
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Greta Thunberg manifesta contro la Cop29
Greta Thunberg, la celebre attivista svedese per il clima, ha organizzato da Tbilisi, capitale della Georgia, una manifestazione contro il vertice Cop29 a Baku con altri attivisti azeri, armeni e georgiani. La giovane non ha potuto essere presente in Azerbaijan perché i confini terrestri del Paese sono chiusi ancora a causa della pandemia Covid e lei per scelta non viaggia mai in aereo.
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La diretta live della Cop29 su YouTube
Il summit viene trasmesso in live streaming sul canale YouTube ufficiale della Cop29.
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Il Presidente Aliyev e il segretario Onu Guterres aprono la seconda giornata
Il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev e il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres danno il benvenuto agli ospiti della seconda giornata della Cop29.
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Babayev: "I negoziati non saranno facili, ma dobbiamo raggiungere l'obiettivo"
Il presidente della Cop29 Mukhtar Babayev ha detto che "i negoziati non saranno facili, ma dobbiamo raggiungere l'obiettivo principale".
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Hikmet Hajiyev, Assistente del Presidente dell'Azerbaijan, risponde alle critiche
Prende il via tra le polemiche la seconda giornata della Cop 29 di Baku. Hikmet Hajiyev, Assistente del Presidente dell'Azerbaijan, risponde alle critiche nei confronti del suo Paese che ospita la Conferenza Onu sul clima.
"Quasi tutti i precedenti Paesi ospitanti della Cop, come Polonia e Regno Unito, sono stati produttori di combustibili fossili. C'è sia domanda che offerta: i combustibili fossili fanno parte della realtà odierna. Dobbiamo lavorare insieme per affrontare il cambiamento climatico piuttosto che impegnarci in dibattiti inutili".
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Podesta (inviato Usa per il clima): Trump non fermerà la transizione green
L’inviato americano per il clima John Podesta ha esortato i governi a mantenere fede alla promessa Usa di combattere il riscaldamento globale, affermando che Donald Trump potrà rallentare, ma non fermare, la transizione dai combustibili fossili quando tornerà in carica a gennaio.
Al centro di Co29, il vertice annuale delle Nazioni Unite sul clima iniziato ieri a Baku, in Azerbaijan, molte le preoccupazioni per il ritorno di The Donald alla Casa Bianca, che potrebbe ostacolare i progressi per limitare il riscaldamento globale.