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La Borsa dell’11 febbraio, Milano va in positivo con le banche, male Unicredit
Si profila una apertura cauta per le borse europee che attendono di capire quali saranno gli effetti dei dazi e il discorso del capo della Fed
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Piazza Affari a +0,2%
I mercati europei si muovo cauti dopo aver raggiunto i massimi storici nella sessione precedente, mentre gli investitori valutano i potenziali rischi di un’escalation della guerra commerciale, in seguito alla decisione del presidente statunitense Donald Trump di aumentare i dazi sui metalli.
Piazza Affari resta in rialzo dello 0,23% a 37.282 punti alle 12, grazie a Mediobanca e Prysmian che avanzano del 2% circa. Acquisti anche su Mps, Popolare di Sondrio, Leonardo, Eni e Ferrari. Più indietro invece Unicredit a -3% nonostante i dati sugli utili siano positivi.
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Von der Leyen: "Tariffe dannose, la risposta sarà proporzionata"
Le Borse europee aprono con andamenti contrastati, mentre gli investitori restano cauti dopo la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, con impatti particolarmente rilevanti su Canada, Messico e Cina.
E non si è fatta attendere la risposta europea: "Sono profondamente dispiaciuta per la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi sulle esportazioni europee di acciaio e alluminio – afferma in una dichiarazione la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen -. Le tariffe sono tasse: dannose per le imprese, e peggiori per i consumatori. Le tariffe ingiustificate contro l'Ue non rimarranno senza risposta: scateneranno contromisure ferme e proporzionate. L'Ue agirà per salvaguardare i propri interessi economici. Proteggeremo i nostri lavoratori, le nostre aziende e i nostri consumatori".
L'attenzione dei mercati è rivolta anche ai discorsi del presidente della Fed, Jerome Powell, previsti per oggi al Senato e domani alla Camera, dai quali potrebbero emergere nuovi dettagli sulla politica monetaria.
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Spread a 109 punti
Lo spread tra Btp e Bund apre stabile a 109 punti base, confermando il livello della chiusura precedente. Il rendimento del BTp decennale benchmark registra un lieve aumento, passando dal 3,45% al 3,48%, in linea con l’andamento del Bund tedesco, il cui rendimento è salito dal 2,36% al 2,38%.
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Lusso in positivo
Sul Ftse Mib, Banca Popolare di Sondrio guida i rialzi della giornata con un progresso dell'1,55% a 9,515 euro, seguita da Moncler, in crescita dell'1,25% a 61,66 euro. Bene anche Ferrari, che avanza dell'1,19% a 449,20 euro, e Brunello Cucinelli, in aumento dello 0,88% a 125,90 euro. Chiude la lista dei titoli in evidenza Banca Monte dei Paschi di Siena, che guadagna lo 0,86% a 6,368 euro.
Sul fronte opposto, Unicredit segna la performance peggiore della giornata con un ribasso del 2,69% a 45,955 euro. Segue Telecom Italia, in calo dell'1,68% a 0,2991 euro, mentre Pirelli cede lo 0,96% a 5,546 euro. Leggermente negative anche Interpump Group, che perde lo 0,53% a 45,02 euro, e Banco Bpm, in flessione dello 0,47% a 8,83 euro.
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Le aperture delle piazze
Le principali Borse europee avviano la seduta con andamenti contrastati. Londra segna un rialzo dello 0,16%, mentre Francoforte oscilla sulla parità (-0,01%) e Parigi mostra maggiore debolezza con un calo dello 0,36%. Milano si muove in linea con Londra, registrando un progresso dello 0,16% in un contesto di scambi cauti.
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È giorno di trimestrali per Piazza Affari
A Piazza Affari riflettori puntati su Unicredit, che ha superato le attese del mercato con i risultati del 2024. L’istituto guidato da Andrea Orcel ha registrato un utile netto contabile di 9,7 miliardi di euro (+2%) e un utile netto al netto delle Dta pari a 9,3 miliardi (+8%).
Mediobanca, invece, ha rivisto al rialzo i target per il 2026 dopo un primo semestre oltre le previsioni. Secondo l’amministratore delegato Alberto Nagel, il giudizio del consiglio di amministrazione sull’offerta di Mps riflette il sentiment raccolto tra gli investitori.
Infine, Illimity ha chiuso il 2024 con un margine di interesse di 157,2 milioni di euro, in calo del 18% su base annua a causa dell’aumento del costo del funding, che ha toccato il suo picco, e della riduzione degli investimenti diretti in portafogli Npe nell’ambito del riposizionamento strategico. Il risultato di gestione si è attestato a 135,3 milioni di euro, con una crescita del 21% al netto delle componenti straordinarie.
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Mercati attesi deboli
Le Borse europee si preannunciano poco variate in apertura (-0,13% il future sull’Eurostoxx50), mentre i futures di Wall Street mostrano debolezza (-0,21% quello sul Dow Jones e -0,29% sull’S&P500).
Il clima di incertezza è alimentato dalla decisione di Donald Trump di firmare i decreti che introducono dazi su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, inclusi Canada e Messico, con entrata in vigore il 12 marzo. Oltre alle tariffe del 25% su questi metalli, Trump ha anticipato l’introduzione di dazi reciproci nei prossimi due giorni e sta valutando misure su automobili, farmaci e chip per computer, con ordini previsti per la firma tra martedì 11 e mercoledì 12 febbraio.