Berlusconi, aperto il testamento: ecco a chi va l’eredità

Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto davanti a due testimoni. Ecco quanto spetta ai figli e a Marta Fascina

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

La maggioranza di Fininvest è stata assegnata a Pier Silvio e Marina Berlusconi. I due figli di Silvio Berlusconi, avuti con la sua prima moglie, hanno ricevuto l’intera quota disponibile, ottenendo così una partecipazione paritaria che rappresenta il 53% del gruppo. Questa informazione è stata resa nota attraverso il testamento di Silvio Berlusconi, che è stato esclusivamente visionato dall’Ansa. I figli di Silvio Berlusconi – Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi – hanno comunicato tramite una nota che, dopo aver letto le volontà testamentarie del padre, risulta che nessun individuo deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, cosa che in precedenza era esercitata da Silvio Berlusconi

Quanto riceverà Marta Fascina

Marta Fascina riceve un lascito di 100 milioni di euro, mentre a Marcello Dell’Utri viene destinato un lascito di 30 milioni di euro. Il fratello Paolo riceve in eredità una somma di 100 milioni di euro. Nel testamento, Silvio Berlusconi esprime il suo amore e gratitudine verso i suoi figli, dicendo: “Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”. Questo messaggio è contenuto in una frase rivolta ai figli e scritta su un foglio di carta intestata composto da due facciate, datato 19 gennaio 2022, nella località di Arcore. La busta contenente il testo non è sigillata e è stata trovata in possesso di Silvio Berlusconi prima di recarsi in ospedale. Silvio Berlusconi chiede ai suoi figli, Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora, di prendere atto delle disposizioni contenute nella lettera nel caso in cui non dovesse tornare dall’ospedale. Il notaio incaricato della lettura delle volontà testamentarie provvederà nei prossimi giorni a eseguire gli adempimenti di legge. Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto davanti a due testimoni, gli avvocati Luca Fossati dello studio Chiomenti e Carlo Rimini.

Il futuro di Fininvest

La decisione riguardante Fininvest e il patrimonio era stata presa nel 2006. Su un blocco note di colore giallo paglierino con l’intestazione “Villa San Martino”, Silvio Berlusconi ha scritto a mano le sue volontà il 2 ottobre. Ha dedicato undici righe su un foglio e dieci righe su un altro per il suo testamento, utilizzando uno stile asciutto e chiaro. Nelle volontà testamentarie, ha stabilito di lasciare la quota disponibile in parti uguali ai suoi figli Marina e Pier Silvio. Inoltre, ha deciso di lasciare tutto il resto del patrimonio in parti uguali ai suoi cinque figli: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Nel 2020, ha aggiunto delle disposizioni a favore del fratello.

Dopo aver ricevuto la lettura delle volontà testamentarie di Silvio Berlusconi, Marina Berlusconi, Presidente del Consiglio di Amministrazione, insieme a Pier Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi e Luigi Berlusconi, amministratori, ha informato che nessun individuo deterrà più il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, come era stato esercitato in precedenza dal padre stesso. Questo è stato comunicato da Fininvest in un comunicato. Il notaio incaricato della lettura delle volontà testamentarie si occuperà nei prossimi tempi degli adempimenti legali necessari.

Fininvest in borsa

In seguito alla lettura del testamento, le azioni della famiglia Berlusconi in Borsa sono in calo. Secondo gli analisti, ci sono prese di profitto su Mfe, in quanto il titolo era cresciuto nelle settimane precedenti a causa delle speculazioni sulla possibile vendita. Tuttavia, la famiglia Berlusconi ha sempre smentito categoricamente questa ipotesi. A Piazza Affari, le azioni Mfe B, che hanno il maggior numero di diritti di voto, registrano una diminuzione dello 0,8% a 0,72 euro, mentre le azioni Mfe A sono in calo dell’1,5% a 0,53 euro. Anche Mondadori registra un calo dello 0,9% a 2,13 euro.