Julian Assange è libero e torna in Australia: cos’è Wikileaks e di cosa era accusato

Dopo anni di battaglie legali intense, Julian Assange ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, dichiarandosi colpevole

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 25 Giugno 2024 09:23

Dopo anni di intensa battaglia legale, Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Il patteggiamento prevede che Assange ammetta le proprie responsabilità in cambio della libertà. Questo accordo rappresenta un punto di svolta significativo per l’editore australiano, consentendogli di tornare nel suo paese d’origine dopo aver riconosciuto il suo coinvolgimento nella divulgazione di segreti militari e diplomatici che avevano messo a rischio molte vite.

Le vere motivazioni dietro l’accordo sono politiche

L’accordo, annunciato in serata, risolve una questione spinosa per l’amministrazione Biden, riducendo una potenziale ombra sull’immagine del presidente a pochi mesi dalle elezioni. Assange, considerato da molti un paladino della libertà di informazione, godeva del supporto di una parte significativa della base progressista americana. La sua liberazione elimina un possibile ostacolo per l’amministrazione democratica.

La corte federale di Saipan, capitale delle Isole Marianne Settentrionali, sarà l’organo giudiziario incaricato di ratificare l’accordo. Situata in una regione remota del Pacifico, questa corte approverà formalmente il patteggiamento, consentendo ad Assange di tornare in Australia. L’udienza è fissata per mercoledì mattina, dopodiché Assange volerà verso casa.

Le accuse e la battaglia legale

Julian Assange è diventato una figura globale per la sua attività di divulgazione su WikiLeaks. WikiLeaks è un’organizzazione non profit internazionale fondata nel 2006 il cui obiettivo principale è pubblicare documenti riservati e informazioni trapelate da governi, aziende e altre istituzioni, promuovendo la trasparenza e la libertà di informazione.

Il funzionamento di WikiLeaks si basa su un complesso sistema di crittografia che garantisce l’anonimato delle fonti. I documenti vengono inviati attraverso il software a doppia chiave pgp, che ne assicura la sicurezza. Una volta ricevuti, i documenti sono verificati da un team di revisori esperti e, se ritenuti autentici e di interesse pubblico, vengono pubblicati sul sito​.

Accusato di reati che vanno dall’abuso sessuale allo spionaggio, ha passato anni come rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra e successivamente in un carcere di massima sicurezza. La sua vicinanza alla Russia di Vladimir Putin ha alimentato ulteriori polemiche. Nonostante tutto, Assange ha mantenuto il supporto di molti che lo vedono come un difensore della trasparenza e della verità.

Nel 2010, WikiLeaks ha pubblicato documenti riguardanti le guerre in Iraq e Afghanistan. Uno degli scoop più noti mostrava un elicottero militare americano che uccideva una dozzina di persone, inclusi due dipendenti di Reuters. Questo evento, insieme all’arresto di Chelsea Manning, ha portato WikiLeaks sotto i riflettori mondiali. Manning fu condannato a 35 anni di carcere, poi graziato nel 2017 dal presidente Obama.

Impatto sulle elezioni americane del 2016

Le rivelazioni di WikiLeaks nel 2016 hanno avuto un impatto significativo sulle elezioni presidenziali americane. La divulgazione di migliaia di email della commissione elettorale Democratica ha danneggiato la campagna di Hillary Clinton, favorendo Donald Trump. Questo ha sollevato accuse di interferenza russa, con il Cremlino pronto ad accogliere Assange.

L’impatto economico

Il caso di Julian Assange ha comportato notevoli costi economici, sia in termini di spese legali che di detenzione. Dal 2019, Assange era detenuto nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra, il che ha comportato costi significativi per il sistema giudiziario britannico. Le spese legali per le sue battaglie contro l’estradizione e le accuse negli Stati Uniti sono state estremamente elevate, coinvolgendo numerosi avvocati, udienze prolungate e ricorsi in vari gradi di giustizia.

Ad oggi, non ci sono cifre precise e ufficiali pubblicate sulle spese totali, ma si stima che i costi siano nell’ordine di milioni di dollari, considerando sia le spese legali che quelle di detenzione e di sicurezza. Inoltre, il caso Assange ha sollevato preoccupazioni sul piano economico più ampio, in quanto potrebbe creare un precedente che aumenterebbe i costi legali e assicurativi per le organizzazioni mediatiche che si trovano a fronteggiare cause simili per la pubblicazione di informazioni riservate​

Patrimonio netto di Assange

Attualmente, non ci sono informazioni recenti specifiche sui dati fiscali di Assange. Tuttavia, il suo patrimonio netto continua a essere un tema di interesse pubblico, specialmente alla luce delle sue attuali battaglie legali. Alcuni siti web esteri riferiscono che il patrimonio netto di Assange potrebbe essere stimato a circa 95 milioni di dollari, derivanti da diverse fonti di reddito come proprietà immobiliari, investimenti e un sostanzioso reddito annuale.

Stando a queste informazioni non ufficiali e non confermate, il suo portafoglio di beni comprenderebbe oltre nove proprietà immobiliari, cinque automobili e due lussuosi yacht. Inoltre, gestisce un portafoglio di investimenti del valore di 20 milioni di dollari, includendo partecipazioni in otto diverse società. La sua ricchezza è in gran parte registrata a nome della moglie.

Si stima inoltre che Julian Assange guadagni un reddito annuo di circa 10 milioni di dollari, proveniente dal suo ruolo editoriale e dalle entrate generate da WikiLeaks. Inoltre, ha raccolto significative donazioni nel corso della sua carriera, totalizzando 12 milioni di dollari.