Il tesoro degli Asburgo è stato ritrovato. Tra i preziosi riemersi spicca il Florentiner, il celebre diamante giallo da 137 carati appartenuto ai Medici e considerato tra i più famosi al mondo. Per oltre cent’anni si era creduto perduto, ma in realtà è sempre rimasto nascosto in un caveau di una banca canadese, custodito all’interno della valigia di cuoio con cui l’imperatrice Zita d’Austria era fuggita oltreoceano dopo la caduta della monarchia.
La notizia è stata resa nota da Karl Habsburg, erede della famiglia imperiale, che ha confidato a un giornalista dello Spiegel che i gioielli si trovano tutti in una cassetta di sicurezza in Québec.
Dalla fuga del 1918 alla scomparsa del tesoro
Per comprendere il valore storico del ritrovamento bisogna tornare al novembre 1918, quando l’Impero asburgico era al collasso. L’imperatore Carlo I d’Austria, di fronte ai moti rivoluzionari di Vienna, ordinò al gran ciambellano Leopold von Berchtold di mettere in salvo i gioielli della corona. Il 4 novembre i tesori furono trasferiti in Svizzera: tra questi la corona di diamanti dell’imperatrice Sissi, un bracciale con smeraldo di Maria Teresa d’Austria e il Florentiner, conosciuto anche come “la pietra del destino”.
Dopo il 1921, però, i preziosi scomparvero senza lasciare traccia. Si ipotizzò che fossero stati venduti o impegnati a Budapest nel tentativo fallito di restaurare la monarchia. Negli anni Sessanta un gioielliere svizzero dichiarò di aver acquistato alcune pietre riconducibili al tesoro, ma nessuna prova confermò la teoria.
Il viaggio in Canada e la scoperta del 2022
La verità, raccontata oggi da Karl Habsburg, è che la famiglia imperiale portò con sé una parte dei gioielli durante la fuga definitiva dall’Europa. L’imperatrice Zita, vedova e con otto figli, riuscì a imbarcarsi per il Canada. Nel 2022, esattamente un secolo dopo, la verità è riemersa. Zita aveva stabilito che il segreto del caveau canadese fosse rivelato solo cento anni dopo.
Due eredi della famiglia, seguendo le disposizioni, hanno informato Karl Habsburg del ritrovamento. Per verificare l’autenticità dei preziosi è stato coinvolto il gioielliere reale A.E. Köchert, che ha confrontato i pezzi con il catalogo storico conservato a Vienna e ha certificato la genuinità del Florentiner, definendolo “splendido per purezza, dal colore simile a un buon whisky scozzese”.
I pezzi mancanti e il valore stimato
Non tutti i gioielli sono stati ritrovati. Si ritiene che parte del tesoro sia stata trafugata o custodita in altri caveau ancora ignoti. Ovviamente così come per il furto al Louvre, c’è interesse nello scoprire il valore dei pezzi recuperati. Difficile da stimare: le pietre storiche, quando messe all’asta, vengono acquistate a multipli del loro valore reale. Considerando le recenti vendite del segmento Noble Jewels di Sotheby’s, che nel 2023 ha registrato ricavi tra 3,3 e 5,6 milioni di dollari per collezioni minori, il tesoro degli Asburgo potrebbe valere decine di milioni di dollari, soprattutto per il suo valore storico e simbolico.
La contesa legale sulla proprietà
Anche per gioielli dei Savoia ci fu poi una contesa e così anche in questo caso resta aperta la questione della proprietà dei gioielli. Appartengono alla famiglia Asburgo o allo Stato austriaco? Gli eredi sostengono che i beni furono portati all’estero prima dell’entrata in vigore della legge che confiscava i patrimoni imperiali e chiedono di poterli esporre fuori dall’Austria.