Palermo a Davos per l’Alleanza globale sull’acqua: Acea guida l’iniziativa

Fabrizio Palermo (Acea) lancia l'Alleanza globale per l’acqua al World Economic Forum di Davos: quali sono gli obiettivi e cosa prevede l'accordo contro la siccità

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 22 Gennaio 2025 12:57

Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, è al World Economic Forum (WEF) di Davos per lanciare una nuova e ambiziosa iniziativa globale: l’Alleanza dell’acqua. Dopo un anno di intenso lavoro con il Wef, la Water Industry Community ha finalmente preso forma, diventando una piattaforma internazionale di collaborazione tra esperti, istituzioni e attori chiave del settore idrico.

Palermo ha espresso grande soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo: “Oggi siamo orgogliosi di lanciare questa alleanza. Meno di un anno fa, quando presentammo questa visione, sembrava un obiettivo ambizioso. Ora, grazie alla collaborazione con il WEF, siamo riusciti a mettere insieme altissime competenze internazionali.”

Ma quali sono gli obiettivi e cosa prevede l’accordo?

L’acqua diventa una priorità globale a Davos

L’acqua è al centro delle discussioni del World Economic Forum 2025, in particolare per le minacce della siccità e il cambiamento climatico hanno sulla disponibilità della risorsa. Partecipando al panel intitolato Water at a tipping point di mercoledì 22 gennaio, Palermo ha deciso di discutere insieme a Jessika Roswall, Commissario europeo per l’ambiente, della resilienza idrica e delle soluzioni innovative per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

Questo incontro rappresenta un’occasione fondamentale per esplorare come la tecnologia possa giocare un ruolo chiave nel risolvere le problematiche legate alla gestione delle risorse idriche, a partire dall’uso più efficiente dell’acqua nei settori agricolo e industriale.

Gli obiettivi dell’Alleanza globale per l’acqua

Tra gli obiettivi principali dell’Alleanza globale per l’acqua, lanciata da Fabrizio Palermo al World Economic Forum di Davos, ci sono:

  • riconoscere l’acqua come priorità strategica globale, garantendo che la gestione e la disponibilità delle risorse idriche siano al centro delle agende internazionali;
  • promuovere la collaborazione internazionale e creare un network che coinvolga operatori industriali, istituzioni pubbliche, stakeholder finanziari e organizzazioni internazionali per affrontare insieme le sfide legate all’acqua;
  • contrastare siccità e cambiamento climatico per mitigare gli effetti che minacciano produttività agricola, sicurezza alimentare e salute pubblica;
  • sviluppare tecnologie innovative per migliorare la gestione e il trattamento delle risorse idriche, incentivando il riuso dei reflui, come dimostrato dall’accordo tra Acea, il Comune di Fiumicino e il Consorzio di Bonifica Roma Nord;
  • diffondere la consapevolezza sull’importanza dell’acqua come bene essenziale e sulla necessità di adottare politiche e pratiche sostenibili per la sua conservazione e distribuzione;
  • definire regole e politiche condivise per un uso equo, efficiente e sostenibile delle risorse idriche, proteggendo gli ecosistemi e garantendo l’accesso universale all’acqua potabile.

 Perché è importante che se ne parli

Le risorse idriche sono sempre più sotto pressione a causa della crescita della popolazione, dello sviluppo economico e degli effetti del cambiamento climatico. Secondo l’ONU, entro il 2050, oltre il 50% della popolazione mondiale potrebbe vivere in aree a rischio di scarsità d’acqua. Parlare di acqua significa prevenire una crisi idrica estiva che potrebbe trasformare in un’emergenza alimentare, sanitaria ed economica.

L’acqua è alla base di ogni attività umana: dalla produzione alimentare all’industria, passando per la salute pubblica. Gestirla in modo sostenibile è indispensabile per garantire lo sviluppo economico e il benessere delle comunità. Pertanto, parlare di acqua non è solo una necessità ambientale, ma un imperativo sociale, economico e politico per garantire un futuro sostenibile e inclusivo per tutti.