Bagnaia campione MotoGP: guadagni milionari per il secondo titolo consecutivo

Stagione da record per Pecco Bagnaia, col titolo mondiale che regala un montepremi da sogno: ecco quanto ha guadagnato il due volte iridato MotoGP

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Al termine di una stagione esaltante, condita di tanti alti e bassi e con un brivido a settembre che sarebbe potuto costargli davvero caro, Francesco Bagnaia vince il titolo MotoGP 2023. Si tratta del secondo titolo nella premier class per il pilota piemontese, il secondo di fila dopo quello vinto lo scorso anno sempre con Ducati. Ma è soprattutto il mondiale di chi ci ha creduto, di chi non si è dato per vinto e non ha mollato di un centimetro anche dopo aver subito un brutto infortunio.

Da Portimao a Valencia, infatti, è stata una stagione lunghissima per Francesco Bagnaia che ha saputo piazzare vittorie su vittorie in avvio di mondiale per poi, quando è arrivato il calo, riuscire a mantenere il giusto gap per poi vincere il titolo. E il GP di Catalogna a Barcellona è stato il possibile punto di svolta, con la moto di Binder che lo ha investito sulla gamba e ha rischiato di mandare in frantumi i sogni iridati. Ma così non è stato, perché Bagnaia ha stretto i denti e, aiutato anche da un vero e proprio miracolo, si è rimesso subito in sella riuscendo a mantenere il vantaggio su Jorge Martín fino all’ultima gara. E a Valencia, nell’ultima tappa stagionale, il trionfo che regala il secondo titolo MotoGP, il terzo iridato della carriera, che vale milioni. Tra vittorie in gara e il Mondiale, infatti, Bagnaia ha messo da parte un bel gruzzoletto.

Bagnaia campione, i guadagni

Il titolo MotoGP è di certo un trofeo da mettere in bacheca con orgoglio e tanta soddisfazione, ma è anche fonte di guadagni milionari per chi riesce a metterci le mani di sopra. Lo sanno bene i campioni del passato, ma anche quelli del presente come Francesco Bagnaia che col titolo 2023 porta a due di fila i mondiali in bacheca, diventando il primo italiano su moto italiana a riuscirci dopo Giacomo Agostini.

Una pagina di storia scritta su Ducati, la moto da sempre sognata e guidata con una facilità quasi disarmante da Pecco in gara, anche se non sono mancati i guai a inizio avventura. Ma col tempo è riuscito a venirne a capo, mettendo a punto una Desmosedici vincente per due anni di fila. E ne è andato del bene della scuderia e del proprio, perché grazie al contratto stipulato col team di Borgo Panigale ogni successo conta per Bagnaia.

Il pilota piemontese, infatti, ha in essere un accordo biennale firmato nel 2022 che specifica i premi per ogni vittoria o podio in gara, ma soprattutto anche per il titolo MotoGP. A Bagnaia, infatti, nella stagione appena conclusa è stato corrisposto un premio da 100.000 euro in caso di vittoria in gara, 50.000 in caso di secondo posto e 30.000 per ogni terzo posto portato a casa in sella alla sua Desmosedici. E guardando i risultati dell’anno è facile fare i conti.

Nella stagione 2023, infatti, Bagnaia ha conquistato 7 vittorie, 6 secondi posi e 2 terzi posti, per un totale di un milione e sessantamila euro. Numeri da capogiro, ai quali vanno sommati poi i successi in Sprint Race, ben quattro, che non sono noti in cifre, ma che garantiscono un “gettone” interessante all’italiano.

E per il titolo? Dorna, la società che gestisce la MotoGP, non prevede un premio in denaro per i piloti che vincono il mondiale che però, in base agli accordi presi con le proprie scuderie, hanno comunque dei guadagni interessanti. E nello specifico Bagnaia nel 2022 ha sottoscritto un contratto che prevede un premio importante. In caso di titolo iridato, infatti, il pilota di Chivasso porta a casa 1,5 milioni. E così è stato, rendendo quella di Bagnaia una stagione da oltre 2,5 milioni di euro. Ma non è finita qui, perché l’emozionante stagione vissuta (e visibile come sempre su Sky e NOW) ha basi importanti.

Lo stipendio di Bagnaia & Co.

Fin qui, infatti, sono stati resi noti i guadagni di Bagnaia in base ai risultati della stagione appena conclusa. Ma il pilota, chiunque esso sia, non guadagna soltanto in base ai successi in pista, perché il contratto che lo porta a essere in sella a una moto del Motomondiale è ricco.

Il contratto di Bagnaia e Ducati, come detto, è stato stipulato nel 2022 e prevede importanti guadagni stagionali per il pilota piemontese. Il tre volte iridato, due in MotoGP e uno in Moto2, infatti, ha firmato l’accordo che prevede uno stipendio da 2,5 milioni a stagione. Tanti? Paragonati a quelli dei grandi calciatori sono “briciole”, così come rispetto ad alcuni piloti che ogni domenica sfrecciano in pista al fianco di Pecco.

Alcuni mesi fa, parlando dell’approdo di Marc Marquez in Ducati, sponda Gresini, vi avevamo parlato dei guadagni da record del “Cannibale” che nel paddock MotoGP è il paperone indiscusso. Non sono note ancora le cifre pattuite con Gresini, ma alla Honda Marquez aveva un contratto da 12,5 milioni a stagione che, considerando poi gli sponsor, toccavano anche i 40 milioni. Non due spicci per il campione spagnolo, il cui impero economico conta oltre 80 milioni di patrimonio.

Dietro si piazza Maverick Vinales con Aprilia, con un contratto da 10 milioni a stagione che lo porta a essere il secondo più ricco in griglia davanti a Fabio Quartararo, che con i suoi 6 milioni chiude il podio dei paperoni in ex aequo con Joan Mir. E gli altri?

Al quinto posto dei più pagati c’è Bagnaia, seguito poi da Pol Espargaro il cui contratto (da 3,5 milioni) non è stato rinnovato per l’anno che verrà, con lo spagnolo che lascerà il team GasGas. Poi Miller in KTM, Rins in Honda LCR e Franco Morbidelli (3), che precedono Zarco e Alex Marquez che portano a casa 2 milioni.

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Il vicecampione del mondo 2023, Jorge Martín, guadagna invece “appena” 1 milioni all’anno ma che, grazie ai numerosi podi e successi ottenuti quest’anno vede lievitare il conto in banca a dismisura. I più “poveri” sono invece 4 ducatisti e un pilota GasGas. Parliamo di Enea Bastianini (375.000 a stagione), Fabio Di Giannantonio (375.000 a stagione), Luca Marini (300.000 a stagione), Marco Bezzecchi (250.000 a stagione) e Augusto Fernandez (250.000 a stagione).

Per alcuni di loro il 2024 sarà anno di svolta, con passi in avanti per la carriera e, ovviamente, per il conto in banca. E i premi individuali potrebbero essere migliorati ancora, con un livello in MotoGP mai così alto negli ultimi 10 anni.