Mondiale per Club, 3 italiane in corsa: vantaggio Juve ma rischia

La Juventus è la principale candidata, alle spalle dell'Inter, per il Mondiale per Club: la situazione Milan e Napoli

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Uno degli eventi calcistici più attesi dei prossimi anni è senza alcun dubbio il Mondiale per Club a 32 squadre. Per la prima edizione mancano ancora due anni, circa, dal momento che la prima edizione, storica, è prevista per l’estate 2025.

Fondamentale sarà il ranking UEFA, chiave per la determinazione del quinto posto in Champions League. Un discorso internazionale, che riguarda tutte le società. Volgendo però lo sguardo all’Italia, dunque alla serie A, è in atto una corsa a tre alle spalle dell’Inter, per un solo posto rimasto al Mondiale. Dubbi permangono su chi, tra Juventus, Milan e Napoli, potranno garantirsi lo slot, prestigioso e remunerativo.

Inter, posto garantito

È bene spiegare perché si guardi a Juventus, Milan e Napoli, dando per scontato l’accesso dell’Inter al Mondiale per Club del 2025. Non esistono posti fissi ma le linee guida fanno sorridere i nerazzurri.

Sappiamo che le vincitrici della Champions League si qualificano di diritto alla manifestazione. I risultati presi in considerazione per l’accesso saranno unicamente quelli della Champions. Escluse dal novero Europa League e Conference, dunque, che ricordiamo sono visibili interamente su Now, piattaforma streaming di Sky, sulla quale poter seguire le italiane, e non solo, in Europa.

Ogni singolo campionato non potrà in alcun modo avere più di due squadre partecipanti. L’unica alternativa a questo principio è dato dalla presenza di più campioni d’Europa provenienti dallo stesso Paese nel corso degli anni precedenti il Mondiale.

Il criterio di elezione non è ancora stato deciso. Sarà il Consiglio FIFA di dicembre a decretarlo. In merito si è però espressa La Gazzetta dello Sport, evidenziando le due possibilità sul tavolo in termini di calcolo dei punti.

La via più semplice e intuitiva sarebbe quella del ranking UEFA per club, già adoperato per le teste di serie delle coppe. In questo caso, però, andrebbe a essere modificato sostanzialmente, tenendo conto unicamente dei risultati raggiunti in Champions League. Ecco lo schema: 2 punti per ogni vittoria, 1 per i pari e 0 per le sconfitte, come prevedibile. Previsti 4 punti bonus per la partecipazione, 5 per l’accesso agli ottavi, 1 per i quarti, 1 per la semifinale e 1 per la finale.

Il secondo metodo valutato prevede invece una variazione netta sul tema. Sarebbe questa l’idea in vantaggio: 3 punti per vittoria, 1 per i pari, 5 per il bonus partecipazione. Ciò andrebbe a evidenziare l’importanza data ai trionfi nei singoli match, così da non invogliare calcoli e favorire lo spettacolo. Entrambi i sistemi garantirebbero l’accesso a sei squadre, ad oggi: Chelsea, Real Madrid e Manchester City, che hanno vinto la Champions League dal 2021 al 2023. Il ranking, invece, premierebbero Bayern Monaco, Inter e Psg.

Corsa a tre: Juve, Milan e Napoli

Un altro slot automaticamente assegnato andrà al club vincitore della Champions nel 2024. Nel caso in cui dovesse trattarsi di una tra Chelsea, Real Madrid e Manchester City, si ricorrerà al ranking per l’assegnazione.

Intanto ciò dà vita a una sfida nei massimi campionati davvero avvincente: Borussia Dortmund e Lipsia in Bundeslinga, Barcellona e Atletico Madrid in Liga, con i blaugrana in vantaggio in caso di aggiudicazione del metodo FIFA. In Portogallo, invece, potrà contare sul Porto, ma resta viva la speranza del Benfica, anche se si temono Salisburgo o Shakhtar.

Il discorso in Italia è un po’ più complesso. Allo stato attuale, sarebbe facile appuntare la Juventus come squadra prescelta. I bianconeri sono infatti in vantaggio sulla diretta concorrenza in entrambi i sistemi al vaglio. Secondo il calcolo FIFA, sarebbero 10 i punti in più rispetto al Milan e ben 13 sul Napoli- Secondo l’altro metodo, seguendo il ranking UEFA attuale, 8 sui rossoneri e sempre 13 sugli azzurri.

Perché, allora, si parla di gara a tre? Il motivo è presto detto. Chiunque segua la Champions League, sa bene che la Juve non è impegnata nella corsa europea quest’anno. Un anno di esclusione totale dalle coppe, come pattuito. I tifosi avevano riso dinanzi all’ipotesi di perdere unicamente la chance di gareggiare nella poco allettante Conference League, ma le conseguenze potrebbero essere maggiori.

Sono Inter, Milan, Napoli e Lazio a disputare la Champions League, tra le italiane, in esclusiva su Prime Video con una gara per ogni turno settimanale. Ciò vuol dire che il gruppo di Allegri non ha modo di guadagnare nuovi punti. Deve soltanto sperare che Pioli e Garcia non vadano molto avanti nella competizione.

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Il Milan è la principale contendente, data la distanza ridotta. Cruciale la vittoria contro il Psg per continuare a sperare nell’accesso agli ottavi, ma questo non è affatto scontato. La prossima sfida contro il Borussia Dortmund potrebbe già essere decisiva. In caso di sconfitta per Pioli, con vittoria dei francesi sul Newcastle, la distanza sarebbe incolmabile e, come detto, l’eventuale retrocessione in Europa League non garantirebbe punti per il Mondiale.

Sotto l’aspetto della qualificazione, il Napoli è messo meglio, anche se il pareggio contro l’Union Berlino ha rappresentato un netto passo indietro. Il vantaggio sul Braga è di quattro punti, a due gare dalla fine. Nella peggiore delle ipotesi, perdendo la prossima contro il Real e vedendo vincere i portoghesi, il vantaggio si ridurrebbe a uno. Nell’ultima servirebbe quindi semplicemente non perdere per passare.

Il vantaggio accumulato dalla Juve è però ancora convincente, tenendo in considerazione come il solo accesso agli ottavi non basti a Milan e Napoli per il sorpasso. Servirebbe un percorso Champions convincente come lo scorso anno, ma entrambe le squadre vivono attualmente una fase delicata in termini di gioco e risultato.

Sul tavolo, è bene precisarlo, non c’è soltanto il prestigio della partecipazione. Dovrebbero essere garantiti ben 2 miliardi di euro di montepremi per l’edizione 2025 del primo Mondiale per Club, da suddividere ovviamente tra le varie partecipanti. Come detto, si sfideranno 32 società, suddivise in otto gruppi, composti da quattro squadre l’uno. Le prime due in classifica andranno agli ottavi, per poi procedere con match a eliminazione diretta fino alla finale. Si partirà il 15 giugno, nell’anno prima del Mondiale per Nazionali, e si concluderà il 12 luglio. La prima sede storica sarà quella degli USA.

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