Una Champions League più grande e più ricca per scacciare i fantasmi della Superlega che continuano a tormentare la Uefa. Il progetto sarebbe contenuto in una lettera inviata dal presidente del Paris Saint Germain Nasser Al-Khelaïfi ai membri dell’Eca, l’associazione delle società europee. Un piano da 5 miliardi di ricavi televisivi a stagione a partire dal 2024, che dovrebbe rivoluzionare il formato della maggiore competizione per club a livello continentale.
Nuova Champions League dal 2024, il piano anti Superlega: i ricavi televisivi
Il miliardario qatariota è arrivato alla guida dell’organismo che rappresenta 234 società calcistiche a livello europeo, succedendo al presidente della Juventus Andrea Agnelli, dimessosi a seguito del tentativo di secessione, poi mancata, per realizzare l’idea del torneo esclusivo della Superlega (qui avevamo parlato della causa tra la Uefa e top club sulla Superlega).
Nella lettera inviata ai colleghi di tutta Europa, Al-Khelaïfi parla di “una nuova alba” promettendo ai club 15 miliardi di euro, nel triennio 2024-2027, derivanti dagli accordi siglati dalla Uefa con l’agenzia svizzera Team Marketing e, nel mercato statunitense, con Relevent Sports per la gestione dei diritti commerciali della nuova Champions League.
Una rinascita di “stabilità finanziaria e di opportunità per i club di calcio europei, grazie alla trasformazione della gestione e alla commercializzazione delle nostre competizioni” come avrebbe assicurato il presidente del Psg, che dovrebbe garantire una crescita del 42,8% dei ricavi e maggiore potere nelle mani delle società.
“Grazie al fatto che i club saranno partner alla pari con Uefa, massimizzeremo il nostro valore collettivo e ridurremo i costi. Eca e Uefa insieme hanno ottenuto più di quanto avrebbero ottenuto separatamente e per questo l’intero calcio europeo è più forte” ha scritto Al-Khelaïfi.
Nuova Champions League dal 2024, il piano anti Superlega: il nuovo formato
Se però i dettagli commerciali della nuova Champions League sono ancora da definire, la formula che riformerà il torneo europeo più importante a livello di club è già pronta.
Il comitato esecutivo della UEFA ha, infatti, stabilito già un anno fa a Montreux il nuovo formato della coppa dalle grandi orecchie (qui per scoprire chi sono gli allenatori più pagati della Champions).
A partire dal 2024 le squadre che parteciperanno alla Champions League passeranno da 32 a 36 e si scontreranno tutte tra di loro in un unico grande girone: non esisteranno più gli 8 gruppi da 4 club che siamo abituati a vedere da anni.
Il numero di partite garantite per ogni squadra partecipante diventeranno di conseguenza 10 (5 in casa e 5 fuori), dalle 6 dell’attuale fase ai gironi (3 in casa e 3 fuori).
Ma non finisce qui: secondo le nuove regole le prime 8 in graduatoria passeranno direttamente alla fase a scontro diretto, secondo il consueto tabellone tennistico, con ottavi-quarti-semifinali a doppia sfida e finale secca.
Le squadre classificate invece tra la 9a e la 24a posizione giocheranno un playoff andata/ritorno per ottenere la qualificazione agli ottavi di finale (qui per sapere quanto valgono gli ottavi per Juve e Inter), mentre le ultime 12 in classifica saranno eliminate.
Altra novità assoluta sarà rappresentata dalla concessione di “wild card” riservate ai top club che non siano riuscite a raggiungere la qualificazione alla prima fase: 2 posti in Champions League saranno garantiti a quei club con il coefficiente ranking UEFA più alto negli ultimi cinque anni che non si sono qualificati direttamente per la fase a gironi di Champions League, ma si sono qualificati all’Europa League o all’Europa Conference League.